10 libri (e qualche fumetto) da leggere a novembre 2019

Il ritorno di Elena Ferrante e quello di un cult ritrovato come Casa di foglie, tanti romanzi fantastici, letteratura nipponica e un paio di titoli femminili davvero graffianti: ecco i libri e fumetti da comprare e leggere a novembre 2019.

Indice

A Novembre la letteratura italiana è tornata protagonista a livello internazionale grazie a un ritorno di casa nostra che ha catalizzato l'attenzione globale del mondo letterario. Dopo la quadrilogia dell'Amica Geniale, Elena Ferrante è tornata con un nuovo romanzo, che è uscito in queste settimane in italiana e arriverà ad inizio 2020 nel resto del mondo, anglosassone e non.

Per una grande novità italiana non manca un ritorno davvero cult: quello di un classico moderno ormai introvabile come Casa di foglie. Tra i 10 libri (e qualche fumetto) da non perdere anovembre 2019 però troverete una selezione davvero variegata e stuzzicante, con parecchie chicche per chi ama la letteratura fantastica (compresa quella a firma dei trascurati autori nostrani), un titolo in corso di adattamento televisivo da parte di Netflix, un paio di proposte per gli amanti delle letteratura giapponese e tante, tantissime storie di donne scritte da donne, compreso un trio di titoli a fumetti davvero imperdibili.

In attesa di dicembre e delle strenne natalizie, le novità davvero non mancano.

La vita bugiarda degli adulti

La vita bugiarda degli adultiFrasiX

Non poteva che conquistare la prima posizione della classifica dei libri più venduti il nuovo romanzo di Elena Ferrante, che torna in libreria con il suo editore di sempre Edizioni e/o con La vita bugiarda degli adulti. Evento nazionale e internazionale, il nuovo libro di Elena Ferrante accoglie il lettore di L'amica geniale in un cosmo ormai famigliare. Siamo di nuovo a Napoli, ma stavolta nei quartieri lindi e per bene della città alta, tra le mura della bella casa di una famiglia felice. Qui vivono due insegnanti molto innamorati e Giovanna, la figlia amata, beneducata, intelligente.

Un giorno però Giovanna sente suo padre pronunciare una frase che apre una breccia nelle sue sicurezze di bambina, attraverso cui si fa strada con forza Vittoria, la sorella di cui lui non parla mai volentieri, che abita nella Napoli povera e malfamata del Pascone.

La vita bugiarda degli adulti è la storia di un'adolescenza che vede crollare felicità e finzioni, in cui un braccialetto diventa un potente amuleto che porta sventura a chi lo indossa, rendendo evidenti verità dolorose e nascoste. Dentro c'è tutta la Elena Ferrante che ha conquistato il mondo letterario, la scrittrice che osserva implacabile uomini e padri, donne e mogli, adolescenti e amori. Tuttavia non è una ripetizione, è la conferma di quel talento narrativo che ha saputo conquistare il mondo (la recensione).

Casa di foglie

La lunga attesa diventata leggenda tra i lettori italiani è finita: il libro più amato del geniale scrittore newyorkese Mark Z. Danielewski- considerato uno dei capolavori della letteratura ergodica - torna finalmente sugli scaffali delle librerie grazie a 66th and 2nd, già alle prese con la seconda edizione di stampa. La storia di questo successo annunciato è piuttosto curiosa. Il libro infatti apparve per la prima volta in Italia sulla caleidoscopica e purtroppo fallimentare collana Strade Blu di Mondadori, che ha però il merito di aver portato da noi romanzi di genere divenuti dei classici americani moderni, come per esempio American Gods. Con un'edizione approssimativa e per molti versi criticabile, Casa di foglie andò ben presto fuori catalogo, diventato l'oscuro oggetto del desiderio di orde di collezionisti e raggiungendo prezzi folli sul mercato dell'usato.

Negli anni in molti hanno mormorato e talvolta annunciato una nuova edizione, salvo poi rimanere una vana promessa. 66th and 2nd invece ce l'ha fatta e non solo: la nuova edizione italiana ha il beneplacido di Danielewski stesso, dato che proponein maniera fedelissimala veste grafica e l'impaginazione originale, con stampa a colori e traduzione rifatta di sana pianta e curata da Sara Reggiani e Leonardo Taiuti. Finalmente dunque anche i lettori italiani potranno godere del romanzo del 2000 divenuto **un caso editoriale statunitense.**Stephen King lo salutò come il Moby Dick della letteratura horror, la cui misteriosa dimora protagonista è diventata una delle più iconiche nella lunghissima tradizione dei manieri sinistri e infestati.

