Yona – La principessa scarlatta, i temi del manga di Mizuho Kusanagi

di Giulia Greco

Yona – La principessa scarlatta è un manga shojo fantasy scritto e disegnato dalla maestra Mizuho Kusanagi ed edito in Italia da Star Comics.

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Quando parliamo di manga shojo, la nostra mente immediatamente vaga tra titoli come Il giocattolo dei Bambini, Marmalade Boy o Arrivare a te. Eppure, in un panorama fumettistico in cui shojo è spesso sinonimo di storie ad ambientazione scolastica, Yona – La principessa scarlatta, nato dalla commistione di generi diversi, costituisce uno strappo alla regola.

Akatsuki no Yona, questo il titolo originale della storia scritta e disegnata dalla maestra Mizuho Kusanagi, è uno shojo fantasy che ci trasporta in un'epoca leggendaria, fatta di intrighi di corte, tradimenti, terre lontane, miti e leggende che si intrecciano alla realtà.

Il viaggio come metafora della crescita

Yona, principessa del Regno di Koka e unica figlia del re Il, è una ragazza dai lunghi capelli fulvi, ingenua, cresciuta nell'agio di un grande castello, circondata da beni di lusso e comfort di ogni genere tra le cure di un padre premuroso che non le ha mai negato nulla (eccetto l'uso delle armi) e le attenzioni del generale Hak, suo scudo giurato.

Ignara del mondo al di fuori del palazzo, capricciosa e naïve, la fanciulla dovrà presto scontrarsi con una dura realtà.

Quando, nel giorno del suo sedicesimo compleanno, l'amato padre viene brutalmente assassinato dal cugino Suwon, di cui Yona è perdutamente innamorata, la ragazza è costretta a scappare e intraprendere un viaggio alla scoperta di sé stessa e del popolo che forse, un giorno, governerà.

Decisa, determinata e ostinata, Yona impara pian piano a essere indipendente e a camminare sulle proprie gambe. Il suo è un cammino tortuoso, la sua una storia di presa di coscienza delle proprie capacità e dei limiti che può e deve superare.

La principessa YonaMizuho Kusanagi/Hakusensha

Dopo l'assassinio del padre, disperata, tradita dall'uomo che amava o credeva di amare, Yona comprende di doversi far forza e reagire. Col fedele Hak sempre al suo fianco, Yona può compiere il passo decisivo che la trasformerà da ragazzina a donna capace di prendere tra le sue mani le redini del proprio destino: ora Yona desidera imparare a difendersi per proteggere le persone che ama, essere indipendente e non essere sempre costretta a contare su Hak, che vorrebbe presto liberare dal suo giuramento. Da principessa viziata, Yona si trasforma in una leader carismatica, altruista e coraggiosa, non più una damigella in pericolo, che attende di essere tratta in salvo, ma una combattente che si scaglia contro i propri nemici per salvare le vite dei più deboli.

Solo in questo modo la ragazza diviene finalmente consapevole del proprio ruolo all'interno del regno di Koka.

Cosa serve per essere un buon sovrano? La risposta arriverà solamente nel corso del viaggio.

Un regno diviso

Guerra e tensioni politiche fanno da sfondo alla crescita di Yona. La nostra principessa in fuga, messa faccia a faccia con la cruda realtà di un regno in cui a dilagare sono miseria e povertà, si rende conto con orrore che il caro padre non è mai stato un buon re. Yona è costretta a domandarsi se Suwon non abbia avuto ragione nell'affermare che la natura estremamente pacifica del vecchio sovrano sia stata la rovina di Koka.

Nel suo viaggio attraverso le tribù del regno, Yona, che sente sulle spalle il peso degli errori commessi dal genitore, cerca come può di rimediare. Osserva e conosce il suo popolo da un punto di vista che le è del tutto nuovo e che le offre una prospettiva diversa rispetto a quella limitante che il suo ruolo di prestigio al castello di Hiryuu le proponeva.

Diventata una fuggitiva, una sorta di fuorilegge à la Robin Hood che tenta di porre fine ad angherie e soprusi, Yona non guarda più i suoi sudditi da una posizione privilegiata, ma si confonde tra essi, entrando in contatto per la prima volta coi loro bisogni e le loro esigenze.

Ma per cambiare lo stato delle cose e far rifiorire il reame, ha bisogno di alleati potenti e proprio per questo parte alla ricerca dei quattro leggendari guerrieri dei Draghi.

La leggenda del Drago Rosso e dei quattro guerrieri dei Draghi

La terra su cui sono cadute le tenebre risorgerà di nuovo attraverso il sangue dei Draghi. Quando i quattro Draghi si riuniranno, rispettando l’antica alleanza, la spada e lo scudo che proteggono il re si risveglieranno e infine il Drago Rosso dell’alba farà ritorno.

