Slam Dunk: guida al finale del manga, dell'anime e al sequel che forse non conosci
Un approfondimento sull'opera di Takehiko Inoue e sui diversi epiloghi, per (ri)scoprire la storia di Hanamichi Sakuragi.
La prima edizione di Slam Dunk risale al lontano 1990, quando Michael Jordan stava per vivere i suoi anni di gloria con la maglia dei Chicago Bulls (dal '91 al '98 è stato sei volte campione NBA). Non è un caso, dunque, che la divisa dello Shohoku sia rossa e che il protagonista del manga - Hanamichi Sakuragi - sia evidentemente ispirato a Dennis Rodman. Uno dei comprimari, Rukawa, si muove come MJ e attraverso di lui ne riverbera in noi l'idea.
Takehiko Inoue ha regalato forti emozioni ai lettori grazie alla sua opera, la quale ha contribuito in maniera efficace alla diffusione della pallacanestro in Giappone e non solo, iniziando molti ragazzi a questo sport. Dopo una prima distribuzione sul settimanale Shonen Jump tra il '90 e il '96, Slam Dunk fu pubblicato in trentuno tankobon, con picchi di vendita di due milioni e mezzo di copie, il che lo rese il manga più popolare nella nazione in cui i manga sono più popolari - prima che il record venisse battuto da One Piece di Eiichiro Oda.
Il valore artistico e culturale di Slam Dunk è quindi riconosciuto tanto in terra natia quanto nel resto del Mondo. L'opera ha d'altronde cambiato il modo di intendere gli spokon, ovvero i fumetti giapponesi a tema sportivo: non si limita infatti a mostrare i personaggi sul campo da gioco e a raccontare le vicende relative al campionato di basket, ma tratta argomenti tanto attuali quanto delicati come il bullismo nelle scuole e i sentimenti vissuti dagli adolescenti.
Ma come finisce Slam Dunk? In molti se lo saranno probabilmente chiesto, perché la fine dell'anime non coincide con quella del manga. Abbiamo dunque voluto scrivere una guida all'opera di Inoue, approfondendo la trama e facendo chiarezza sui finali - e sul "sequel" 10 Giorni Dopo.
Buona lettura!
Trama e significato di Slam Dunk
Hanamichi Sakuragi è un nuovo studente del liceo Shohoku, situato nella prefettura di Kanagawa (Yokohama). Un vero e proprio attaccabrighe, leader di una banda di teppisti. Odia profondamente il basket perché l'ultima ragazza che lo ha respinto, la cinquantesima per la precisione, aveva una cotta per un giocatore di pallacanestro.
Le cose cambiano quando una dolce fanciulla di nome Haruko Akagi, che riconosce l'atletismo del giovane, lo invita a unirsi alla squadra della scuola. Hanamichi fa presto a invaghirsi di lei e per questo accetta, pur essendo non poco riluttante, la sua proposta. Crede infatti di poterla conquistare riuscendo a impressionarla sul campo. Non tarda tuttavia a scoprire che Haruko è la sorella del geloso capitano del team - Takenori Akagi - e che è innamorata di Kaede Rukawa: un'altra matricola che, a differenza del protagonista, mette subito in risalto le sue grandi doti di cestista diventando la stella del quintetto. Sakuragi è un ibrido di eroe in potenza e spalla comica, che (come Goku di Dragon Ball) porta la figura del personaggio principale a un nuovo livello, svincolandolo da una rappresentazione esclusivamente seriosa come quella di Tsubasa Ozora in Captain Tsubasa (Holly e Benji) o di Kenshiro in Hokuto no Ken (Ken il guerriero).
Nonostante il suo temperamento, Hanamichi dimostra di essere un giocatore con del potenziale e dopo soli quattro mesi di duro allenamento diventa un membro che lo Shohoku non può permettersi di perdere. Dalla sua cotta per Haruko sboccia così l'amore per il basket, merito anche di Rukawa, in cui vede un rivale da battere, che lo sprona a fare di meglio sul parquet. Fino all'approdo delle nuove matricole, lo Shohoku era una squadra mediocre in quanto l'unico elemento di spicco poteva essere considerato il capitano Akagi; l'arrivo di Rukawa (e l'introduzione di Sakuragi nel team in un secondo momento) apre tuttavia a nuovi e inaspettati scenari e fa emergere la squadra della scuola portandola alle nazionali.
