10 libri (e qualche fumetto) da non perdere a settembre 2018
Gli attesi ritorni di Zadie Smith e Rupi Kaur, le novità succose della non fiction e la fantascienza non ti aspetti sono protagonisti dei consigli di lettura: ecco i 10 libri (e qualche fumetto) da non perdere a settembre 2018.
Settembre è arrivato, le scuole e gli uffici sono riaperti, costringendoci a dire addio alle vacanze a tornare alla nostraroutine quotidiana. L'inizio di un nuovo anno (lavorativo e scolastico) per i lettori accaniti significa ritornare alla propria collaudata routine di lettura, magari approfittando dei tragitti da pendolari o delle ore serali, sempre più anticipate con l’arrivo dell’autunno.
Dopo il Festival della letteratura di Mantova, Pordenone Legge e il verdetto del Premio Campiello, suggestioni e suggerimenti di lettura non mancano di certo. Abbiamo perciò raccolto per voi una decina di novità editoriali - tra grandi ritorni di autori acclamati, succose novità non fiction e l’immancabile thriller del mese - e un paio di fumetti di assoluta qualità per guidarvi tra le uscite più importanti e attese di settembre 2018.
Ecco i consigli di lettura del mese.
Il potere
Copertina e titolo davvero ambiziosi per il ritorno in libreria di uno degli autori di fantascienza italiana e indie più celebrati dalla critica e amati dagli appassionati di genere. Dopo averne rilanciato le ambizioni con Real Mars (una chicca davvero imperdibile nello scenario SFF italiano degli ultimi anni) Zona42 propone un nuovo romanzo di Alessandro Vietti, fresco vincitore del Premio Italia.
Il potere celebra e indaga il più indicibile e desiderabile dei superpoteri: quello che gli individui e la società esercitano più o meno consapevolmente sugli altri, influenzando le vite di tutti. Partendo dagli anni ’80 e addentrandosi in un quotidiano realistico ma paurosamente distopico, il nuovo romanzo di Vietti rilegge i topoi narrativi supereroistici del binomio “grandi poteri e grandi responsabilità”, in uno scenario ben più realistico e cupo di quello dove sono solitamente ambientati. Se volete vedere cosa potrebbe nascondersi davvero sotto tutine in spandex e formule magiche, non vi resta che affidarvi all’autore di Real Mars, capace di uno sguardo ironico e sferzante sul nostro presente politico e sociale.
The Body
I lettori più previdenti stanno già pensando a Halloween e a stuzzicarli ci pensa la casa editrice Pickwick, che riporta il Re del terrore in libreria in una veste unica. Cinque romanzi brevi celebri dell’opera vastissima di Stephen King (The Langoliers, The Body,The Mist, Low Man in Yellow Coats e The Sun Dog) sbarcano sugli scaffali italiani con una nuova veste grafica che ammicca alle copertine illustrate anni ’80 (stile Stranger Things) e celebra gli incubi dello scrittore statunitense. L’occasione va presa al volo, perché si tratta di un’edizione limitata.
Nella selezione fatta a partire dalle raccolte più amate e vendute di King vi propongo in particolare The Body,fonte d’ispirazione per un film super cult degli anni ’80: Stand by Me. Racconto di formazione kingiana per eccellenza ambientato proprio sul finire dell’estate, The Body vede come protagonista un quartetto di adolescenti che si mette alla ricerca del cadavere di un loro coetaneo scomparso misteriosamente. Ognuno di loro s’incammina lungo i binari della ferrovia per motivazioni diverse, ma sono tutti alla ricerca di un riscatto agli occhi della società**.** I quattro protagonisti scopriranno che è nella società stessa che si nascondono i pericoli e i mostri più insidiosi. Quella offerta da Pickwick è un’occasione ghiotta di rivivere alcuni celebri coming of age da brivido di Stephen King.
