Intermundia: Genesis, la recensione del romanzo definito il Ready Player One italiano
Dopo il successo al cinema di Ready Player One, sugli scaffali è apparso il primo romanzo che ha deciso di esplorare la Realtà Virtuale da un punto di vista realmente sorprendente. Stiamo parlando di Intermundia: Genesis, di Giorgio Catania.
Negli ultimi anni, le librerie si sono letteralmente riempite di opere che indagano il videogioco da un punto di vista prettamente teorico. Manuali sul game design e sullo storytelling, oltre a vere e proprie antologie nate con l'obiettivo di illustrare al lettore la storia del videogame, partendo da un passato a 8-bit decisamente distante da noi. Con l'uscita nelle sale di Ready Player One di Steven Spielberg, adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2010 scritto da Ernest Cline, l'interesse verso i mondi virtuali è aumentato a dismisura, sino a diventare un vero e proprio leitmotiv all'interno della community di appassionati e non.
Ciò deve aver messo in moto la fantasia di Giorgio Catania, membro di AESVI - Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani dal 2015 e videogiocatore da sempre, il quale ha deciso di pubblicare finalmente il suo primo, vero romanzo d'avventura, prologo (si spera) a una vera e propria saga a tema.
Benvenuti in Intermundia
Catania ha infatti attinto dalla sua enorme conoscenza dell'argomento, specie quello relativo ai giochi di ruolo, per proporre al pubblico di lettori il suo Intermundia: Genesis, un romanzo interamente autoprodotto ma che è già stato in grado di farsi riconoscere dagli addetti ai lavori, oltre che dai semplici lettori casuali attratti inevitabilmente dalla tematica principale. Sin dalle prime pagine saremo accolti da un racconto dai tratti tipicamente fantasy, intervallati da alcune suggestive illustrazioni ad opera del bravo Stefano Manieri.
Il capitolo iniziale (di quattro) chiamato 'Io, giocatore', non solo strizza l'occhio al ben noto 'Io, Robot', bensì ci prepara al fatto che il lettore sarà in qualche modo il vero protagonista della vicenda, seppur in maniera del tutto indiretta. Partiamo dalla trama: nel 2031 il gioco di ruolo online più popolare è chiamato Intermundia, un universo parallelo in Realtà Virtuale composto da tre diversi mondi, Genesis, Exodus e Apocalypsis, esplorabili liberamente grazie al visore Virtual 5ense.
Mar, il protagonista della vicenda, altri non è che un giocatore giunto al livello 99 con il suo evocatore e proprio per questo scelto da Tanaka, uno dei Guardiani di Intermundia, al fine di risolvere una delicata missione. Compito di Mar sarà infatti quello di scovare e bannare un gruppo di presunti hacker che avrebbero sfruttato alcune falle di sistema presenti nell'ultimo aggiornamento. Poco sorprendentemente, l'impresa si rivelerà più ardua del previsto.
Per tutta la durata del romanzo, la presenza di una terminologia legata alle classiche statistiche da MMORPG, come ad esempio HP, MP ed EXP, inclusi i nomi di mostri, oggetti ed incantesimi, si esprimono nella lingua del videogiocatore. E se ciò potrebbe sembrare un limite insormontabile, specie per chi non ha mai impugnato un joypad in vita sua, va detto che oltre alle solite note a piè di pagina vi è anche un comodo glossario composto da una moltitudine di termini legati al mondo dei videogiochi e facilmente consultabile in ogni momento. Insomma, non sarà possibile perdersi nell'universo di Intermundia: Genesis.
L’opera di Giorgio Catania si rifà quindi a prodotti come Sword Art Online o World of Warcraft, ma il tutto si ferma al concetto di base, senza alcun plagio che faccia storcere il naso ai puristi: la narrazione prende concetti universali legati alla vita di ogni videogiocatore, specie coloro i quali hanno passato lunghissime notti insonni a giocare ai loro MMO preferiti.
La vita vera è qui
Catania ha in ogni caso voluto trasmettere l'idea che dietro a ogni videogioco vi è un'avventura diversa e che nessuna esperienza è davvero uguale alla precedente. La capacità di coniugare lavita reale con una "nuova esistenza" all'interno di un ambiente virtuale non deve tuttavia spaventare coloro i quali temono si tratti di alienazione.
Nel racconto di Intermundia: Genesis vengono sottolineati anche i problemi "veri" della vita di tutti i giorni, molti dei quali parte integrante della quotidianità di ogni videogiocatore (nonché di ogni essere umano). Dopotutto, i dieci anni che l’autore ha impiegato nella stesura del suo primo libro sono serviti a rendere verosimile una storia che, nonostante la sua chiara deriva fantasy, offre spunti di riflessione realmente interessanti.
Concludendo, a chi potremo consigliare la lettura di Intermundia: Genesis? A chiunque mastichi il linguaggio dei videogiochi, specie gli MMO, magari quelli di matrice nipponica. Ma anche a tutti coloro che amano perdersi in un romanzo dalle molteplici sfaccettature, scritto senza troppi sofismi e con la volontà di impattare nel cuore del lettore grazie a una semplicità di fondo che non passa di certo inosservata.
Il finale aperto lascia chiaramente spazio alla volontà di proseguire la storia, sebbene al momento sia un po' presto per dirlo con assoluta certezza. L'unica cosa certa, è che Intermundia è il romanzo Made in Italy che ogni videogiocatore aspettava da diverso tempo.
Giorgio Catania ha dato alla luce un romanzo completo e scorrevole sotto tutti i punti di vista, che unisce sapientemente tematiche legate ai videogiochi ad altre relative alla vita di tutti i giorni.