Stella di mare, le illusioni delle sirene nel nuovo fumetto di Giulio Macaione
Dopo Basilicò, l'autore siciliano pubblica con Bao Publing un graphic novel maturo e affascinante.
In Stella di mare, Giulio Macaione ha scattato una foto emblematica della generazione dei trentenni italiani, quella di chi si ritrova (ormai da tempo) in una realtà in cui si fa fatica a trovare la propria realizzazione.
Protagonista del bel fumetto, edito Bao Publishing, è Stefano, 24enne amante della musica che, lasciata l’università, si ritrova a vivere una vita cristallizzata in una perenne vacanza. A facilitare questa esistenza vacanziera è il fatto che Stefano vive in una delle più belle città della Sicilia, Cefalù.
Le giornate del ragazzo passano in spiaggia o in casa, con l’apprensiva sorella Luisa e la madre che, stanca della sua “lagnusìa” (pigrizia), lo obbliga ad aiutarla nelle faccende: tocca a lui andare al porto a comprare il pesce e portare il pranzo a una vecchia amica della madre. Due azioni che lo mettono in contatto quotidiano con i personaggi più tormentati della storia: Vico, il pescatore scorbutico deriso in città perché dice di aver viste delle sirene, e Matilde, una vedova che continua ad aspettare il ritorno del marito morto in mare. Due esistenze, si scoprirà più avanti, intrecciate tra loro da un passato misterioso.
Concluse le faccende, Stefano si rifugia nella sua stanza, dove si addormenta sognando Marina, la ragazza di cui è innamorato sin da ragazzino; una cotta estiva che Stefano è riuscito a trascinare per anni e a rivivere ogni estate con il ritorno della ragazza per le vacanze. Luglio è il mese che festeggia il ritorno sull’isola di Marina, la sua sirena del nord (così lei ama definirsi).
Nei giorni trascorsi insieme, Stefano sembra trasformato da una travolgente vitalità. Ma mentre lui si apre completamente alla ragazza raccontando della sua crisi, dei dubbi sul futuro, lei lo stuzzica rimanendo quasi irraggiungibile. Sarà una spiacevole scoperta a convincere Stefano a cambiare vita, smettendo di lasciarsi ammaliare dalle sirene, quelle “schifose buttane”, come le definisce Matilde.
Nel fumetto la creatura leggendaria metà donna e metà pesce viene utilizzata dall’autore come simbolo di qualcosa di bello e irresistibile che continua a ingannare Stefano durante il suo percorso: una figura che riesce a bloccarlo in una situazione di stallo. Il lettore si chiede spesso chi sono e cosa rappresentano le sirene che ammaliano Stefano: forse il fascino di Marina (che porta anche il nome di una delle più belle spiagge di Cefalù), le attenzioni della madre e della sorella, o le meraviglie di un’isola come la Sicilia?
Giulio Macaione racconta una storia comune a molti, soprattutto a chi in quei luoghi c’è nato e che ritroverà nel fumetto dei bei quadri di irresistibili situazioni siciliane: dalle processioni sulle stradine lastricate, alla genuinità dei gesti e del dialetto che svolazza tra i ventagli.
L’uso della bicromia giallo e blu aiuta il lettore a immergersi nella giusta dimensione piena di luce, la stessa che riscalda le spiagge d'estate, e di mare.
Sull’intera storia sembra inoltre suonare un sottofondo, musiche che hanno ispirato l’autore, come la canzone Stella di mare di Lucio Dalla e Una storia del mare del cantautore palermitano Dimartino, brano da cui, confida Macaione, è partita l’idea per il suo libro.
Stella di mare (176 pagine, cartonato) è disponibile su Amazon, sullo shop online di BAO Publishing e in libreria al prezzo di 18,00 euro.
Una storia che fluttua tra il reale e il fantastico e che incanta il lettore come il canto di una sirena.