Luna di Ian McDonald è il romanzo estivo perfetto per gli orfani di Game of Thrones

di Elisa Giudici

Con un passo da serie TV ricca di colpi di scena e la comprovata maestria narrativa di Ian McDonald, la trilogia di Luna fa capolino tra gli scaffali delle librerie italiane. Vi spiego perché dovreste portare questo libro con voi sotto l'ombrellone.

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Orfani inconsolabili di Game of Thrones in attesa perenne del nuovo tomo della saga di George R. R. Martin, lettori occasionali che attendete con trepidazione l'arrivo sulla spiaggia per affrontare una lettura appassionante che vi ripaghi di tanti mesi senza libri: il libro della vostra estate 2019 è appena arrivato in libreria e passa difficilmente inosservato. Il merito non è tanto del battage pubblicitario, perché stiamo pur sempre parlando di un titolo di nicchia (almeno fino a che non vedrà la luce la serie TV tratta da questa saga e già in corso di preproduzione), bensì della sua mole.

Dopo aver pubblicato i tre volumi della saga di Luna in formato da edicola su Urania Jumbo, Mondadori ha promosso Ian McDonald - attualmente uno degli scrittori di fantascienza contemporanea più amati dagli appassionati italiani - alla serie A, portandolo il libreria con una "versione titanica". Il volume di Luna: la trilogia racchiude infatti tutti e tre i romanzi che compongono la saga, superando di poco le 900 pagine.

Se la maneggevolezza generale è un po' compromessa e chi scrive avrebbe comunque preferito che Mondadori puntasse sui volumi singoli, c'è comunque un lato positivo in questa titan edition: non avrete di che disperarvi giunti alla fine del primo e del secondo romanzo.

Tra Dallas e Game of Thrones

Sì, Luna di Ian McDonald è una di quelle saghe così appassionanti che, una volta acquisita un po' di familiarità con i tanti personaggi che la popolano, diventa davvero difficile da abbandonare per prendersi una pausa dalla lettura. D'altronde la trilogia è stata concepita specificamente per diventare appetibile anche per il pubblico televisivo poco avvezzo ai romanzi, come ha raccontato lo stesso autore nell'intervista che ha rilasciato durante Stranimondi:

Sono un autore molto amato dalla critica, ma qualche anno fa ho deciso che era arrivato il momento di fare i soldi e tirare fuori la mia hit commerciale [ride]. Sapevo già come scrivere un libro che fosse appetibile per un adattamento e mi sono dato da fare.

Così come il collega George R. R. Martin, lo scrittore inglese ha un passato nelle writing room di programmi e produzioni televisive anglofone. La sua idea iniziale, in linea con un autore di classe 1960 come lui, era quella di creare una sorta di Dallas sulla Luna. Il celebre telefilm ambientato tra le ricchissime famiglie texane che si contendevano i pozzi di petrolio è stata un'autentica hit televisiva negli anni '80 (anche in Italia), ma per i giovani spettatori di oggi potrebbe risultare sconosciuto o quasi. Per questo il suo storico editore inglese Tor ha ben pensato di descriverlo comeun incrocio tra Game of Thrones e Il Padrino.

Una città lunare di Luna TOR
L'illustrazione di Victor Mosquera per l'edizione inglese del primo romanzo

Il paragone si rivela più che calzante: d'altronde le assolute protagoniste di Luna sonocinque dinastie familiari che hanno fatto fortuna sul satellite terrestre e che sono in perenne lotta l'una contro l'altra in una guerra economica senza esclusione di colpi. Westeros diventa insomma Dona Luna: un piccolo pianeta che conosce migliaia di modi per ucciderti ma le cui poche migliaia di abitanti vivono "una vita al massimo", in città sotterranee dalle architetture incredibili e dalla vita sociale coloratissima e sfacciatamente eccessiva.

