Il sale della terra, il libro sull'immigrazione che fa discutere gli Stati Uniti
Il sale della terra (American Dirt) è il romanzo dell'autrice Jeanine Cummins che sta dividendo gli Stati Uniti. Il tema centrale è quello dell'immigrazione. Ecco tutta la vicenda.
Negli Stati Uniti sta facendo molto discutere l'uscita di un libro intitolato Il sale delle terra (titolo originale American Dirt), dedicato ad un argomento delicato e importante come quello dell'immigrazione.
Le critiche nei confronti del libro sono state tali da costringere Bob Miller, presidente della casa editrice Flatiron Books, a cancellare il tour di presentazioni negli States dell'autrice Jeanine Cummins. Ciò perché la stessa Cummins e le librerie che erano pronte ad ospitarla hanno ricevuto minacce di violenza fisica.
Queste le parole dell'editore Miller:
Jeanine Cummins ha trascorso cinque anni della sua vita a scrivere questo libro con l'intento di puntare i riflettori sulle tragedie che affrontano gli immigrati. Siamo rattristati dal fatto che un'opera di narrativa dalle buone intenzioni abbia portato ad un tale rancore al vetriolo.
Il romanzo, uscito negli Stati Uniti il 23 gennaio 2020, ha però inizialmente conquistato i lettori. Basti pensare che, a soli cinque giorni dall'uscita, Il sale della terra aveva già venduto oltre 50mila copie.
Il romanzo della Cummins racconta la storia della proprietaria di una libreria messicana di nome Lydia, e di suo figlio di 8 anni, che cerca di sfuggire a un signore della droga che scrive poesie. Il romanzo si apre con i suoi uomini che uccidono 16 membri della famiglia di Lydia durante una quinceañera (festa di 15 anni molto importante in America Latina), e ora vogliono finire il lavoro. Con gli spari ancora nelle orecchie, Lydia e il bambino riescono a fuggire. Salendo al volo su autobus, saltando su treni in movimento, Lydia e suo figlio si trascinano attraverso deserti mortali, mantenendo ben salda la speranza di raggiungere la terra promessa: l'America.
Oltre all'autrice sono stati criticati anche la stessa Flatiron Books e il sistema editoriale americano in genere, con la casa editrice accusata di aver sborsato più di un milione di dollari come anticipo all'autrice, regalando alla Cummins un prestigio solitamente mai concesso ad autori centro-americani. Almeno secondo quanto riferito dai critici.
Eppure Flatiron Books ha puntato molto su questo romanzo, facendo sapere che non si tratterebbe di un ennesimo thriller, ma del romanzo decisivo dell'esperienza degli immigrati: "una storia emotiva abbastanza potente da galvanizzare la simpatia di una nazione".
C'è anche una certa pressione sulla nota presentatrice televisiva Oprah Winfrey, che aveva annunciato una puntata del suo nuovo programma su Apple TV+ dedicata al romanzo, affinché riveda la sua scelta. Tale pressione si è concretizzata in una lettera firmata da oltre 120 autori, inclusi i tre creatori del movimento #DignidadLiteraria, che sostengono come Il sale della terra non sia stato immaginato né bene né responsabilmente, né tantomeno sia frutto di uno studio accurato. Secondo molti, leggere American Dirt, o persino tollerare che altri lo leggano, significa rischiare di essere considerati come partecipanti al suo effetto "dannoso".
Di contro la Cummins, ospite in una libreria di Gaithersburg, nel Maryland, per una presentazione già prefissata, ha dichiarato di non aver letto le critiche negative al suo romanzo, ma di essere consapevole delle lamentele che ha suscitato. L'autrice, commossa, ha rivelato che suo padre è morto mentre lavorava al romanzo e che il rapporto tra i suoi protagonisti riflette l'amore tra lei e suo padre. Ha continuato spiegando che il trauma descritto nel romanzo è stato ispirato dal dolore che suo fratello ha sofferto durante un orribile crimine a St. Louis che lo ha quasi ucciso, mentre due suoi cugini sono stati violentati e assassinati.
Nel respingere le maldicenze sul suo romanzo, l'autrice ha rivelato:
Ho fatto cinque anni di ricerca. Sono andata al confine. Sono andata in Messico. Ho viaggiato attraverso i confini. Ho visitato la Casa del Migrante in Messico. Ho visitato gli orfanotrofi. Mi sono offerta volontaria in un desayunador, una specie di mensa per i migranti. Ho incontrato persone che hanno dedicato le loro vite in prima linea al lavoro di protezione delle persone vulnerabili... E nonostante ora stia attraversando questo momento folle che non avevo mai previsto e che mi fa sentire nel centro dell'uragano, so per certo che questo libro sta smuovendo le persone.
Ad ogni modo, l'editore ha rivolto delle scuse per alcune contestazioni al romanzo che sono state lanciate online:
Non avremmo mai dovuto sostenere che potesse essere un romanzo a definire l'esperienza dei migranti; non avremmo dovuto dire che il marito di Jeanine era un immigrato senza documenti senza specificare che proveniva dall'Irlanda.
Staremo a vedere se il vento della polemica si placherà nel corso delle settimane e se Il sale della terra riscuoterà un certo successo (e clamore) anche in Italia.