Il priorato delle arance

Il priorato delle aranceFrasiX

Oscar Vault lo presenta come il romanzo fantasy dell'anno, una sorta di regalo natalizio per i suoi lettori che hanno trasformato questo neonato ramo di casa Mondadori (un grande editore che talvolta fatica a comunicare con il suo pubblico attraverso le modalità più innovative) in un vero e proprio punto di riferimento della comunità di bookstagram. Così infatti si chiama l'angolo degli appassionati di letture che condividono scatti e impressioni su Instagram.

Acclamato nel Regno Unito, divenuto un best seller del New York Times e del Sunday Times, Il priorato dell'albero delle arance è riuscito nell'impresa quasi impossibile di avvicinare il pubblico adulto e generalista a un'accezione di fantastico molto classica, nota comehigh fantasy. Quella scritta da Samantha Shannon infatti ricorda da vicino tanti classici anglosassoni del genere (con persino qualche eco tolkeniana), dal ritmo cadenzato e dalla costruzione ricchissima, coniugando però una scorrevolezza nella lettura che intrattiene il lettore per oltre 800 pagine.

Inizialmente previsto per Natale, il volume vi terrà compagnia a partire dal 26 novembre 2019, con la traduzione di Benedetta Gallo. Le intricate vicende della corte di Inys, il complesso word building e la più classica battaglia tra Bene e Male saranno il migliore dei calendari dell'avvento per gli amanti del high fantasy.

Ballata di fango e ossa

Non dimentichiamo però che il fantasy italiano è vivo e lotta tra noi, anche grazie all'opera meritoria di piccole case editrici indipendenti dai cataloghi ineccepibili e ricolmi di gemme preziose. Vi segnalo dunque con qualche settimana di ritardo ma sicura che sarà sfuggito ai radar dei più Ballata di fango e ossa di Maurizio Ferrero. Vincitore di molti premi di settore e tradotto anche all'estero, Ferrero si è fatto le ossa come tutti i bravi scrittori SFF con una lunga serie di racconti brevi, senza perdere quel tocco ludico che gli deriva dal mondo dei giochi di ruolo di cui è appassionato fruitore.

Quello pubblicato da Moscabianca edizioni è un romanzo sorprendente, che su una cornice grimdark ricca di humour nero innesta un mondo medioevale che attinge alla tradizione e al folklore italiano e piemontese, con quattro protagonisti mercenarisulle tracce del Diavolo in persona.

Luna nera

Il fantastico italiano è in grande spolvero e non solo in libreria! Luna nera infatti è il primo libro dell'annunciatatrilogia Le città perdute a firma di Tiziana Triana che a novembre 2019 sbarcherà in libreria per Sonzogno ma che prossimamente vedremo su Netflix come serie TV, coprodotta da Fandango. La curiosità è tanta per un progetto che unisce fantastico, storico, stregoneria e femminismo nella campagna laziale del 1600, ricca di leggende e violenza. Qui vive Adelaide, una ragazzina di 16 anni che già lavora come levatrice. Dopo la morte di un neonato che aveva fatto nascere, la ragazza viene accusata di stregoneria ed è costretta a fuggire nei boschi con il fratellino per evitare il rogo.

Nella foresta vive una comunità di donne che si sussurra pratichino le arti oscure e la magia nera. Ade e il piccolo Valente verranno accolte e iniziati ai riti della comunità, in attesa della misteriosa, grande Profezia. Intanto però la comunità femminile dovrà vedersela con i Benandanti; un gruppo di uomini ossessionato dalle streghe e benedetto dalla Chiesa Cattolica, deciso a trovare e uccidere le abitanti del bosco.

La foresta d'acqua

Garzanti fa un regalo di Natale anticipato per gli amanti della letteratura nipponica, riportando un autore premio Nobel per la letteratura in libreria, l'ultimo giapponese ad aver vinto questo riconoscimento. Kenzaburō Ōe ha 84 anni e da tempo non si cimenta più nella forma lunga dei romanzi, diradando la sua attività di scrittore ed intellettuale. In patria è un nume tutelare della letteratura giapponese, avendo vinto non solo ogni premio letterario di rilievo, ma avendo assegnato dal 2007 al 2014 un riconoscimento che porta il suo stesso nome, con un vincitore scelto solo ed esclusivamente da lui.