I primi operai che colonizzarono la Luna per estrarne le materie prima preziose da portare sulla Terra sono ancora vivi, ma sentono la morte alle spalle. Robert e Adriana, fondatori delle dinasite dei MacKenzie e dei Corta, sentono la fine vicina e stanno preparando la propria successione. La fortuna dei Corta, la famiglia di origine brasiliana protagonista della vicenda, è nata dal grande tradimento della fondatrice Adriana, che al momento giusto ha saputo sfruttare un'intuizione geniale per "staccarsi" dall'impero dell'estrazione di metalli degli australiani MacKenzie e fondare una società tutta sua, votata all'estrazione dell'elio.

Tutto ha un prezzo, anche la libertà

Se consideriamo che in questo stesso momento, qui sulla Terra, gli scienziati e gli economisti stanno lanciando l'allarme per l'estinguersi delle riserve di elio (gas essenziale in ambito medico, scientifico e tecnologico), s'intuisce quanto, sotto la scorza di best seller, Luna nasconda una ricerca minuziosissima di come si potrebbe (e probabilmente si potrà) abitare la Luna. Per esempio le città dei Corta e degli altri Dragoni (le famiglie di cui sopra) sono popolate di stampanti 3D che riciclano il carbonio per realizzare tutto ciò di cui c'è bisogno.

Il cibo non scarseggia grazie agli Asamoah, una famiglia di origine africana che si è specializzata nell'agricoltura idroponica, a ridottissimo consumo di acqua e quasi senza bisogno di terreno. L'agricoltura idroponica e spaziale è una delle priorità della missione Beyond di Luca Parmitano, appena partito verso la Stazione Spaziale Internazionale; far crescere piante nello spazio sarà un passaggio cruciale per pensare a viaggi più lunghi, come quello verso Marte.

Una base lunare come immaginata da Ian McDonaldTOR
L'illustrazione realizzata da Victor Mosquera per il secondo volume della trilogia

Luna ha un cuore di "fantascienza dura", ma presentato in una veste appassionante e molto sexy al lettore. Tra le lotte fratricide dei Dragoni intravediamo un pianeta profondamente diverso dalla Terra di oggi e domani. Le condizioni difficili in cui vivono i lunari, il fatto che le seconde e terze generazioni siano disinteressate alle Terra (su cui non potrebbero tornare, perché la gravità li ucciderebbe) e il crogiuolo di lingue e culture che gli emigrati lunari hanno portato con sé hanno creato una "non nazione" liberale e liberista, dove nessuno possiede nulla perché non esiste la proprietà privata in senso stretto, eppure tutto (il potere, i matrimoni, il sesso, qualsiasi bizzarra forma di relazione sociale) può essere ottenuto tramite contratto, unica forma legale valida sulla Luna.

Non esistono diritto civile e penale, non ci sono polizia o prigioni sulla Luna di Ian McDonald: è un ambiente talmente estremo e pericoloso che razzismo e discriminazioni sulla base del sesso e delle religioni sono un lontano ricordo, perché qui si lotta per sopravvivere e vivere al massimo. Gli affronti si lavano a suon di contratti o, quando non è possibile, con il sangue.

Di discorsi da fare su Luna ce ne sarebbero tantissimi, perché è un romanzo in grado di essere divertente, appassionante e di facile lettura, senza però rinunciare ad essere visionario, immaginando una realtà sospesa tra guerra civile e utopia filosofica. Tuttavia non voglio rovinarvi troppo la sorpresa, perché sta a voi scoprire cosa si nasconde sulla Luna di Ian McDonald: sarà un viaggio indimenticabile e una bellissima lettura estiva.

Lo scrittore Ian McDonaldElisa Giudici
Lo scrittore Ian McDonald è tra i più amati dagli appassionati italiani e tra i più contesi dalle case editrici di genere

Se volete saperne di più a riguardo vi consiglio di leggere l'intervista a Ian McDonald. Se avete già letto Luna e siete alla ricerca di altri titoli da leggere durante le vacanze, date un'occhiata alla rubrica con le migliori uscite letterarie e a fumetti del mese di giugno e di luglio 2019.

VOTO9 / 10

La luna non è mai stata così sexy e pericolosa: sotto un guscio da best seller appassionante, Ian McDonald crea una visione del futuro lunare ambiziosa, scientificamente coerente e irresistibile.