Dieci letture consigliate per chi ama il mondo enogastronomico e cerca libri in cui il cibo e il vino siano protagonisti.
Ormai in TV impazzano programmi di cucina. Talent show di pasticceria, sfide tra cuochi professionisti, ricette per donne che hanno poco tempo… c’è di tutto.
Ma il cibo, il suo profumo, i suoi colori, possono essere raccontati con sapienza anche attraverso le pagine di un libro. E persino la ricchezza di un buon vino, il suo profumo possono diventare pretesto per raccontare una storia.
Ecco 10 libri che parlano di cibo e vino per chi è stanco di vederli in TV e vuole sentirseli raccontare attraverso parole ben scelte.
Estasi culinarie
Un coro di voci dipinge il ritratto di monsieur Arthens, critico gastronomico celebrato in tutto il mondo, oggi in punto di morte. Come ultimo desiderio, l’uomo, che con le sue recensioni ha stroncato carriere o decretato il successo dei migliori chef del mondo, vorrebbe ritrovare un sapore arcaico, una volta gustato e ormai perduto. Di piatto in piatto, di persona in persona, conosciamo un uomo che suscita negli altri solo sentimenti estremi, non c’è spazio per le mezze misure: o lo si ama, o lo si odia. Un po’ come il più particolare degli ingredienti.
Con il romanzo di Muriel Barbery entriamo per la prima volta nel palazzo di rue de Grenelle, reso celebre dal successivo romanzo L’eleganza del riccio.
Un’ottima annata
Diciamocelo: non è certo un libro dal finale inaspettato.
Appena facciamo la conoscenza di Max, stacanovista cinico e dedito solo al suo lavoro nella finanza, e scopriamo che lo zio gli ha lasciato in eredità la tenuta in Francia dove trascorreva le sue estati di bambino, capiamo come andrà a finire.
Ma lungo questa storia un po’ scontata troviamo tutto il piacere del sole della Provenza, la bellezza delle sue strade in mezzo alle vigne e la poesia dei suoi casali di pietra.
E, ovviamente, il gusto di aprire una bella bottiglia di vino immersi in questo panorama.
Il ristorante dell'amore ritrovato
Il cibo cura, sia che venga mangiato sia che lo si prepari. È ciò che scopre presto Ringo, la protagonista di questo libro. Tornata a casa una sera, scopre che il fidanzato è sparito, insieme a tutte le sue cose.
Sola, in una Tokyo ormai inospitale, Ringo torna sui suoi passi, ripercorrendo a ritroso la strada che l’aveva portata in città dal suo paese natale. Un viaggio che la riporta indietro, in un luogo che non vede da molti anni.
Qui, dopo aver maturato il proprio dolore, ha anche l’idea per riemergere dalle proprie ombre: aprire un ristorante con due soli coperti. Una sola coppia al giorno, per cui pensare un menu ad hoc, da coccolare e curare attraverso le pietanze cucinate.
Amore, cucina e curry
La sensualità morbida di una salsa al burro si incontra e scontra con il colorato e pungente mondo delle spezie.
Una famiglia indiana scappa dalla sua terra e arriva in Europa, viaggia fino a quando il fato o il caso non gli indica un luogo dove rinascere. Un casale da convertire a ristorante. Peccato che sia esattamente di fronte allo stellato Le Saule Pleureur.
Hassan, uno dei figli della famiglia indiata, ha un grande talento, ma è combattuto tra la fedeltà alle proprie origini e il fascino che il ristorante elegante di Madame Mallory e i suoi piatti esercitano su di lui.
Dolce come il cioccolato
Una ricetta apre ogni capitolo di questa storia d’amore in cui il cibo è coprotagonista.
Passione e sensualità creano una storia in cui ogni boccone nasconde una storia, ogni piatto è un modo che Pedro e Tita, i due protagonisti, usano per dichiararsi il proprio amore. Che purtroppo non può vivere a causa di una tradizione di famiglia secondo cui Tita non si può sposare.
Un libro romantico, divertente, accattivante e fortemente pervaso dal piacere del cibo.
Mangia, prega, ama
Ok, diciamocelo: noi italiani siamo dipinti come la cartolina che ogni americano ha in mente quando arriva qui. Sembra che non facciamo altro che friggere, soffriggere, bollire, cuocere. E poi mangiare. Seduti a tavola per ore.
E sebbene sappiamo che non è esattamente così, è anche vero che leggere queste pagine comunica il piacere del cibo e della buona tavola.
Il signore delle vigne
Può un vino catalano eguagliarne uno francese? È la sfida che anima Josep, tornato da poco in Catalogna dopo la morte del padre e dopo anni passati a lavorare in un’azienda agricola.
Ad aspettarlo trova un fratello pronto a disfarsi della vigna di famiglia, un amore perduto e tanti segreti.
Una storia familiare che si intreccia con la passione e il desiderio di un uomo che, nel lavoro in vigna, ha trovato il proprio scopo.
Vino, patate e mele rosse
Uno scrittore che non riesce più a scrivere e il ricordo di un’infanzia passata insieme a un uomo e alle storie dei suoi viaggi. È questo che ha in mano Jay quando lascia Londra per tornare al paesino francese in cui passò le estati che ancora oggi ricorda.
Qui trova tutto cambiato. Ma una cassa di bottiglie di vino del suo vecchio amico è sopravvissuta e Jay la porta a casa: si tratta di vino alla frutta. Un prodotto così unico da essere… quasi magico.
Pomodori, verdi, fritti
Non si può non aver letto questo libro (e nemmeno non aver mai visto il film!).
Una storia in cui il cibo è rinascita, condivisione, superamento delle barriere.
Ambientato in Alabama, questo libro racconta la storia di Ruth e Idge, due donne che con la loro forza e la loro perseveranza, hanno dato vita a un caffè dove chiunque poteva trovare forza e accoglienza.
E non può mancare, nel libro, la ricetta dei pomodori verdi fritti!
L’inconfondibile Tristezza Della Torta Al Limone
Rose ha un dono: quando assaggia un piatto, non sente solo il gusto degli ingredienti, ma anche le emozioni di chi ha cucinato.
Un potere in grado di svelare che dietro i dolci della pasticceria si nasconde in realtà molta rabbia, ma che può anche rivelare che la mamma, all’apparenza allegra, porta dentro di sé angoscia e senso di colpa.
E così, da un banale boccone, Rose capisce che la sua famiglia ha segreti da nascondere di cui lei non aveva mai sospettato niente.
E voi, quale libro sul cibo e sul vino preferite?
Quali sono le pagine in grado di farvi venire l’acquolina in bocca?