Carmilla: la recensione del cult vampiresco di Joseph Sheridan Le Fanu
di Chiara PoliL'antenato di Dracula è una donna. Una creatura bellissima, sensuale e innocente, che tutti credono affetta da una malattia. Ma ad ammalarsi è chi la circonda... Ecco la recensione di Carmilla di Joseph Sheridan Le Fanu.
Prima di Dracula c’era lei: Carmilla. Con tutti gli elementi che avrebbero caratterizzato il vampiro più celebre di tutti i tempi: la sensualità, l’appartenenza a un’antica, nobile casata e la capacità di mimetizzarsi perfettamente nel mondo, celando la propria vera natura.
Pubblicato da Sheridan Le Fanu nel 1872, venticinque anni prima del capolavoro di Stoker, Carmilla fu anche la fonte d’ispirazione di molti film famosi, dal Vampyr di Carl Dreys a Il sangue e la rosa di Roger Vadim.
Il fascino dei vampiri
Dopo essersi trasferiti dall’Inghilterra nella Stiria austriaca, la giovane Laura vive insieme al padre e alla servitù in un castello. Un giorno s’imbattono in una signora che affida loro la giovane e bellissima figlia, Carmilla, per allontanarsi qualche settimane affrontando un viaggio che Carmilla non potrebbe sopportare per via delle sue delicate condizioni di salute.
Ospite di Laura al castello, Carmilla stringe con lei un legame d’amicizia molto forte. Affascinata dalla bellezza, dalla grazia e dall’eleganza di Carmilla, Laura ne è diviene in qualche modo succube e si rende conto di averla già incontrata molti anni prima, quand’era bambina, e si era risvegliata da un terribile incubo…
Joseph Sheridan Le FanuEra snella e molto aggraziata. Tranne il fatto che i suoi movimenti erano languidi, molto languidi, non c’era nulla in lei che lasciasse sospettare che fosse malata. La sua carnagione era colorita e brillante, i lineamenti minuti e meravigliosamente modellati, i grandi occhi erano scuri e lucenti.
Le Fanu parla di vampiri, di paletti di frassino nel cuore, di decapitazione, di ritorno dal mondo dei morti: tutti gli elementi classici del mito del vampirismo sono presenti in questo racconto considerato uno dei must per gli amanti della letteratura a tema.
Verso l’orrore di Dracula
Poiché il punto di vista è quello di Laura, tutto viene narrato con grande garbo e delicatezza, stemperando l’orrore senza però mai far calare la tensione che il lettore sente crescere una pagina dopo l’altra.
Mettetevi nei panni di un lettore dell’epoca, però, e finirete per assaporare la potenza di Carmilla, il cuore che batte quando gli abitanti del castello si rendono conto che la notte non è nella sua stanza e l’atmosfera gotica e terrificante che fa da sfondo alle rivelazioni sui suoi antenati in un antico cimitero…
Rivelazioni che qualsiasi lettore contemporaneo si aspetta sulla natura del nemico di Laura e degli uomini che la circondano - incluso il Cacciatore di vampiri evidente antenato di Abraham Van Helsing, e che non deludono.
Carmilla contiene tutti gli elementi che avrebbero trasformato il Dracula di Stoker in una pietra miliare.
Lo stile è simile, tutte le superstizioni e i rituali sui vampiri sono i medesimi ma Le Fanu sceglie di attribuire il ruolo di demonio alle donne: alle vampire e alle donne infide che le accompagnano. In questo senso, Stoker è decisamente più moderno. Ma il suo debito con Le Fanu rimane la tappa da cui partire - insieme a Il vampiro di John Polidori - per chi volesse compiere un viaggio storico alla scoperta della figura del principe della notte.
Carmilla è l'antenata del Dracula di Stoker, sua principale fonte d’ispirazione: riunisce per primo tutti gli elementi che avrebbero dettato i canoni del vampirismo in letteratura. Da leggere.