20 libri horror da leggere almeno una volta nella vita, da Psyco a It

di Chiara Poli

Una selezione di 20 titoli imperdibili per gli appassionati di libri horror: romanzi e racconti da leggere almeno una volta nella vita, dai classici ai titoli meno noti, da Henry James a Stephen King e Richard Matheson.

Indice

Leggo libri horror fin da ragazzina. Alcuni ho dovuto leggerli esclusivamente di giorno, perché la sera erano troppo spaventosi. Molti anni dopo, non ho perso l’abitudine: sono sempre a caccia di storie dell’orrore degne di essere lette.

E secondo me, questi 20 titoli dovrebbero assolutamente far parte del bagaglio di letture degli appassionati del genere.

Sono opere molto diverse fra loro per tematiche, stile ed epoca, ma hanno tutte qualcosa in comune: sono spaventose, intelligenti, piene di suspense e di intelligenti riflessioni sulla paura e la natura (dis)umana.

Io sono leggenda di Richard Matheson

Lo inserisco al primo posto della lista perché, pur non essendo stata stilata in ordine d’importanza, non poteva che partire da qui. Il capolavoro di Matheson sulla solitudine, la convivenza con la paura, l’istinto di sopravvivenza che ti costringe ad andare avanti anche quando non c’è più nulla per cui vivere…

L’ultimo uomo rimasto sulla Terra, almeno per quanto ne sa lui, è il nostro contatto con l’orrore di una realtà post-apocalittica in cui tutti si sono trasformati in mostro assetati di sangue. Tutti… Tranne lui. L’unico legame con un mondo che non esiste più, con una società che si è sbriciolata in un istante mostrandoci quanto fragile, superficiale e ridondante fosse diventata.

Un racconto spaventoso e angosciante, ma al tempo stesso anche capace di far sperare. Sì, sperare. Voler credere che almeno l’ultimo rimasto abbia imparato qualcosa.

Da leggere almeno una volta nella vita. Meglio due…

L’ombra dello scorpione di Stephen King

Non è facile per chi è cresciuta a pane e Re stilare un elenco di libri horror assolutamente da leggere e limitare la presenza delle opere di Stephen King. Però ho scelto di farlo, riservandogli solo due spazi. Il primo è necessariamente questo: il migliore romanzo di King in assoluto.

Una storia spaventosa, coinvolgente - e non immagino nemmeno cosa possa rappresentare scoprirla per la prima volta in tempi di pandemia - che resta impressa per sempre nella memoria dei suoi lettori.

Quando un virus influenzale mette fine alla vita sulla Terra, i pochi superstiti cercano di capire dove andare. Qualcosa li attira verso Las Vegas, dove l’incarnazione stessa del male è rimasta fra noi, per distruggere quel poco di umano che ci è rimasto…

Un viaggio allucinante nella devastazione, con atmosfere post-apocalittiche che pochi altri hanno saputo non eguagliare ma almeno avvicinare, nonostante i moltissimi tentativi.

L’ombra dello scorpione va letto. Indiscutibilmente.

Dracula di Bram Stoker

Il Dracula di Stoker è profondamente diverso da molte delle figure cinematografiche che ne hanno tratto ispirazione. Perché il romanzo epistolare che l’ha fatto conoscere al mondo altro non era che una storia spaventosa in grado di trasformare la repressione della società vittoriana nell’espressione della sensualità del vampiro, delle pulsioni segrete e frustrate, del sangue che il nobile decaduto usa per riprendersi ciò che gli appartiene.

La dinastia di Dracula, che ha trovato nel sangue l’esilir della vita eterna, ha pagato un prezzo altissimo: il prezzo dell’anima, in cambio dell’immortalità.

Dalla Transilvania a Londra, dal Conte a Jonathan Harker e alla sua fidanzata Wilhelmina Murray, la storia che tutti abbiamo imparato a conoscere non può ignorare la sua versione originale.

