Vecchio Logan, il fumetto a cui potrebbe essere ispirato il nuovo film di Wolverine

di Lorenzo Bianchi

Ambientato in un futuro dispotico dove i supereroi sono morti e i cattivi regnano indisturbati, Wolverine: Vecchio Logan è uno dei grandi classici moderni di Marvel.

In un imprecisato futuro, tutti i supercriminali del pianeta si sono coalizzati per eliminare definitivamente le forze del bene. E ci sono riusciti.

È questo l'inquietante scenario con cui si apre Wolverine: Vecchio Logan, una delle saghe più belle dedicate al mutante canadese, pubblicata originariamente tra l’agosto 2008 e il novembre 2009 e da poco uscita in edizione definitiva per Panini in uno splendido volume cartonato.

Scritta da Mark Millar e disegnata da Steve McNiven, già autori di Civil War, la storia vede l'ex X-Men attraversare un'America ormai allo sfascio in compagnia di un cieco Occhio di Falco e di un oscuro segreto annidato nel profondo del suo cuore, una pagina nera della sua vita che cinquant'anni fa lo ha portato a smettere di vestire i panni del supereroe Wolverine per tornare a essere semplicemente Logan.

Quello di questa saga non è quindi il burbero mutate che conosciamo ma un uomo completamente diverso, riservato e mansueto, dedito alla vita nei campi e alla famiglia, pronto a tutto pur di proteggere i suoi affetti. Compreso imbarcarsi in un folle viaggio destinato a mettere in discussione ciò che è diventato.

Wolverine e Occhio di Falco in una cover di Vecchio Logan©Marvel
Insieme a pochi altri, Logan e Occhio di Falco sono gli unici supereroi a essere rimasti in vita in questo futuro

Infatti, nonostante abbia deciso di non sfoderare più gli artigli, i numerosi accadimenti in cui si imbatte durante la traversata spingono più volte Logan a lasciar emergere il suo lato più selvaggio, lo stesso che ha giurato di sopprimere in seguito a quanto successo alla X-Mansion molti anni prima.

Un evento che lo sceneggiatore scozzese si diverte a raccontare lentamente attraversorapidi flashback, con l'intenzione di allontanarci quanto più possibile dalla verità per poi servircela come un pugno nello stomaco quando meno ce l'aspettiamo.

Questo stile narrativo, che svela il passato con il progredire del presente, accompagna tutta l'opera, in cui Millar ci fa capire pian piano cosa è davvero successo ai supereroi, chi di loro è rimasto in vita e cosa è diventato.

Il tutto è magistralmente disegnato da un McNiven in stato di grazia, nelle cui tavole ricche di dinamismo e volti iperdettagliati possiamo scorgere la violenza e la crudeltà di questo futuro apocalittico e il dramma del protagonista.

La copertina estesa di Vecchio Logan mostra tutti i protagonisti dell'opera©Marvel
Viaggio, famiglia, passato: sono queste le parole chiave di Wolverine: Vecchio Logan

Parlando del terzo film in solitaria dedicato a Wolverine, in uscita a marzo 2017 e ancora una volta interpretato da Hugh Jackman, molti rumor lo voglio ispirato proprio a Vecchio Logan. Non un adattamento fedele dell'opera, impossibile vista la presenza di numerosi personaggi i cui diritti sono in mano ai Marvel Studios, ma una trasposizione dei temi su cui questa saga è incentrata**.**

Le prime immagini che ci arrivano dai set sembrano confermare questa ipotesi: un Logan visibilmente invecchiato e trasandato, un amico dal passato - il Professor X di Patrick Stewart- con cui viaggiare da un punto all'altro dell'America, qualcosa di molto prezioso da portare in salvo.

Se nel fumetto questo qualcosa è una valigetta contenente il celebre siero del supersoldato di Captain America, nella pellicola sembra che l'elemento da proteggere sia una misteriosa bambina, probabilmente Laura Kinneyaka X-23, il clone di Wolverine.

Che ci si voglia preparare a ciò che la pellicola potrebbe mostrarci o solo scoprire un'interessante quanto dolorosa linea temporale alternativa, Wolverine: Vecchio Logan è una saga che ogni appassionato Marvel - non solo quelli del gruppo degli X-Men - dovrebbe leggere e rileggere nel tempo.

Una storia semplice, a tratti elementare, contenente però tutti gli elementi necessari per essere epica e avvincente dall'inizio alla fine, allo stesso modo di quanto successo con il bellissimo Mad Max: Fury Road due anni fa. Due titoli, questi, di cui siamo sicuri sentiremo parlare ancora per molto, molto tempo.