Essere una macchina
Il rapporto tra carne e macchina, tra uomo e androide è da sempre al centro della fantascienza:i transumanisti sperano (e credono) che presto farà parte della nostra realtà. Il titolo più atteso di non fiction del mese è di certo quello presentato da Adelphi con la traduzione di Gianni Pannofino in cui Mark O'Connell esplora il sogno più azzardato della Silicon Valley: l’eternità. Dai fondatori di Google alle grandi menti dei colossi informatici mondiali, l’autore intervista e dialoga le menti del presente e la loro ossessione: la vita eterna.
La Singolarità, la ricerca scientifica e grandiose possibilità finanziare permettono di investire un flusso spropositato di lavoro e denaro nella ricerca di un metodo per combattere esconfiggere definitivamente la morte. Ogni guru, setta o genio ha la sua risposta: c’è chi cerca la comunione con le macchine, chi si affida alle pillole e alla crioconservazione, chi pensa che presto potremo scaricare il nostro intelletto in un computer. Visioni una volta appannaggio dell’immaginazione degli scrittori di fantascienza, oggi sono la frontiera dei nuovi miliardari statunitensi. Mark O'Connell li ha conosciuti, esplorando possibilità e limiti della loro ricerca di eternità.
Feel Free
Il ritorno più atteso del mese è invece quello di Zadie Smith, l’autrice di Denti bianchi divenuta prima una voce generazionale, poi una delle scrittrici contemporanee di riferimento nel Regno Unito. Tale è il suo successo come scrittrice che si tende a scordare che buona parte della sua produzione viene pubblicata su giornali, riviste e siti web, sotto forma diarticoli e saggi brevi. Feel Free permetterà al lettore italiano di godersi il meglio di quanto sgorgato dalla sua penna nell’ultimo decennio in veste di giornalista ed editorialista. Il volume, presentato da SUR nella prestigiosa traduzione di Martina Testa, contiene 26 testi a firma Zadie Smith.
L’autrice parla di icone musicali attuali - da Justin Bieber a Jay-Z - e storiche - Billie Holiday e Joni Mitchell - affronta temi politici spinosi come la Brexit, salvo poi virare in territori apparentemente neutri come l’osservazione di una foto di 30 anni fa o un giro per i giardini di Roma. Il risultato è una continua indagine sui fenomeni del mondo, ricca delle intuizioni che, trasposte in narrativa, hanno fatto la fortuna di Zadie Smith. Un volume imperdibile per chi ama stare in sua compagnia e non solo.
Il diario della bicicletta
Per il nostro consueto appuntamento mensile con la letteratura giapponese vi segnalo un nuovo titolo di Natsume Sōseki, edito da Lindau. La casa editrice indipendente torinese continua nella sua esplorazione dello sterminato catalogo di un nume tutelare della letteratura nipponica moderna, una sorta di Alessandro Manzoni del Sol Levante. Stavolta tocca a tre shōhin (una forma letteraria di media lunghezza a cavallo tra fiction e non fiction) proposti per la prima volta in traduzione italiana ad opera di Muto Tamayo.
I tre testi, composti in momenti molto differenti della lunga vita dello scrittore, restituiscono appieno la voce unica dell’autore; ironica, malinconica, sempre lucida. Particolarmente divertente e significato è lo shōhin che dà il titolo alla raccolta e che racconta le traversie affrontate da Sōseki durante la sua trasferta inglese, quando cercò d’imparare ad andare in bicicletta. Chi ama i toni malinconici del suo capolavoro Kokoro - il cuore delle cose li ritroverà nel secondo testo, in cui l’autore stringe amicizia con un fringuello di Giava.