Perché oggi, a oltre un secolo dalla sua pubblicazione, Dracula è un romanzo che gode dello stesso privilegio del suo protagonista: la vita eterna. Senza la maledizione della vita notturna e solitaria…

Le montagne della follia di H.P. Lovecraft

Chiunque sia appassionato di letteratura horror non può non conoscere Howard Phillips Lovecraft. Il grande scrittore statunitense che ha saputo spaziare fra horror, fantasy e fantascienza senza mai perdere la propria impronta originale.

Fra le sue molte opere degne di nota ho scelto questa perché racchiude le tematiche più care a Lovecraft: il viaggio, fisico e metaforico, nei meandri dell’orrore, della paura e di un passato che non smetterà mai di tormentarci; il confine sempre più labile fra naturale e soprannaturale, che non necessita di spiegazioni perché ha sempre fatto parte di una realtà celata ai nostri occhi ma ben presente; il baratro della follia sull’orlo del quale qualsiasi uomo, a confronto con il terrore, finisce per essere spinto.

Le montagne della follia racconta la storia di una spedizione al Polo Sud che si trasforma nella scoperta di creature antiche e mostruose conservate nei ghiacci. Ed è una storia che gli appassionati di horror non possono ignorare.

World War Z di Max Brooks

Ho letto quasi tutti i romanzi a tema zombie che siano mai stati scritti e questo, per me, rimane nella top 3 dei migliori.

Impostato come una raccolta di documenti - e-mail, lettere e testimonianze - sull’epidemia che in tutto il mondo trasforma gli esseri umani in morti viventi assetati di carne fresca, World War Z non ha nulla a che vedere con l’omonimo film con Brad Pitt che ne è stato tratto.

Il viaggio di Max Brooks attraverso un mondo che cerca di combattere l’infezione soprannaturale pronto a distruggerlo per sempre è un viaggio che segue le tappe a noi ormai ben note della ricerca scientifica, dal paziente zero agli immuni al virus, e che sfrutta un articolato ritratto dell’umanità con le sue molte culture locali per raccontarci cosa succede quando noi, creature razionali e pragmatiche, ci troviamo al cospetto dell’impossibile. E la storia è sempre la stessa: non ci crediamo, poi crediamo a una nostra versione della storia, che cerchiamo di diffondere rendendola vera, e infine cerchiamo di guadagnarci sopra. Vi ricorda qualcosa?

Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelly

Avevo già scelto di inserirlo nella lista dei libri classici da leggere nella vita, perché al di là del genere a cui è stato associato, questo capolavoro letterario resta una pietra miliare nella storia della letteratura.

Nato durante una sfida fra Mary Shelley, Percy Shelley e Lord Byron nello scrivere la storia più spaventosa, il mostro di Frankenstein è diventato emblema della solitudine, del rifiuto, di quella diversità che l’uomo ha prima causato consapevolmente e poi allontanato perché terrorizzato dal risultato dei suoi esperimenti.

Il mostro nato per volontà del dottor Frankenstein è una creatura mossa dal dolore, non dalla cieca ricerca di vendetta. Perché nemmeno nella vendetta, Mary Shelley ce lo dice chiaramente, potrà trovare soddisfazione: esiste perché l’uomo ha giocato a fare Dio, e non avrebbe mai dovuto farlo…

It di Stephen King

Insieme a L’ombra dello scorpione, è il romanzo che tutti gli appassionati di horror dovrebbero leggere. Perché non è solo un’imponente - si aggira sulle 1400 pagine - opera incentrata sulla guerra fra un gruppo di ragazzini e un mostro che uccide da molto tempo: è anche un capolavoro letterario a prescindere dal genere a cui appartiene.

Nessuno descrive i ragazzi, le loro amicizie, i loro legami famigliari, le loro paure e le loro ossessioni come Stephen King. In qualche modo, Bill e i Perdenti diventano un riferimento per ciascuno di noi. Sono personaggi universali, veri, talmente complessi e credibili da vivere di vita propria: sappiamo già come si comporteranno di fronte a un nuovo ostacolo prima ancora di scoprirlo leggendo.