La profezia che annuncia la seconda venuta del Drago Rosso fa presto la sua comparsa nell'opera di Kusanagi. Nel secondo volume della serie, veniamo infatti a conoscenza del mito della fondazione della nazione: il Dio-Drago Rosso, un essere celeste, scese sulla Terra e assunse sembianze umane. Fu il primo monarca di Koka, ma ben presto entrò in conflitto con gli altri umani, assetati di potere. Il regno piombò nel caos e il re Rosso venne preso prigioniero. Sul punto di essere ucciso, fu salvato da quattro draghi provenienti dal mondo celeste e desiderosi di vendicarsi degli umani. Il Dio-Drago Rosso chiese loro di mettere da parte i sentimenti di vendetta. I Quattri Draghi acconsentirono alla richiesta, ma per non vollero lasciare il loro re senza protezione in tempo di guerra. Così, per vegliare su di lui, donarono il loro sangue ad alcuni umani, conferendo loro grandi poteri. Nacquero in questo modo i quattro guerrieri che difesero il re Drago Rosso e sedarono i disordini e le rivolte nel regno.

Debilitato dalle lotte, il Drago Rosso si addormentò nella morte e i guerrieri furono liberi dai loro obblighi. A guerra conclusa, si dispersero in luoghi diversi e il regno di Koka cambiò assetto, dividendosi in cinque tribù: quella del Cielo, quella del Fuoco, quella del Vento, quella dell'Acqua e quella della Terra.

Quando Yona scopre che i guerrieri dei Quattro Draghi esistono e non sono solo una leggenda, parte alla loro ricerca per poter salvare il regno grazie al loro aiuto, e noi non possiamo che domandarci: quando i quattro saranno riuniti, il Drago Rosso si risveglierà e farà di Yona il suo tramite?

L'amore e la vendetta

Nonostante siano gli elementi del fantasy e dell'avventura a farla da padrone, Akatsuki no Yona resta uno shojo manga, il cui target di riferimento è formato da un pubblico di adolescenti. Per questa ragione, nel dispiegarsi della trama, non può mancare l'elemento romance.

Fin dal primo momento, il lettore viene messo al corrente dei sentimenti che la protagonista nutre nei confronti del cugino Suwon, e allo stesso tempo scopre che Son Hak è innamorato della principessa che ha giurato di proteggere. Con una premessa di questo tipo è immediato pensare di trovarsi di fronte al più classico dei triangoli amorosi, ma le cose non stanno esattamente così.

Il filo rosso che collega i destini di Yona, Suwon e Hak non è imbevuto di solo amore e passione. Quando Suwon si rende colpevole dell'assassinio di re Il, l'amore, l'amicizia e il rispetto che i tre nutrono l'uno per l'altro si intrecciano al rancore e alla sete di vendetta.

Da una parte c'è Yona che, inizialmente ignara dei sentimenti di Hak, è divisa tra ciò che prova per il cugino e il desiderio di fargliela pagare.

Dall'altra c'è Suwon, il personaggio più enigmatico del racconto, quello che non ha mai dimostrato di nutrire per Yona lo stesso affetto che lei provava nei suoi confronti, quello che guardava ad Hak come alla persona da raggiungere.

Nonostante ti stia così vicino, ho la sensazione di non riuscire nemmeno a sfiorarti. Vorrei essere uguale a te in tutto... tu sei il mio obiettivo.

Suwon, Yona e HakMizuho Kusanagi/Hakusensha

Cosa lo spinge a compiere determinate azioni? Cosa prova per Yona e quali sono i suoi sentimenti verso Hak? Sta facendo la cosa giusta? Sono tutte domande che ci spingono a voler sapere di più di questa misteriosa e intrigante figura.

Infine, c'è Hak, quello che probabilmente soffre più di ogni altro per il tradimento dell'amico che considerava come un fratello, quello che per la felicità di Suwon e della principessa aveva accettato di farsi da parte, consapevole di quale fosse il suo posto a palazzo.

Nel corso del viaggio e del suo percorso di maturazione, Yona si rende però conto di essere affascinata dal forte, generoso e premuroso Hak, l'amico d'infanzia per cui prova qualcosa di più di una semplice infatuazione. E improvvisamente per Hak essere ricambiato dalla ragazza che ha permesso a sé stesso di amare solo da lontano non è più un miraggio. Ora che il manga volge alla sua conclusione, sembra che tra i due possa davvero nascere qualcosa.

I protagonisti della storia, Yona e HakMizuho Kusanagi/Hakusensha

Edito in Italia da Star Comics e giunto in Giappone al volume 32, Yona – La principessa scarlatta è proiettato verso un epico finale. Secondo una recente intervista alla mangaka, la sua opera sarebbe completa al 70%. Ciò significa che la storia dovrebbe concludersi tra una decina di volumi circa.

Siete pronti a scoprire come terminerà la storia della principessa Yona?