Frasi canzoni italiane: le più belle e famose di sempre da ricordare

Lo sai che la Tachiprina 500 se ne prendi due diventa mille. Si vede che hai provato qualcosina, parlano, parlano le tue pupille e adesso che mi prendi per la mano vacci piano che se mi stringi così io sento il cuore a mille. Sento il cuore a mille.

C'eri tu, c'eri tu, c'eri tu In mezzo a questo inverno a dirmi, "Meglio un minuto Ma felice che triste in eterno" Però per ora, per caso o sfortuna adesso ho troppa paura. Sei sempre stato più forte tu, mi chiedo come potrei esserlo io di più?

Vorrei che il funerale fosse sold out mentre in chiesa risuona forte ancora questa canzone. Ti lascio il mio inno in un silenzio profondo per quando non ti viene sonno In una notte leggera. Ti lascio il mio inno dentro il mare profondo per quando corri in macchina alle due di notte.

Meravigliosa creatura sei sola al mondo. Meravigliosa paura di averti accanto, occhi di sole mi bruciano in mezzo al cuore. Amo la vita meravigliosa.

Generale dietro la collina, ci sta la notte cruccia e assassina e in mezzo al prato c'è una contadina curva sul tramonto sembra una bambina di cinquant'anni e di cinque figli venuti al mondo come conigli partiti al mondo come soldati e non ancora tornati.

Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti ma alberi. Alberi infiniti. Quando sei qui vicino a me questo soffitto viola no, non esiste più.

E mentre il mondo cade a pezzi io compongo nuovi spazi e desideri che appartengono anche a te che da sempre sei per me l'essenziale. Non accetterò un altro errore di valutazione. L'amore è in grado di celarsi dietro amabili parole.

Come si cambia per non morire, come si cambia per amore. Come si cambia per non soffrire, come si cambia per ricominciare.

Noi, occhi di laguna, noi ladri di fortuna, noi cavalieri erranti della luna. Noi una bufera di capelli in aria a far castelli, noi che abbiamo urlato al vento per cantare, noi gli anni più belli, noi in una fuga da ribelli. Un pugno di granelli noi che abbiamo preso strade per cercare in noi gli anni più belli.

Gianna, Gianna, Gianna sosteneva, tesi e illusioni Gianna, Gianna, Gianna prometteva, pareti e fiumi Gianna, Gianna aveva un coccodrillo e un dottore. Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l'amore. Ma la notte la festa è finita, evviva la vita. La gente si sveste, comincia un mondo, un mondo diverso, ma fatto di sesso, chi vivrà vedrà.

Sono l'elefante e mi nascondo, ma non c'è rifugio così profondo. Io non so scappare, che pena mostrarmi così al tuo sguardo che amo e che ride di me.

Ma come sei bella Maria mentre ti spogli butti via un po' di malinconia. Ma come sei bella Maria, se ti guardo con gli occhi di un uomo sento forte la gelosia.

Tu vuoi una rosa che non abbia spine ma non è questa la normalità. Ci si innamora di un'imperfezione. Io resto qua.

Servirebbe avere occhi profondi, grandi come due pozzi neri per buttarci dentro quello che vedi e pure l'amore che non cedi. Servirebbe avere gli occhi profondi per imprigionare la tua assenza, non lasciarla mai venire fuori perché non diventi dipendenza.

Raccontami Le storie che ami inventare, spaventami. Raccontami le nuove esaltanti vittorie. Conquistami, inventami dammi un'altra identità. Stordiscimi, disarmami e infine colpisci. Abbracciami ed ubriacami di ironia e sensualità.

Ma quanto tempo e ancora, ti fai sentire dentro Quanto tempo e ancora, rimbalzi tra i miei sensi. Quanto tempo e ancora, ti metti proprio al centro. Quanto tempo e ancora, mi viene da star male e sento che se te ne vai adesso, io potrei morire. Che se te ne vai adesso, ancora tu l'amore.

Ho una cicatrice sul cuore con sopra il tuo nome.

Né vincitori né vinti, si esce sconfitti a metà. La vita può allontanarci, l’amore continuerà.

Mille nuovi amori cercherò, per non amarti più… ma mai nessuno al mondo sarai Tu!

Io ti regalerò ogni singolo risveglio la mattina, e poi lascerò i capelli scivolarmi fra le dita.