Salta immediatamente all'occhio come Slam Dunk intenda denunciare il bullismo. Lo stesso protagonista è un teppistello con capelli tinti di rosso e orecchini, che prima di entrare nel club di basket ottiene ciò che vuole con la prepotenza: poi c'è il cambio di rotta, un percorso tanto atletico quanto comportamentale che lo porta a essere più disciplinato, a riprova del fatto che il dispotismo non porta a nulla; al contrario, l'essere un bullo imperioso rischia di precludere importanti opportunità. Lo dimostra ancora di più Hisashi Mitsui, teppista che irrompe nella palestra della scuola con l'intenzione di suonarle a Ryota Miyagi, altro membro dello Shohoku, ma poi finisce per redimersi: non solo entra a far parte della squadra, ma si impegna al massimo per ritrovare la condizione dopo il brutto infortunio al ginocchio, rimuginando sul tempo buttato a fare il delinquente.
Una tematica che si allaccia perfettamente a quella del bullismo è il riscatto del paria, di cui sono presenti vari esempi in Slam Dunk. Non solo l'imbranato Hanamichi che diventa un formidabile giocatore con l'incedere dei capitoli/episodi, ma anche Mitsui (come appena detto) e lo stesso Rukawa, che da uomo che gioca per se stesso entra nell'ottica di dover passare la palla e mettersi al servizio dei compagni. Persino lo Shohoku, scuola bistrattata di un quartiere popolare, ottiene il suo riscatto nei confronti del Sannoh Kogyo, college privato collegato a una prestigiosa università, con cui il club di Hanamichi si scontra proprio alla fine della serie.
Il fumetto di Inoue punta poi l'attenzione sui sentimenti vissuti dai giovani, alcune volte semplici infatuazioni che durano una stagione o forse settimane, altre qualcosa di più concreto e per cui si è disposti a fare di tutto - Sakuragi accetta di entrare nel team di basket pur di far contenta Haruko, ma è un grande sacrificio per lui. Le stesse opening ed ending della serie anime, Kimi ga suki da to sakebitai ("Voglio gridare ti amo") e Anata dake mitsumeteru ("Guardo solo te"), sono canzoni d'amore che si addicono perfettamente a un sentimento nato tra due persone, ma potrebbero perfettamente riferirsi - perlomeno i ritornelli - a quello che i protagonisti di Slam Dunk provano per il basket.
Finale della serie anime
Come accennato a inizio articolo, il finale dell'anime non è uguale a quello del manga: la trasposizione televisiva conclude le vicende dello Shohoku ben prima.
Di seguito potreste trovare alcuni spoiler, pertanto vi invitiamo a proseguire la lettura con cautela.
Gli episodi della serie anime sono in tutto 101 e raccontano la storia fin quando lo Shohoku deve prendere il treno per dirigersi a Hiroshima, dove si terranno i campionati nazionali. In soldoni, chi ha visto soltanto l'anime e non ha letto il fumetto si è trovato davanti a un cliffhanger clamoroso, perché tutta la parte del campionato nazionale è stata omessa. Nella serie animata c'è la partita contro il fortissimo Shoyo di Hanagata e Fujima, dove il protagonista realizza uno dei migliori centri della prefettura grazie a una schiacciata prorompente (sebbene venga espulso subito dopo per l'azione considerata fallosa dall'arbitro). C'è lo scontro con il Ryonan, vinto grazie all'ottima prestazione sia difensiva che offensiva di Hanamichi; c'è l'estenuante allenamento dei 20mila tiri, cui Sakuragi viene sottoposto dall'allenatore Anzai per colmare la sua incapacità nei tiri in sospensione; e c'è anche l'amichevole tra lo Shohoku e la sorprendente unione dei giocatori del Ryonan e dello Shoyo, organizzata dallo stesso protagonista, dove Hanamichi mette in pratica tutto quello che ha imparato nel duro addestramento dei tiri dalla media distanza. Null'altro.
Lascia dunque un po' di amaro in bocca non poter vedere in TV il prosieguo delle imprese dello Shohoku, soprattutto in un campionato più prestigioso come quello delle gare nazionali.
Finale del manga
Forse l'anime salta le partite più belle, quelle del campionato nazionale, che invece il fumetto ci mostra. La squadra trascinata da Sakuragi e Rukawa viene inserita nel girone del Sannoh Kyogo e dell'Aiwa Gakuen, le due squadre più forti in assoluto del torneo.
La prima partita disputata è quella contro il Totoyama, che lo Shohoku riesce a superare con non poca difficoltà: il team avversario pratica il "run & gun", una tattica d'attacco molto pericolosa che inizialmente mette in ginocchio la squadra di Hanamichi. Nel secondo tempo, tuttavia, i protagonisti cambiano marcia e, un canestro dopo l'altro, riescono a superare il turno: la successiva è una partita difficilissima, quella contro il Sannoh, il team più forte del basket liceale giapponese nonché campione in carica.
