Paolo Cognetti vince il premio Strega con Le Otto Montagne

I pronostici sono stati rispettati: Paolo Cognetti vince, anzi, trionfa al premio Strega 2017. Il romanzo vincitore è Le Otto Montagne, edito da Einaudi.

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A furor di popolo e di polemica, anche quest'anno il premio Strega incorona il super favorito della vigilia: a portare a casa la bottiglia del celebre liquore, simbolo di uno dei più importanti premi letterari italiani, è lo scrittore Paolo Cognetti, autore de Le Otto Montagne.

Sin dall'inizio dello spoglio dei voti si è capito che non ci sarebbe stata gara: Cognetti ha infatti portato a casa ben 208 preferenze, creando il vuoto dietro di sé sulla celebre lavagna su cui avviene il conteggio del punti.

D'altronde nella cinquina di finalisti il suo romanzo, edito da Einaudi, è di gran lunga il più venduto e chiacchierato, con già 30 nazioni pronte a leggerlo in traduzione. Il premio Strega incorona quindi un successo editoriale italiano e internazionale, che nasce però da molto lontano.

Paolo Cognetti, un montanaro al premio Strega

Per Cognetti la vittoria al premio Strega è il coronamento di un sogno: quello di vivere della sua scrittura e raccontare attraverso la stessa la sua amata montagna. Classe 1978, nato a Milano ma avvicinatosi sempre di più alla vita di montagna, lo scrittore ha cominciato la propria carriera in Minimum Fax. Dopo aver attirato l'attenzione di critica e pubblico con Sofia Si Veste Sempre di Nero e Una Cosa Piccola che Sta per Esplodere, Cognetti passa in casa Einaudi con il suo romanzo più personale e maturo, che ha al centro la montagna italiana, abbandonata e distrutta dalla competizione della città. Come ha detto l'autore:

Questa vittoria la dedico proprio alla montagna, perché è un posto abbandonato, dimenticato e distrutto, in molti casi dalla città, e io mi sono votato a cercare di raccontarlo.

Con la vittoria di Le Otto Montagne si conferma quindi lo strapotere delle grandi case editrici, ma nel 2017 sarebbe stato difficile scegliere un titolo più rappresentativo dei gusti del pubblico italiano. Non c'è stata davvero gara e per una volta è forse giusto così: né il romanzo di Teresa Ciabatti, La Più Amata (secondo con 119 voti), né gli altri finalisti La Compagnia delle Anime Finte, È Giusto Obbedire alla Notte e Un’Educazione Milanese hanno saputo conquistare così i lettori italiani.

Paolo Cognetti vince il Premio Strega tra le immancabili polemiche

Rimane però aperta l'annosa questione della spartizione dello Strega tra i giganti dell'editoria italiana, una spinosa constatazione che ogni anno genera un'infinità di polemiche sui poteri forti che si agitano tra i votanti del Premio.

Vincere lo Strega non è solo una questione di principio e prestigio: il romanzo vincente gode di un discreto ritorno di vendite, beneficio che ormai da tempo immemore non va a toccare una piccola casa editrice. Lo stesso Cognetti, sorvegliato speciale da un paio di romanzi, l'ha spuntata proprio quando è passato a un grande editore come Einaudi.

Così come è successo per L'Academy travolta dalle polemiche, anche il Premio Strega sta reagendo alle polemiche promuovendo il rinnovo e l'ampliamento del gruppo degli aventi diritto di voto. Tra le novità della 71esima edizione si registra infatti l'aumento del numero dei votanti. Oltre ai 400 Amici Della Domenica, hanno ottenuto diritto di voto anche 200 intellettuali italiani e stranieri, un gruppo di 40 lettori forti scelti dalle librerie indipendenti e 20 voti espressi da istituzioni collettive come università, scuole e biblioteche.