E insieme a Pennywise, uno dei mostri più spaventosi che abbiano mai tormentato gli incubi di generazioni di lettori, entreranno a far parte delle nostre vite. Per sempre.

Le cronache di Benny Imura di Jonathan Maberry

Ho fatto un po’ la furba: conta come un titolo ma in realtà è una saga composta da 4 romanzi. Protagonista è Benny Imura, un ragazzino che a compimento del quindicesimo anno d’età, come tutti gli altri, deve trovarsi un lavoro. Sebbene non gli vada affatto, Benny finisce per seguire le orme del fratellastro Tom e diventa un Cacciatore di zombie, impegnato al di là dei confini sicuri della zona in cui vive, immerso nel territorio degli zombie. Scoprirà che il mondo è molto diverso da ciò che aveva conosciuto fino a quel momento, ma soprattutto da ciò che tutti gli avevano raccontato…

Avventuroso, spaventoso, carico di tensione e di colpi di scena: il viaggio di Benny è un perfetto ibrido fra la formula classica della zombie story e l’innovazione con elementi originali. I Cacciatori si aggirano fra le rovine di una civiltà che non esiste più, che i più giovani nemmeno ricordano perché non l’hanno mai conosciuta e che fa sognare, ma scatena anche molti incubi.

Una saga da leggere tutta d’un fiato, con tutti e quattro i suoi volumi.

Il passaggio di Justin Cronin

Ancora una volta siamo di fronte a un romanzo post-apocalittico, come spesso capita nei romanzi horror, ma in questo caso la società di sopravvissuti è diversa da tutte quelle che abbiamo incontrato finora. Dopo che gli esseri umani si sono trasformati, infettandosi l’un l’altro, in spaventose creature assestate di sangue, i superstiti vivono seguendo rigidissime regole per restare vivi. Non basterà. Perché la storia di una ragazzina speciale - raccontata anche nella serie TV The Passage, purtroppo cancellata dopo la prima stagione - e del suo ruolo nel futuro del mondo costringerà tutti a uscire dai loro nascondigli. Inclusi i mostri che dominano la Terra…

Avvincente e caratterizzato da un’atmosfera che cattura fin dal primo istante, Il passaggio è il primo capitolo di una trilogia: i volumi successivi sono I dodici e The City of Mirrors, disponibile al momento solo in lingua originale.

Fidatevi di Justin Cronin: non vi deluderà.

I semi del male di William March

Famoso anche per la sua trasposizione cinematografica, intitolata Il giglio nero, questo romanzo del 1954 ci regala uno dei primi ritratti davvero terrificanti di una ragazzina attorno alla quale succedono eventi terrificanti. Quando il corpo di un suo compagno di scuola viene ritrovato senza vita, la piccola Rhoda inizia a trovarsi sempre più frequentemente al centro di tragici eventi. La tensione cresce pagina dopo pagina, mentre chi vive accanto alla ragazzina inizia a sperimentare il vero significato della paura, in un climax che pochi altri scrittori hanno saputo eguagliare.

Imperdibile.

Libri di sangue di Clive Barker

Clive Barker ci ha regalato molti romanzi e racconti degni di nota nel panorama letterario del genere horror. A mio parere, la sua complessità - riconducibile al forte influsso di Lovecraft sulla sua formazione e sul suo lavoro - non sempre riesce a mantenere la tensione allo stesso livello. Però con i Libri di sangue - vi segnalo il secondo volume, qui, ma secondo me i primi tre sono tutti ampiamente godibili - sei raccolte di racconti ha indubbiamente raggiunto l’apice. L’obiettivo resta sempre lo stesso, a prescindere da personaggi e ambientazioni: spingere il lettore nello stesso clima di paura in cui si trovano i protagonisti. E ogni volta, l’obiettivo viene centrato.

