Giacomo Leopardi è tra gli autori più importanti e geniali della nostra letteratura. Per celebrare le sue opere e la sua eterna grandezza, abbiamo raccolto nell'articolo le sue migliori citazioni.
Giacomo Leopardi è uno dei pilastri della nostra letteratura, un vero genio che ha incantato e incanta tutt’ora chiunque s’immerga nella lettura delle sue opere. Nato a Recanati nel 1798 da una famiglia nobile in decadenza, dimostra fin dalla tenera età una grande predilezione per lo studio. Ha una mente brillante e così eccezionale da spingere il padre a presentarlo con orgoglio nei salotti cittadini.
Accanto a questa genialità, però, vi è un profondo disagio esistenziale, un malessere suscitato dal pessimo rapporto con la madre, una donna fredda e religiosa all’estremo, e dalla sua condizione fisica. Tale situazione lo porta a rinchiudersi in biblioteca. Qui trascorre i famosi sette anni di studio matto e disperatissimo, durante i quali impara alla perfezione il latino, il greco, il francese e l’ebraico.
Nonostante la sua salute precaria, intraprende svariati viaggi, tra i quali quello a Roma che lo lascia sconfortato e a Firenze, dove s’innamora senza speranza di essere ricambiato di Fanny Targioni Tozzetti. Da questa grande delusione nasce il Ciclo di Aspasia.
Nel corso della sua esistenza, Leopardi ha elaborato la sua personale visione della vita, basata prima sul concetto del pessimismo storico e poi su quello del pessimismo cosmico, che lo accompagnerà fino alla morte sopraggiunta a Napoli nel 1837.
La prima fase del suo pensiero si basa sulla convinzione che l’uomo, allontanato dalla natura, abbia perso tutte le sue illusioni, quelle che erano necessarie ad affrontare la vita. Tale armonia può ritrovarla solo nella poesia. In seguito la riflessione muta e quella stessa natura diventa matrigna, una crudele potenza che sottopone gli uomini a terribili sofferenze. Agognare la felicità è inutile in quanto non è possibile raggiungerla.
Le 20 frasi celebri di Giacomo Leopardi
Nonostante Leopardi sia considerato il pessimista per eccellenza, ha sempre amato la vita e l’umanità e ha fatto della sua deformità fisica uno strumento di conoscenza. È quella sua condizione a spingerlo verso uno studio attento, nel quale ha voluto approfondire le cose, raggiungere il loro cuore. Per ricordare la sua genialità, abbiamo raccolto nell’articolo le 20 frasi di Leopardi più famose e significative.
GIACOMO LEOPARDIIl silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni, dell'amore (anche nei momenti dolci) dell'ira, della meraviglia, del timore.
GIACOMO LEOPARDIL'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
GIACOMO LEOPARDILe persone non sono ridicole se non quando non vogliono parere o essere ciò che non sono.
GIACOMO LEOPARDILa stima è come un fiore, che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna.
GIACOMO LEOPARDII migliori momenti dell'amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale.
GIACOMO LEOPARDIQuando miro in ciel arder le stelle; dico fra me pensando: a che tante facelle? ... ed io che sono?
GIACOMO LEOPARDIIl forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze... Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito.
GIACOMO LEOPARDINulla è più raro al mondo, che una persona abitualmente sopportabile.
GIACOMO LEOPARDINessuna qualità umana è più intollerabile nella vita ordinaria, né in fatti tollerata meno, che l’intolleranza.
GIACOMO LEOPARDINessun maggior segno d’essere poco filosofo e poco savio, che volere savia e filosofica tutta la vita.
GIACOMO LEOPARDISempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
GIACOMO LEOPARDID'in su la vetta della torre antica, passero solitario, alla campagna cantando vai finché non more il giorno; ed erra l'armonia per questa valle.
GIACOMO LEOPARDILa morte non è male: perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.