La foresta d'acqua (la traduzione del titolo originale è "morte per annegamento") è il suo penultimo romanzo, in cui ritornano impetuose le ombre sinistre della morte, che hanno caratterizzato la sua scrittura sin dagli splendidi racconti brevi pubblicati sulla fine dei durissimi anni '50. Protagonista del romanzo pubblicato in Giappone nel 2009 (e tradotto da Gianluca Coci) è uno scrittore che non riesce a superare la morte del padre, morto annegato in un fiume. Così quando la sorella lo invita a fare ritorno nel natio Shikoku, Choko coglie l'occasione e torna a casa, a confrontarsi con un passato che ha ormai trasfigurato nella sua psiche e nei suoi incubi notturni. La verità si nasconde forse in una valigia rossa riempita dalle carte e dai documenti del padre, di non facile decifrazione.

Il rovescio del broccato

Se siete già nostalgici di Halloween, se siete amanti del folklore giapponese, se nelle vostre letture ricercate il gusto decadente e licenzioso del demi-monde, se come me apprezzate le scelte mai banali della collana Asiasphere di Atmosphere Books allora il titolo per voi a novembre è Il rovescio del broccato. Questo volume raccoglie quattro racconti medio lunghi scritti nel periodo Tokugawa (1603 - 1867) a Edo, il nome della vecchia Tokyo. Allora erano considerati scritti popolari di carattere licenzioso, con protagoniste splendide cortigiane, prostitute, cameriere, uomini persi nel mondo del salice e del ciliegio ma anche creature sovrannaturali dispettose e maliziose.

Attraverso questi racconti umoristici ed espliciti, il lettore potrà visitare il mondo decadente dei quartieri dediti alla prostituzione legalizzata della capitale giapponese, scoprendo tra le righe la vita avara di gioie delle donne che vi vivevano. Un'amarezza che quindi diventa ironica (ma spesso terribile) vendetta verso i propri clienti. L'antologia è a cura di Cristian Pallone.

Forse ho sognato troppo

Appuntamento fisso per gli amanti del giallo, della letteratura francese e per i lettori di questo rubrica, Michel Bussi torna ancora una volta in libreria con la sua storica casa editrice Edizioni e/o, ma si prepara a sorprendere il suo pubblico di affezionati lettori. Tradotto da Alberto Bracci Testasecca, Forse ho sognato troppo racconta sì un crescendo ricco di tensione e sorprese (compreso l'immancabile colpo di scena finale che contraddistingue i romanzi del giallista francese) ma sconfina al di fuori dei territori del giallo classico.

Il merito è della sua protagonista Nathalie, una hostess di Air France la cui vita ruota attorno a una dolce ripetersi di eventi. I voli da un capo all'altro del mondo si alternano alle giornate bellissime nella sua villetta sulla Senna, al fianco del marito che ama teneramente e della prole. Almeno fino a quando i suoi consueti voli intercontinentali da lavoro diventano necessità e il caso (o forse una mano misteriosa) la guiderà per un itinerario percorso 20 anni prima, tra Giacarta, Montreal e Los Angeles, quando si era innamorata perdutamente di un musicista di nome Yling. Con Forse ho sognato troppo Bussi si conferma un grande scrittore d'intrighi crime, ma anche un memorabile narratore di sentimenti.

Nell'antro dell'alchimista

In casa Fazi a novembre torna la grande scrittrice Angela Carter, introdotta dal suo celebre collega Salman Rushdie, autore della prefazione di Nell'antro dell'alchimista. In questo primo volume di un dittico letterario a lei dedicato che raccoglierà il meglio della sua produzione, il lettore che ancora non conosce la scrittrice - centrale nel mondo letterario e in quello femminista - potrà immergersi nel mondo di Camera di sangue e di Fuochi d'artificio.

Il primo titolo, considerato il suo capolavoro dai critici, raccoglie una riscrittura di fiabe classiche in chiave sottilmente umoristica, nera e perdutamente sensuale. Nella versione di Carter sono le eroine a prendere in mano la storia, distruggendo con ironia gli stereotipi del folklore classico. Nel secondo invece l'autrice racconta attraverso una serie di scritti di un viaggio in Giappone dove, conoscendo da vicino la condizione femminile nipponica, fu spinta via via a radicalizzarsi nel pensiero femminista. La traduzione è a cura di Rossella Bernascone.

