Disegna!, la recensione: le tragicomiche avventure di un'aspirante mangaka

Lontano dagli stereotipi del mangaka eroe tragico e dedito alla sua vocazione, Akiko Higashimura racconta con grande verve una storia vera: la sua. La recensione di Disegna! - Kakukaku shikajika.

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Classe 1975, originaria della prefettura di Miyazaki, Akiko Higashimura è la stella dello josei (manga per giovani donne) contemporaneo, che vanta una carriera già sfavillante a poco più di 40 anni. La sua sembra davvero una favola: esordisce a 25 anni sulla rivista Cookie, in meno di un decennio azzecca il titolo tormentone con Kuragehime - La principessa delle meduse (edito in Italia da Star Comics).

Cominciato nel 2008, il manga che racconta le irresistibili avventure di una giovane ossessionata dalle meduse e delle sue bizzarre coinquiline di un vecchio pensionato macina numeri impressionanti, approda prima sul piccolo schermo come serie animata e poi diventa un film con attori in carne ed ossa.

Un dettaglio dalla prima copertina di KuragehimeStar Comics
Kuragehime è la serie più celebre di Akiko Higashimura

La serializzazione di questo titolo - che ci ha messo solo due anni a superare il traguardo del milione di copie vendute - si è fermata a quota 17 volumi, ma nel frattempo la sua creatrice ha disegnato davvero di tutto. Nel suo studio a Harajuku, circondata anche da dieci e più assistenti, Higashimura è diventata nota per la velocità forsennata di realizzazione delle sue opere, spesso serializzate in contemporanea, pur rivolgendosi a target e generi molto diversi.

A sorriderle però non è solo il successo di pubblico, ma anche quello della critica. Dopo essere stata nominata per ben cinque volte al prestigioso premio Manga Taishō, lo ha vinto proprio con Disegna! - Kakukaku shikajika, la sua autobiografia artistica in 5 volumi, in corso di serializzazione anche in Italia grazie a J-Pop.

I tragicomici inizi di una grande mangaka

Il mito del mangaka - alimentato dalle biografie dei celebri disegnatori giapponesi e dai miti più o meno realistici che gli stessi ci ricamano attorno - negli anni ha assunto anche in Occidente una dimensione eroica, quasi sovraumana.

Ben prima che titoli quali Bakuman tentassero di spettacolarizzare la fatica fisica quotidiana, le pressioni editoriali e il genio creativo di chi disegna manga, si era intuito tra le righe che il mestiere del mangaka fosse un esercizio quotidiano di dedizione e sacrificio. Trasmissioni televisive come Manben hanno di fatto certificato l'autenticità di questo assunto, mitizzando l'abnegazione con cui i disegnatori stanno dietro a termini di scadenza e consegne.

Akiko Higashimura cala la sua scure comica su questo mito, demolendolo sin dal principio. L'oggetto principale della sua critica - che a ben vedere più o meno inconsciamente finisce per colpire l'intera categoria - è la giovane sé stessa. Disegna! infatti racconta in maniera più comica e brutale possibilele strampalate fantasie di successo dell'adolescente futura stella del manga e il suo brusco incontro con la realtà fatta di bocciature, studio e quotidiana abnegazione.

Il piglio brillante è il suo distintivo marchio di fabbrica, ma qui emerge anche un approccio tagliente verso l'ingenuità della sé stessa del passato e il pressapochismo con cui dava per scontato il successo che avrebbe avuto. La giovane Higashimura si sente infatti già esperta e naturalmente geniale, dall'alto dei suoi schizzi copiati dalle riviste di manga per ragazze (che l'autrice incorpora fedelmente nelle sue tavole, mostrando gli originali dell'epoca) e dei suoi pomeriggi passati a leggere ininterrottamente fumetti.

Un dettaglio di una tavola del manga di HigashimuraJ-Pop
Higashimura disegna sé stessa al lavoro nel suo studio

Il brusco scontro con la realtà avverrà grazie all'incontro con quello che definisce il suo più grande esempio, il maestro Hidaka. L'impatto è uno shock: decisa a frequentare il suo atelier per prepararsi all'ammissione agli istituti di belle arti, Higashimura si ritroverà alle prese con un maestro severissimo, brutale, burbero, che esige il massimo dai suoi allievi e non esita a deriderli. A poco a poco però Higashimura - che rimane suo malgrado aggrappata alla sua figura e anzi intensifica le visite alla sua "scuola" - scoprirà una verità dolorosa, prendendo finalmente le misure del suo talento, innegabile ma ancora rozzo.

Disegna! - storia di un'allieva scapestrata e un burbero maestro

Con il suo sguardo acuto, la Higashimura adulta e di successo descrive senza pietà le continue illusioni in cui viveva da giovane, tracciando un ritratto davvero senza sconti del suo essere adolescente e innamorata dei manga. Il suo sguardo si fa via via più ampio, includendo nel suo approccio sbagliato anche la realtà di provincia rassicurante e gentile, priva di competizione, in cui è cresciuta.

Allo stesso tempo il maestro Hidaka si rivelerà via via una personalità artistica fuori dagli schemi e complessa, oltre che una guida totalmente devota ai suoi allievi, che non tradisce mai con rassicurazioni ma sostiene sempre con la verità, anche se tagliente.

Un ritratto di Akiko Higashimura週刊文春
Akiko Higashimura nel suo studio

Si rimane già avvinti dal sapore agrodolce di questa confessione senza peli sulla lingua del proprio passato contenuta nel primo volume di Disegna!. Con sapienti accenni, Higashimura lascia intuire come la guida fondamentale del suo maestro sia un caposaldo del suo passato e un rimpianto del suo presente. In cinque volumi il lettore scoprirà il quadro completo degli inizi di una mangakache poi - paradossalmente - ha avverato i suoi sogni adolescenziali più sfrenati e inverosimili. La sua autobiografia a fumetti racconta con urgenza la necessità di cambiare completamente la sua mentalità verso il disegno, cedendo il passo alla passione adolescenziale per far spazio alla razionalità adulta che un mestiere comporta.

Disegna! è edito da J-Pop in Italia. Il primo volume è uscito ad aprile 2018.

VOTO7 / 10

Una mangaka di grande successo racconta con ironia feroce i suoi esordi ingenui e altalenanti: Disegna! è un manga autobiografico agrodolce e intenso su cosa significhi disegnare per vivere.