Il cielo di Singapore
L’Oriente (letterario) che non ti aspetti è quello appena futurista di Sharlene Teo, autrice originaria di Singapore che ne racconta i recenti trascorsi e le contraddizioni presenti in Il Cielo di Singapore.L’altra metropoli asiatica - vicina e lontana dalle suggestioni delle cugine Tokyo, Pechino, Shanghai e Hong Kong - viene svelata nel romanzo attraverso gli occhi di tre donne: un’attrice di un horror asiatico anni ’70 divenuto cult, la figlia che cura sui social network il lancio mediatico del suo remake nel 2020 e la sua amica adolescenziale.
Sharlene Teo, autrice esordiente già esportata in 10 nazioni, racconta la rapida e contraddittoria ascesa della sua città d’origine. Singapore viene raccontata nei suoi difficili anni verso l’indipendenza e nella sua corsa vertiginosa verso il consumismo occidentale, condotta con rigore ferreo dal suo governo, a spese della sua originaria identità. Quello proposto da E/o con traduzione di Aurelia Di Meo è il titolo perfetto per chi ha voglia di esplorare (e capire) l’Oriente meno battuto dal lettore occidentale.
L’idiota
Elif Batuman non è un nome di enorme richiamo tra i bibliofili, ma la scrittrice newyorkese de I Posseduti ha uno zoccolo duro di agguerritissimi fan, proprio tra i lettori italiani più esigenti. Accreditata come una dellepenne statunitensi in attesa di consacrazione, l’autrice torna nelle librerie italiane con L’Idiota, un bildungsroman ambientato nella cultura pop e protointernauta dei fuggevoli anni ’90.
È il 1995 e Selin è una matricola in una Harvardin cui studenti e professori tentano di familiarizzare con email e altri prodigi dell’alba di Internet. Diciotto anni e una pila di libri letti e amati alle spalle, la protagonista pensa di conoscere tutto lo scibile e il provabile, filtrato attraverso la lettura costante di tomi e romanzi. Basta l’incontro con il giovane Ivan e l’assurda incoerenza della vita universitaria a scatenare la sua presa di consapevolezza, universale e particolare: quella di essere un’idiota, come tutti. Se gli anni ’90 stanno diventando il vostro oggetto di retronostalgia come (se non di più) degli anni ’80, allora questo è il romanzo del mese per voi, sempre tradotto da Martina Testa.
Shakespeare and Company
Tra i lettori e gli amanti dell’oggetto libro è praticamente un'istituzione, meta di pellegrinaggi ed estenuanti sessioni di Instagram. Sto parlando di Shakespeare & Co., una delle librerie più famose al mondo, aperta dal 1919 nel cuore di Parigi. Nota come approdo dei lettori anglofoni alla ricerca di romanzi in una lingua amica nel cuore di Francia, la storia della libreria è quasi centenaria: a fondarla all’ombra della Tour Eiffel fu Sylvia Beach. Tradotto da Elena Spagnol Vaccari, Shakespeare and Company racconta le memorie della giovane e abbiente ragazza americana che aprì una libreria divenuta leggenda.
Neri Pozza propone questo mese un memoir di una donna destinata a cambiare a entrare nella leggenda letteraria: Sylvia Beach voleva aprire una libreria francese a New York, ma ha finito per dare vita a uno dei poli culturali dell’Europa novecentesca. I suoi scritti faranno la gioia di quanti amano scoprire retroscena, curiosità e aneddoti sui grandi della letteratura quando ancora erano uomini, donne, acquirenti di una piccola libreria americana nel cuore di Parigi.
Il sole e i suoi fiori
Ha riportato la poesia tra gli scaffali delle librerie meno nascosti e in cima alle classifiche di vendita di mezzo mondo. Amata, contestata, sminuita e trascritta in bella grafia sui bullet journal di tutte le latitudini, Rupi Kaur ha saputo riconnettere una generazione e più con l’arte perduta della poesia, a partire dal social forse più lontano dalla stessa: Instagram. A soli 17 anni la sua prima raccolta ha conosciuto un successo senza precedenti. Tre60 propone ora con testo originale a fronte e traduzione di Alessandro Storti la sua seconda raccolta, completa di versi e schizzi dell’autrice.