Ultima genesi

Da una scrittrice femminista all'altra non potevo che concludere con Ultima Genesi, festeggiando il ritorno sempre troppo sporadico di una firma femminile su Urania. Stavolta si tratta della collana collezione, perché Dawn è apparso per la prima volta nel 1997 ed è il primo volume dellatrilogia della Xenogenesi.

Lilith Iyapo è la protagonista di questa storia dall'incipit apocalittico. L'umanità è stata spazzata via da una guerra nucleare che ne ha decretato la fine. Secoli dopo si risveglierà, senza il marito e senza il figlio, al bordo di un'astronave aliena, insieme a un gruppo di sopravvissuti umani. I salvatori alieni, gli Oankali, sono però tutt'altro che benefattori. Considerano non a torto l'umanità come una specie in via d'estinzione e incapace di provvedere a sé stessa, da studiare e gestire con distacco scientifico. Il ritorno possibile sulla Terra diventa ben presto un incubo in cui il libero arbitrio e la possibilità stessa di respirare è appannaggio di una razza aliena decisa a garantire la sopravvivenza degli umani sì, ma facendogli pagare un altissimo prezzo.

Verso la Terra...

Lucca, appuntamento ricco di sorprese per i fan di un nome classico del manga come Keiko Takemiya. Dopo aver pubblicato durante la scorsa edizione il cofanetto dedicato al suo capolavoro Il poema del vento e degli alberi, J-Pop replica anche nel 2019, presentando in anteprima alla fiera toscana l'elegante confezione che racchiude i tre volumi di Verso la Terra...
Da lettrice di manga pluridecennale posso dirvi che è un altro titolo che nemmeno nei miei sogni più sfrenati d'adolescente appassionata avrei sperato di poter leggere in Italiano, figuriamoci in un'edizione tanto curata. Super classicone del manga fantascientifico (considerato un capolavoro del genere insieme a Siamo in undici! di Moto Hagio) Verso Terra fu pubblicato sul finire degli anni '70, in un periodo rivoluzionario per il mondo dei manga.

Takemiya qui è anticipatrice di un grande filone letterario della SFF: quello dei romanzi plurigenerazionali, che raccontanola dispora dalla Terra allo spazio che dura decine di generazioni e centinaia di anni. Nel futuro di Verso la Terra... l'umanità si è da tempo lasciata alle spalle la Terra dopo una catastrofe ambientale (per dire della visione quasi profetica dell'autrice), finendo per subire la sinistra dominazione dell'intelligenza artificiale che ne guida la colonizzazione della galassia.

La lotteria

Stavolta troviamo Adelphi non nella sezione dedicata ai libri ma in quella riservata ai fumetti, con una proposta editoriale molto suggestiva. Quella sceneggiata e disegnata da Miles Hyman è infatti unagraphic novel autorizzata, che trasforma in immagini uno dei racconti più celebri della letteratura statunitense del Novecento: La lotteria di Shirley Jackson.

L'adattamento grafico autorizzato è un racconto interamente a colori che sorprende per fedeltà millimetrica alla scrittura della Jackson, traducendo frasi e parole in gesti, colori e immagini. A dominare sono le immagini, i loro colori rurali, i primi piani dei protagonisti. I dialoghi invece sono essenziali, rarefatti, rendendo la lettura perfetta anche per i giovani lettori. Leggendo La lotteria si rimane sorpresi dalla conoscenza quasi intima dell'originale, dalla profonda comprensione di quel racconto: d'altronde Hyman (noto illustratore e artista a livello internazionale) è il nipote della scrittrice.

Pink

Nemmeno questo mese manca una proposta di casa Showcase, che è un vero bon bon, dolce, amaro e femminista. A firmarlo è la mangaka Kyoko Okazaki che racconta la bizzarra vita di Yumi in Pink, un manga josei autoconclusivo che ha per protagonista una modesta impiegata di nome Yumi.

Amante dei vestiti femminili e del colore rosa, Yumi di giorno ha una vita incolore da office lady (impiegata femminile di basso rango), ma di notte si prostituisce per denaro. A guidarla è la smania di avere i soldi per comprare ciò che piace, in una vita bizzarra anche tra le quattro mura di casa, dove abita il suo amatissimo piccolo coccodrillo domestico. Dolce e pungente, Pink dimostra il talento poliedrico dell'autrice Helter Skelter, capace di imbrigliare le sue matite e chine per adattarle alle sue protagoniste sempre bizzarre e sorprendenti.