Se conoscete Barker e non li avete letti, sono da recuperare. Se non lo conoscete, indubbiamente rappresentano il perfetto punto di partenza. Perfetto.

L’esorcista di William Peter Blatty

Il romanzo da cui William Friedkin ha tratto il suo capolavoro cinematografico è stato pubblicato da William Peter Blatty nel 1971 ed è ispirato a una storia vera.

Regan MacNeil, una ragazzina di dodici anni, inizia a manifestare alcuni comportamenti strani e inquietanti. Sottoposta a ogni genere di esame clinico, risulterà essere posseduta dal demonio e sottoposta a esorcismo.

La vicenda, che il film ha narrato in modo molto fedele rispetto al romanzo di Blatty, nasce da un fatto di cronaca riportato nel 1949 in una cittadina del Maryland. Un ragazzo - di cui è noto solo il nome di fantasia, Roland Doe - usa una tavola ouija per contattare lo spirito della zia e scatena una serie di eventi soprannaturali e terrificanti.

La tensione emotiva, lo stile incalzante, il senso di oppressione di tutti i personaggi: il romanzo di Blatty è un capolavoro del genere e chiunque ami l’horror non può non leggerlo.

Il giro di vite di Henry James

Come per Dracula e Frankenstein, anche in questo caso siamo di fronte a un classico. L’autore di Ritratto di signora e Le bostoniane si cimenta con una storia di fantasmi che è diventata un capostipite della letteratura di genere e ha ispirato centinaia di rimaneggiamenti

Pubblicato nel 1898, questo racconto ruota attorno al personaggio di una giovane istitutrice, chiamata per occuparsi di due bambini accanto ai quali accadono cose strane e inquietanti.

Giorno dopo giorno, la protagonista dovrà imparare a convivere con l’idea che i fantasmi esistano e che siano lì, vicino a lei e ai ragazzini che ha il compito di proteggere…

Narrato in modo magistrale, dall’inizio al finale carico di pathos.

Assolutamente da leggere.

La camera di sangue di Angela Carter

Una raccolta di racconti dell’orrore e del mistero, che hanno ispirato Shirley Jackson per Hill House e che spaziano dal folklore - con la storia di Barbablù - a una rivisitazione di favole classiche come Cappuccetto Rosso e La bella e la bestia.

La Carter attinge a elementi e intrecci narrativi che fanno parte della tradizione universalmente nota e li trasforma in esperienze visionarie, spaventose e ricche di suggestioni.

Se non li conoscete, non potete perderveli: rappresentano una pagina originale e di alta qualità nel panorama della letteratura horror, data per la prima volta alle stampe nel 1979.

Intervista col vampiro di Anne Rice

Già prima della trasposizione cinematografica con Brad Pitt e Tom Cruise era diventato un cult del genere: parte delle Cronache dei vampiri, uscì per la prima volta nel 1976 con l’incontro nel 1971 fra il giornalista Daniel Molloy e la sua intervista a Louis de Pointe du Lac, divenuto un vampiro nel 1791. Louis narra la propria incredibile non-vita da creatura della notte e del suo rapporto di dipendenza-odio dal suo creatore, Lestat de Lioncourt.

Il tema del senso di colpa, alternato a quello dell’assoluta necessità del sangue e dell’incapacità di controllarsi è centrale in un romanzo horror che pone l’accento anche sulla emotiva di Louis. Una scelta vincente, che ha fatto di Intervista col vampiro uno delle vampire stories più amate di tutti i tempi.

Lettura consigliatissima, anche per chi avesse già visto il film.

Il quinto figlio di Doris Lessing

Celebre la premessa del romanzo che la stessa Doris Lessing ha raccontato: riscritto completamente dopo essersi conta di aver “barato”, edulcorando la realtà che aveva immaginato.