The sun and her flowers ha già venduto un milione di copie nel mondo, confermando il successo di una delle under 30 più talentuose e note a livello globale, celebrata da Forbes e intervistata da una lettrice e femminista instancabile come Emma Watson. Un titolo forse non così inaspettato (o incisivo), ma sicuramente tra i più attesi dai lettori a settembre.
Fuoco Invisibile
In un mese insolitamente avaro di thriller e gialli il consiglio letterario finale non può che essere dedicato agli amanti del genere con un tomo campione di vendite in Spagna. Fuoco Invisibile arriva in Italia tradotto da Claudia Acher Marinelli per DeA Planeta, dopo la vittoria al Premio Planeta 2017 e la vendita dei diritti di pubblicazione in oltre 40 nazioni. C’è una morte misteriosa su cui indagare sì, ma il centro di tutto è un raro e preziosissimo manoscritto chiamato Siglo de Oro. Sulle sue tracce approda a Madrid David, fresco di dottorato e non troppo voglioso di tornare al capezzale della madre in procinto di risposarsi.
Nella città spagnola però la ricerca del testo si rivelerà più complessa (e pericolosa) di quanto previsto, inframezzata dal feeling non solo professionale con una storica dell’arte di nome Paula e dai misteri che circondano la scrittrice Victoria, un’amica di famiglia coinvolta in pratiche arcane. Per chi cerca una lettura scorrevole e appassionante e ha un po’ di nostalgia per gli enigmi artistici alla Dan Brown, la proposta di DeA potrebbe essere la migliore del mese.
In cucina con Kafka
Oscar Ink porta finalmente in Italia un vignettista dall’ironia arguta e splendidamente letteraria, che secondo Francesco Guglieri (che ha scritto l’introduzione al tomo) “sarebbe piaciuto a Umberto Eco o a Fruttero & Lucentini”. Lui è Tom Gauld, il disegnatore 42enne scozzese ultima frontiera e prima risorsa per le argute contese a tema libresco sui social. Forse non ne conoscete ancora il nome, ma avrete visto sicuramente i suoi lavori ripostati su Twitter e Facebook. I suoi omini stilizzati, le sue figure ridotte all’osso riflettono con ironia dotta sulle derive più sciocche, frivole e tragicomiche del mondo letterario, antico e moderno.
Dai grandi classici ai tormentoni contemporanei di lettori e scrittori, Tom Gauld interpreta le inconfessabili manie di chi legge e di chi scrive, dall’epoca di penna e calamaio a quella dei social network. In cucina con Kafka permette finalmente anche al pubblico italiano di leggere conservare le perle più preziose dell’autore di You're All Just Jealous of My Jetpack. Tradotto da Claudia Durastanti.
Fiori Rossi
Grazie a Oblomov Edizioni finalmente anche il pubblico italiano potrà esplorare i territori del gekiga, termine alternativo utilizzato in aperta opposizione con quello più “leggero” di manga. Dopo aver pubblicato Nejishiki, Oblomov propone una seconda raccolta dei racconti di Tsuge Yoshiharu, realizzati nei ruggenti anni ’60 del fumetto giapponese. Storie brevi che hanno letteralmente salvato la vita al loro autore: depresso e senza motivazione, Tsuge Yoshiharu venne distolto da nascenti propositi di suicidio proprio dalla possibilità di realizzare una serie di storie pubblicate su rivista, con una libertà espressiva fino ad allora sconosciuta.
Il risultato è raccolto in Fiori Rossi, che propone 14 tra i racconti più riusciti del disegnatore, alcuni fino ad oggi inediti in Italia. La vita quotidiana presente e passata giapponese, intrisa di realismo magico e riletta attraverso il filtro del simbolismo, è protagonista di un volume a fumettidedicato ai palati più esigenti, di altissima qualità.