Recensione del romanzo Il karma in un paio di scarpe

di Emanuela Brumana

La storia di Antonio, la cui vita è cambiata solo perché un giorno ha indossato un paio di scarpe sbagliato.

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Così come si capisce subito leggendo le prime pagine del libro Il karma in un paio di scarpediOrietta Cicchinelli, non è solo sentendo un particolare profumo che la mente viene investita di ricordi, con buona pace di Proust. Può sembrare superficiale, ma in realtà capita che la nostra memoria si risvegli anche contemplando un vecchio abito che abbiamo indossato in momenti particolari della nostra vita. E da questo, da un semplice pensiero sulle scarpe, prende il via la vicenda di Antonio detto La volpe, che per colpa di un paio di scarpe ha visto cambiare completamente il corso della sua vita.

La trama di Il karma in un paio di scarpe

Entriamo nella storia di Antonio seguendo il filo di un suo pensiero: partendo da un articolo di giornale, l’uomo si ritrova a pensare a quel maledetto paio di scarpe che ha cambiato inesorabilmente il corso della sua vita. Perché da piccolo fu mandato a scuola con indosso un paio di scarpe del padre, decisamente fuori misura per lui, e venne preso in giro dal resto della classe, persino dall’insegnante.

L’episodio scatenò in Antonio un feroce sentimento d’ira e, colpito nell’orgoglio, non lesinò calci e pugni, colpendo anche la maestra. Da questo evento, tutta la sua vita cambiò: iniziarono a corteggiarlo i boss locali, prima piccoli malavitosi poi personaggi sempre più importanti, finché il suo nome non divenne noto negli ambienti della camorra e più in generale in quella della criminalità organizzata.

Il narratore, pur non essendo lo stesso Antonio, ci riporta con il linguaggio e le espressioni a quel mondo di malaffare che ha intaccato e intacca ancora il nostro Paese, e ci racconta gli anni di latitanza del giovane, il suo codice d’onore, le amicizie e la prigionia. A mano a mano che Antonio cresce e aumenta la sua fama, i nomi che incontra ci diventano sempre più tristemente familiari: la Banda della Magliana, Francis Turatello, Angelo Izzo.

Una vita passata tra rapine e guerre combattute per strada che hanno lasciato nella memoria di Antonio tracce difficili da cancellare, nonostante il pentimento, come lui stesso ammette. E tutto, per un paio di scarpe.

La recensione di Il karma in un paio di scarpe

Il Karma in un paio di scarpe è un libro che, nonostante tocchi argomenti difficili e racconti anni bui, si legge piacevolmente. Questo grazie al fatto che l’intero corso della nostra storia recente è filtrato attraverso la vita e i pensieri di Antonio, un personaggio sicuramente negativo date le azioni da lui compiute ma così onesto, diretto e spavaldo da permetterci di seguirlo attraverso la sua vita e conquistando alla fine anche il nostro inconfessabile affetto.

Nonostante quella della Cicchinelli, giornalista di Metro al suo terzo libro, si tratti di una lettura piacevole, questo non significa che non susciti in noi diverse riflessioni. È stato davvero solo colpa di quel paio di scarpe troppo grandi se Antonio è entrato nel giro della malavita? Oppure, in uno dei tanti episodi da lui raccontati in apertura del romanzo, avrebbe potuto agir diversamente e cambiare così nuovamente il corso della sua vita?

Il karma in un paio di scarpe ha il pregio di celare questi grossi interrogativi, che toccano il personaggio e anche tutti noi, in una narrazione brillante e dietro la voce di un narratore credibile grazie al tono di voce in linea con l’ambiente e i personaggi. La malavita si respira quindi in ogni pagina, è sempre presente nel racconto e nei ricordi, dimostrazione di come anche il gergo di chi si avvicina alla criminalità organizzata venga via via plasmato e ricorra a parole chiave ben riconoscibili.

Nonostante nel prologo la stessa autrice specifichi che non si tratta di unlibro inchiesta, l’unica cosa in più che avrei voluto nel libro è un maggior approfondimento dei fatti di cronaca e dei personaggi incontrati da Antonio. Alcuni, come la strage compiuta da Izzo sono ben narrati e proprio perché la sua penna racconta molto bene la nostra storia, mi sarebbe piaciuto leggere il suo racconto delle vite degli altri malavitosi incontrati da Antonio.

Salvo questo appunto, penso che Il karma in un paio di scarpe sia un libro adatto ad adulti e ragazzi, perché riesce a focalizzare la riflessione sul difficile tema della libertà di scelta senza mai nominarla direttamente.