Il giardino delle farfalle: lo sconvolgente thriller di Dot Hutchison
di Chiara PoliAlla scoperta di un thriller emotivamente insostenibile, che crea un legame indissolubile con i protagonisti di un dramma sconvolgente: ecco Il giardino delle farfalle di Dot Hutchison.
Qualcosa non quadra, da subito. Perché quando Maya, così dice di chiamarsi, inizia a parlare con i detective Eddison e Hanoverian, alla polizia non tornano i conti.
Una villa enorme, immersa nel verde, è diventata una prigione per opera di un uomo chiamato il Giardiniere e innamorato delle farfalle. Un collezionista che ha saputo costruire un'isola fuori dal mondo, lontano dagli occhi della giustizia, una gabbia nemmeno troppo dorata la cui scoperta getta inquirenti e opinione pubblica nel panico.
Non voglio raccontarvi di più, perché la trama de Il giardino delle farfalle, lo sconvolgente thriller di Dot Hutchison, non si può raccontare davvero: va vissuto.
Spietato, difficile, a tratti intollerabile: per i lettori, soprattutto per le lettrici, non sarà un viaggio facile.
E così dev'essere: provare a delimitare il confine fra realtà, incubo e follia farà parte del compito dei detective, ma anche di chi s'immerge in questo luogo che non riuscirà a dimenticare mai più.
Non crederete ai vostri occhi
Il thriller della Hutchison - primo capitolo di una trilogia di cui la casa di produzione di Michael Sugar (Il caso Spotlight) ha già acquistato i diritti cinematografici - è impossibile da dimenticare.
Mentre vi addentrerete nel giardino, non crederete ai vostri occhi.
La scoperta di un mondo di cui non avreste mai sospettato l'esistenza sarà un viaggio nei meandri di un animo umano che non finirà di stupirvi.
Resilienza, crudeltà, confini confusi fra il tangibile e la fantasia, scappatoie della mente: Il giardino delle farfalle vi svelerà tutto questo, e molto di più. Anche più di quanto avreste voluto sapere, ma che in qualche modo non riuscite a smettere di indagare.
Difficile fermarsi, infatti, quando l'autrice fa affidamento su quel meccanismo innato di curiosità per il macabro che fa formare chilometri di fila nei pressi di un lieve incidente e paralizza il traffico quando se ne verifica uno grave.
Forse quel fascino perverso ci fa sentire vivi, ci fa credere di essere al sicuro, ci illude di aver superato il peggio.
L'aspetto psicologico
Il giardino delle farfalle è un romanzo davvero ben scritto: il talento della Hutchison, sorprendentemente giovane rispetto alla maturità del suo stile, emerge fin dalla prima pagina.
Il racconto in prima persona, che crea un immediato e indissolubile legame fra vittime e lettori, si alterna alle incursioni del narratore il cui compito è uno solo: alleggerire la tensione emotiva, così da renderla tollerabile.
Il presente del narratore e il passato della nostra guida e dei nostri occhi attraverso questo orrore si alternano e fanno volare il tempo.
Vero centro nevralgico della narrazione, molto più della trama e dei personaggi, è l'approfondimento psicologico che esplora i legami fra i protagonisti, il loro approccio alla nuova condizione, le alternative che scelgono di abbracciare: quando non sai cosa ti aspetta, puoi assumere molti atteggiamenti diversi.
Impossibile non chiedersi quale sarebbe stato il nostro, di atteggiamento, in una situazione del genere. Ed è proprio questo il vero punto di forza del romanzo: l'immedesimazione è inevitabile. Preoccupa, sfida, atterrisce.
L’istinto, la sopravvivenza, la paura, la solitudine, la speranza, la solidarietà, l’egoismo, la generosità: eccolo qui, il vero cuore di questo romanzo. Il cuore degli esseri umani, le loro menti, le loro strategie di adattamento a una condizione di inadattabilità.
Il giardino delle farfalle è un thriller inaspettato, emotivamente insostenibile, paralizzante.
Non per tutti, forse. Ma certamente per chi non ha paura della paura.
Il giardino delle farfalle è un thriller inaspettato, emotivamente insostenibile, paralizzante. Non è certo adatto a tutti, ma è perfetto per chi non ha paura della paura.