Dopo una super partenza grazie ai tiri da tre punti di Mitsui (sua specialità), nel secondo tempo lo Shohoku si ritrova sotto di 20 punti. Uno scontro mozzafiato, vinto dalla squadra di Hanamichi proprio grazie a un suo canestro sul gong. Nell'ultima partita, contro l'Aiwa, lo Shohoku subisce invece una pesante sconfitta.
Alla fine del manga, Akagi e Kogure (suo sottoposto) lasciano la squadra, così Miyagi diventa il nuovo capitano. Haruko, ora manager, scrive a Sakuragi che è in riabilitazione: quest'ultimo, mentre legge la lettera della fanciulla in spiaggia, vede passare Rukawa con la maglia della nazionale juniores.
Quello di Slam Dunk è un finale che non accetta compromessi: si interrompe bruscamente, senza preavviso e nemmeno nel migliore dei modi (di fatto, nonostante la meravigliosa prestazione dello Shohoku, l'ultima partita è una disfatta). Proprio per questo è un topazio tra i manga, non una mucca da mungere fino all'esaurimento ma una prodotto che mette la parola "fine" senza vendersi. Avremmo potuto leggere una sfilza di nuovi volumi con le imprese di Sakuragi nel campionato dell'anno successivo o di Rukawa alla nazionale juniores, e probabilmente il manga avrebbe continuato a fatturare un mucchio di soldi, ma non avremmo più avuto il ricordo di una stagione liceale, breve ma intensa, ricca di emozioni.
Perché il finale dell'anime e quello del manga non coincidono?
Non è ben chiara la causa per cui l'anime sia stato interrotto. Di certo non per gli ascolti, dato che - come il manga - anche la trasposizione animata è stata molto apprezzata in Giappone. Sembrerebbe che la causa sia da ricercarsi nella volontà dello studio di animazione (Toei Animation) di modificare il corso degli eventi: nel fumetto, lo Shohoku non vince alcun torneo e, sebbene ci siano dei bei momenti e azioni sorprendenti, ai produttori dell'anime non piaceva l'epilogo di Takehiko Inoue. Così, vista l'impossibilità di superare certe divergenze, l'autore ha deciso di interrompere la produzione della serie animata.
È da quel momento che Inoue rifiuta qualsiasi proposta di trasposizione per i suoi fumetti, a eccezione di Buzzer Beater. Basti pensare a Vagabond, manga acclamato dalla critica e riconosciuto da molti come uno dei migliori di tutti i tempi, che non ha un adattamento animato - così come Real (incentrato sul basket in carrozzina).
10 Giorni Dopo
Forse non tutti sanno che, nel 2004, Inoue ha pubblicato una specie di artbook che mostra gli avvenimenti che coinvolgono i protagonisti a torneo concluso (come dice il titolo, dieci giorni dopo). Sono contenuti scatti di alcuni disegni esibiti sulle lavagne di una scuola giapponese, che riprendono la storia da dove è terminato il manga. Non si tratta di un fumetto, di una serie anime o di una light novel; non è un sequel come molti intenderebbero.
A ogni personaggio è dedicata una striscia di fumetto, scritta in giapponese, con un foglio con le traduzioni a parte. Ecco cosa succede in 10 Giorni Dopo: Haruko legge la lettera di Sakuragi e sorride; Mitsui e Akagi sono entrambi assaliti dal rimpianto, il primo per aver perso tempo (e per recuperarlo si allena in vista dei campionati invernali), il secondo per aver lasciato la squadra pur volendo continuare a giocare a basket.
Ryota Miyagi legge un libro intitolato "Le condizioni del vero leader" sul tetto della scuola, un testo per lui molto utile visto che è diventato il nuovo capitano del club; Rukawa va ad allenarsi al parco e nel frattempo ascolta delle musicassette in inglese per approfondire la lingua e non essere impreparato quando andrà a giocare in America.
Fujima si ripromette di battere lo Shohoku al campionato successivo, mentre Sendoh sembra essere sparito (in realtà è a pesca!) e quindi viene rimpiazzato temporaneamente da Uozumi come capitano.
Kyota corre come un fulmine per star dietro al suo cane che tira il guinzaglio, invece Maki… siete curiosi di sapere il perché della sua tintarella? Ebbene, si diletta a fare surf mentre viene osservato dalla sorella di Ikoichi e il suo collega giornalista.
E poi c'è Hanamichi, che legge in riva al mare la lettera della sua (nei sogni) Haruko.
Cosa ne pensate del capolavoro di Inoue?