Ride - Il Gioco del Custode, la recensione del libro spin-off
Pubblicato da Mondadori e scritto da Adriano Barone, Ride – Il Gioco del Custode è un thriller ambientato nell'universo narrativo del film di Jacopo Rondinelli, ma che inquadra la vicenda da un punto di vista totalmente inedito.
L'uscita di Ride al cinema, il film di Jacopo Rondinelli che abbraccia la tematica degli sport estremi nell'era dei social network, è stata senza ombra di dubbio un evento davvero importante. La pellicola prodotta da Fabio Guaglione e Fabio Resinaro (autori, tra l'altro, anche del bellissimo e struggente Mine), ha infatti saputo trasportare lo spettatore all'interno di un'avventura in soggettiva inquadrata con l'ausilio di oltre 20 GoPro, per un'esperienza assolutamente unica nel suo genere e ad alto tasso di adrenalina (proprio come quella vissuta dai protagonisti del film). Quasi in concomitanza con l'arrivo del film nelle sale è giunto sugli scaffali delle librerie anche il romanzo ambientato nel cosiddetto Ride-universe: Ride - Il Gioco del Custode.
Il Custode della verità
Si tratta, a conti fatti, di un'operazione volta ad approfondire a 360° le vicende viste nel film omonimo, con storie parallele, segreti e retroscena dei personaggi di Ride, per un romanzo a metà strada tra un classico thriller di Philip K. Dick e le atmosfere della nota serie televisiva Lost. La storia racconta le vicende di Joe “Cheap” Runciter un uomo impegnato in un lavoro per nulla gratificante (pulire le gabbie dei ratti usati per esperimenti all'università) ma che ben presto perderà. Non aiuta neppure un rapporto ormai logoro con l'attuale compagna, la quale accusa Joe di essere il responsabile della scomparsa della loro giovane figlia, Angela.
Tutto sembra andare a rotoli nella vita del cinquantenne, sino a che la misteriosa organizzazione nota come Black Babylon decide di convocarlo per un impiego da “custode”. Chiaramente, non si tratterà di un normale lavoro retribuito, visto che ben presto il nostro protagonista dovrà confrontarsi con le sue paure più nascoste, imparando a distinguere attentamente il bene dal male.
Il punteggio stavolta non diminuirà...
Niente GoPro e percorsi acrobatici in bicicletta: a differenza della pellicola originale con Ludovic Hughes e Lorenzo Richelmy, nonché del fumetto ispirato al film e rilasciato dalla Gazzetta dello Sport (Ride – Level 0), Adriano Barone racconta una storia dal ritmo sostenuto e mai eccessivo, illustrando al lettore dei personaggi ben diversi dai protagonisti del film da cui l'opera trae ispirazione. Non c'è alcuna gara di velocità ad attendere Joe, un uomo sobrio, composto e senza più nulla da perdere, cosa questa che emerge per tutta la prima parte del romanzo. Non appena entra in gioco la Black Babylon, il racconto cambia quasi completamente registro tingendosi inevitabilmente di nero, in un'escalation di inquietudine e paura che porterà il nostro "custode" sull'orlo della pazzia.
Curioso anche come il romanzo vada a riempire anche alcuni "buchi" visti nel film al cinema, lasciando trapelare a chiare lettere alcuni aspetti e retroscena della trama principale davvero interessanti (specie sulle motivazioni che smuovono il gioco mortale messo in piedi dalla misteriosa Black Babylon).
Lo stile asciutto e mai troppo didascalico di Barone rende infine Ride - Il Gioco del Custode lo spin-off perfetto da leggere tutto d'un fiato, risultando fruibile anche da chi non ha avuto modo (suo malgrado) di vedere il film sul grande schermo. Pubblicato da Mondadori, il romanzo è disponibile in tutte le librerie e negli eBook store online.
Adriano Barone ha dato alla luce un romanzo ambientato nell’universo di Ride, ma in un contesto del tutto diverso rispetto a quello del film uscito nelle sale a settembre: da leggere senza remore.