Harriet e David Lovatt hanno quattro figli e una vita perfetta. Ma poi arriva lui, il quinto figlio, un bambino strano che mette tutti a disagio che spinge la madre, dilaniata dal senso di colpa, a restargli accanto mentre gli altri lo allontanano. Realtà e fantasia s’intrecciano in un dramma umano terrificante, spaventoso, capace di precipitarci in un orrore senza fine.

Un capolavoro che non ha avuto il riconoscimento meritato. Diamoglielo noi, leggendolo.

Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore di Edgar Allan Poe

Edgar Allan Poe non ha bisogno di presentazioni, ma soprattutto non necessita di una giustificazione per rientrare in una selezione di libri la cui lettura è consigliata.

Ciononostante, voglio spendere due parole su questa raccolta di racconti che per molti appassionati di horror e thriller sarà un ritorno al passato.

Come molti altri, io ho letto Poe da ragazzina, studiando il suo stile unico ed evocativo, capace di trasportarti istantaneamente in un'altra dimensione.

Rileggendoli da adulta, la sensazione di tornare un po' indietro nel tempo e un po' in quella dimensione che sembra essere sempre rimasta lì in attesa, è accompagnata da una maggiore e più matura comprensione della qualità della scrittura, delle metafore sulla vita, dei livelli di lettura che hanno fatto di Poe un indiscusso maestro nella storia della letteratura.

Ghost Story di Peter Straub

Uscito nel 1979 e adattato per il cinema già nel 1981, riunisce quattro uomini anziani in una località nello Stato di New York intenti a raccontarsi storie di fantasmi ogni due settimane, durante i loro incontri periodici. Ma quando una creatura, dopo aver subito un affronto da uno dei quattro uomini, torna a esigere un pagamento per il torto tutto cambia...

Una storia con una premessa quasi rassicurante, famigliare, come molte storie di fantasmi che nascono dai racconti accanto al caminetto.

Ma qui le cose sono diverse: lo svolgimento è potente e la conclusione spaventosa.

Peter Straub ci ha regalato con Ghost Story un’esperienza che ogni lettore affamato di storie di qualità sul mondo dell'orrore non dovrebbe lasciarsi sfuggire.

Psyco di Robert Bloch

La fama universale è dovuta al capolavoro di Alfred Hitchcock in cui Anthony Perkins dà vita al suo Norman Bates, ma anche il romanzo di Robert Bloch è di per sé una pietra miliare.

Perché, al contrario del film, ovviamente Bloch non aveva problemi di tempo o di effetti speciali, e tantomeno di costi: ecco perché anche chi conosce a memoria le gesta cinematografiche di Norman Bates non rimarrà deluso dalla lettura.

Tante sfumature psicologiche, tanti piccoli indizi condensati per necessità narrative dal cinema, tanti eventi tagliati: nel romanzo di Psyco troverete questo e molto altro, insieme all'immortale figura di un uomo che ha terrorizzato generazioni di lettori e spettatori.

Immancabile nella libreria - o nel Kindle - di un appassionato di horror.

Orrore ad Amityville di Jay Anton

Famosissimo per l'adattamento cinematografico, è a sua volta un adattamento di una drammatica storia vera.

Pubblicato nel 1977, racconta la storia della famiglia che si trasferisce nella casa in cui Ronald DeFeo Jr., un anno prima, aveva massacrato tutta la sua famiglia, uccidendo sei persone. La casa di Amityville, a Long Island, al numero 112 di Ocean Avenue, viene acquistata dai coniugi George e Kathy Lutz, che vanno a viverci insieme ai tre figli della donna.

Resisteranno meno di un mese, terrorizzati dalle manifestazioni soprannaturali, eco dell'orrore avvenuto fra quelle mura.

Adattato più volte per il cinema, questo romanzo costruisce su un orrore reale una suggestione orrorifica davvero efficace.

Fra le molte, innumerevoli storie di poltergeist che tutti i fan del genere horror ben conoscono, Amityville resta un punto di riferimento.

E chiude degnamente questi 20 consigli su libri horror imperdibili.