Shangri-La, il fumetto cyberpunk di Mathieu Bablet

In un futuro distopico gli uomini abbandoneranno al Terra per vivere su una stazione orbitante, gestita da una multinazionale che controlla e gestisce le loro vite.

Shangri-La è un luogo immaginario, una sorta di Paradiso che lo scrittore James Hilton descrive nel suo romanzo Orizzonte perduto come una comunità organizzata e perfetta situata sull’Himalaya, dove il tempo sembra essersi fermato e dove regna la pace e la tranquillità.

Nella sua nuova graphic novel (edita Mondadori INK), Mathieu Bablet immagina uno Shangri-La differente, in un futuro distopico.

La Terra osservata dalla stazione orbitante Mondadori INK

La Terra, ormai diventata inabitabile è stata abbandonata dagli uomini, che hanno trovato nella stazione orbitante Shangri-La un posto dove poter vivere.

La colonia è gestita dalla multinazionale Tianzhu, alla quale tutti gli abitanti hanno sacrificato la loro libertà individuale per diventare pegni della società, che governa e controlla l’ordine sociale, economico e politico.

Colorate tavole di Shangri-La Mondadori INK

La multinazionale vuole assicurarsi il futuro dell’umanità nell’universo e, attraverso i progressi tecnologici e scientifici, realizza il suo più ambizioso progetto: quello di creare una nuova specie umana - l’homo stelaris - capace di vivere sul satellite Shangri-La.

Alcuni individui però non ci stanno e si organizzano per cambiare le cose. Si preparano alla lotta, a una vera e propria rivoluzione.

Quella Mathieu Bablet è un’aspra critica alla società di oggi super tecnologizzata e consumistica, che lascia poca speranza a un futuro radioso per l’uomo.

La narrativa distopica e la critica sociale (i temi affrontati vanno dal razzismo al monopolio, dall’ecologia alla gestione del potere) di Bablet si avvicinano a quella di scrittori come George Orwell e all’assurdo futuro previsto dalla serie TV Black mirror.

Bellissimi i disegni in stile cyberpunk in cui l’autore utilizza una vasta tavolozza di colori; le tavole di Bablet diventano nitide visioni di un futuro prossimo, di una realtà moderna cupa a cui l’uomo dovrà ribellarsi.