Arrivano nuove ipotesi sulla vera identità di Elena Ferrante

Con un'inchiesta pubblicata su La Lettura, Marco Santagata dichiara di aver scoperto la vera identità della scrittrice italiana più famosa al mondo, Elena Ferrante.

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Dopo la morte di Umberto Eco, Elena Ferrante è l**'autrice italiana più celebre nel mondo**. L'unico altro nome che potrebbe insidiarle il primato è ovviamente quello di Roberto Saviano, ma è probabile che il sorpasso sia avvenuto proprio durante il 2015.

Ferrante Fever

Volete qualche prova? Nonostante parte della critica letteraria italiana la osteggi da anni, il suo ultimo romanzo figura tra i dodici finalisti del Premio Strega 2015. La prestigiosa menzione nel più importante premio letterario italiano arriva dopo le vendite record dei quattro romanzi che compongono la sua opera più celebre, la quadrilogia di L'Amica Geniale, pubblicata come sempre dalla casa editrice e/o.

Un successo da oltre 100mila copie vendute, che ben presto è stato tradotto e pubblicato in mezzo mondo. Una febbre che, partita dall'Italia, ha contagiato anche il mondo anglosassone: la #ferrantefever, con tanto di hashtag dedicato, annovera intere pagine di elogi del New Yorker e di tante altre testate di critica letteraria, vetrine di grandi catene di librerie a lei dedicate (come nella foto che vedete qui sopra, scattata qualche mese fa a Londra da Foyles) ed estimatori del calibro di Elizabeth Strout, Philip Roth e Jhumpa Lahiri.

L'ultimo volume della sua celebre quadrilogia, intitolato Storia Della Bambina Perduta, è stato selezionato dal The New York Times come uno dei 10 migliori libri del 2015.

Un nome perduto

Eppure a 25 anni dal suo esordio con L’amore Molesto, in Italia non si parla altro che del mistero legato all'identità dell'autrice. Elena Ferrante è infatti uno pseudonimo, la sua identità è un segreto che solo gli editori e poche altre persone fidate custodiscono gelosamente da decenni. L'autrice concede comunque interviste e alcune certezze sulla sua identità: è una donna, è sposata, è napoletana. Si rifiuta però di rivelare il suo vero nome, lasciando che i suoi libri parlino di e per lei.

Come darle torto, alla luce di quanto è successo? È da quel lontano 1992 che non passa annata senza che qualche letterato o critico italiano proclami esultante di aver scoperto chi si nasconda dietro Elena Ferrante o avanzi dubbi sulla sua identità: prima si è ostinatamente dichiarato che fosse in realtà un uomo, poi che si trattasse di un collettivo alla Wu Ming, infine si sono cominciati a fare nomi specifici.

L'ipotesi di Marco Santagata

L'ultimo in ordine di tempo a cimentarsi in questo esercizio da detective è stato lo scrittore Marco Santagata, anche lui finalista allo Strega con il libro Come Donna Innamorata. Dalle pagine del rinnomato inserto del Corriere Della Sera, La Lettura, proprio ieri lo scrittore ha pubblicato la sua lunga e minuziosa indagine, con tanto di indizi e deduzioni alla Sherlock Holmes.

Chi è dunque Elena Ferrante? Dietro la scrittrice italiana più famosa al mondo si celerebbe Marcella Marmo, donna napoletana, sposata, docente di Storia Contemporanea all'università Federico II di Napoli. La studiosa, sommersa di telefonate e richieste di dichiarazioni, ha smentito tutto, aggiungendo di aver letto solo il primo volume della quadrilogia nota in tutto il mondo.

Tutto qui? Tutto qui. Al diniego divertito della nuova imputata è seguita la secca smentita della casa editrice e/o via twitter:

La critica contro Elena Ferrante

Continua così dopo l'ennesima rivelazione il più passatempo della critica letteraria italiana da due decenni. Invisa a una certa cerchia di scrittori e critici che le rimproverano uno stile troppo quotidiano e privo di raffinatezza per poter ambire ad essere vera letteratura, Elena Ferrante non è davvero un profeta in patria.

Non si contano gli attacchi partiti dai grandi quotidiani, le riletture al ribasso di eminenti critici e i pezzi che assistono con sconcerto e sgomento all'ascesa internazionale dell'autrice de I Giorni Dell'Abbandono.

L'ultima, paradossale stoccata è arrivata solo qualche mese fa. Nell'impossibilità di conciliare le lodi di testate riverite e apprezzate dalla critica nostrana con l'antipatia che suscita il successo di Ferrante, ecco la strampalata ipotesi: Annalisa Marelli sostiene che la traduzione dei libri di Elena Ferrante renda i romanzi migliori degli originali, spiegandone così il successo all'estero.

La serie TV

Nel frattempo, incurante di questa pressante attenzione mediatica, Elena Ferrante collabora alla stesura della sceneggiatura di una serie TV. Come rivelato da Variety, Fandango e Wildside porteranno infatti la quadrilogia napoletana sul piccolo schermo, con un adattamento televisivo che si spera raggiungerà i tanti italiani che non hanno un buon rapporto con la carta stampata. Il progetto, a cui Fandango lavora ormai da anni, inizialmente prevedeva il coinvolgimento di Rai Cinema. Con l'ingresso di Wildside il tutto assume un respiro internazionale.

In attesa di vedere come e quando le vite delle due amiche e rivali Lila e Lenù arriveranno in televisione, la speranza è che la critica italiana torni a ragionare non sul chi ma sul perché di un così grande successo che non ha ancora saputo (o voluto) comprendere fino in fondo.