Nubila: in libreria un romanzo di (non sola) fantascienza

di Emanuela Brumana

Nubila è il romanzo dello scrittore e critico italiano che ci ricorda quanto la fantascienza non sia più - se mai lo è stata - un genere poco digeribile dal pubblico femminile.

Amanti della fantascienza (e non solo!) a rapporto! Dico “E non solo” perché, se è vero che il libro di cui vi sto per parlare racconta una storia ambientata su un’altra galassia, è anche vero che la vicenda proposta regala ottimi spunti per gli amanti delle riflessioni sui massimi sistemi, il tutto ben confezionato grazie a una narrazione scorrevole.

Il libro di cui sto parlando è Nubila, uscito nel 2019 per Prospero Editore e firmato dallo scrittore, critico e giornalistaAlberto Grandi. Dalla prima pagina, il lettore viene catapultato in questa complessa galassia, dove gli oltre cinquanta pianeti sono organizzati intorno a una stella centrale. Proprio qui si è trasferita la razza umana, fuggita dalla terra, ormai collassata. Ma, come spesso già nella nostra storia è accaduto, i “conquistatori” si sono stabiliti in quello che era un luogo già abitato, riducendo gli autoctoni in schiavitù.

In questo caso, chi abitava la stella erano un popolo chiamato “mutante”, caratterizzato da una radicata credenza nella magia cosmica. A questo sentimento ancestrale si contrappone la tecnica importata dagli uomini nella galassia. È il più classico degli scontri: tecnica e fede, artefatto e natura. Chi vincerà?

Fulcro della vicenda è Nero, un killer mutante che riesce però a farsi passare per umano. Durante una missione cruciale per la salvezza dell’universo, viene coinvolto in una serie di vicissitudini che rivelano un disegno molto più grande di lui e della sua missione. In questa avventura, però, Nero non è solo: gli si affianca presto una seducente figura femminile di nome Lora. Si tratta di una schiava transgenica progettata per essere sempre attraente. I due iniziano un’odissea lunga duecento pagine, alla ricerca di un modo per salvare la galassia.

Al di là della vicenda e del tratto spiccatamente fantascientifico (il fatto che ci sia un “impero” da combattere fa leva sull’immaginario spaziale di molti), ciò che colpisce è che Nubila è anche moltoterreno e concreto. Non solo per la riflessione sulla dicotomia scienza-natura, ma anche perché introduce e affronta il tema della diversità.

Da leggere, ricordando a quei pochi che ancora lo pensano, che la fantascienza è un genere ampiamente apprezzato - e apprezzabile - anche dal pubblico femminile.