L'orrore di Dunwich: La recensione del racconto di H.P. Lovecraft

di Chiara Poli

Dunwich, il Necronomicon, un pugno di uomini pronti a morire per salvare l'anima del mondo: L'orrore di Dunwich è la porta d'accesso all'horror spaventosamente moderno di H.P. Lovecraft.

Indice

In un piccolo villaggio isolato e ormai decadente chiamata Dunwich - località immaginaria che H.P. Lovecraft colloca nel Massachusetts - una donna albina e affetta da deformità che vive con il padre, dalla terribile reputazione, dà alla luce un bambino.

Wilbur Whateley nasce nel 1913: è un bambino brutto, dall’aspetto caprino, e la sua crescita non è normale…

Scritto nel 1928, questo racconto è uno degli esempi più riusciti della modernità di Lovecraft nonché uno dei più noti del Ciclo di Cthulhu, cuore pulsante della produzione dello scrittore statunitense.

La modernità di Lovecraft

Il modo in cui Howard Phillips Lovecraft costruisce lo scenario ambientale - con le colline innaturalmente regolari dalle quali provengono degli strani suoni - e il climax della tensione mentre Wilbur nasce e cresce, sempre più spaventoso, fanno pensare a scrittori di un secolo dopo.

Per non parlare delle tematiche: il riferimento a dimensioni parallele e alternative, la presenza del Necronomicon (il libro dei morti che i fan di Sam Raimi ricorderanno al centro della trama del ciclo cinematografico La casa), la presenza di creature che uniscono caratteristiche umane e tratti soprannaturali per indicare la compenetrazione dei due mondi nella nostra realtà…

E ancora, gli eroi che si oppongono al dominio del Male dando credito ad antichi riti magici ed esorcismi - termine che Lovecraft usa senza timore - e la denuncia dei tabù legati all’incesto, alla violenza domestica e alla pratica della stregoneria per ottenere beni materiali: ne L’orrore di Dunwich troviamo tutto ciò che caratterizza la produzione lovecraftiana.

Cose invisibili che non sono di questa terra (o, almeno, non appartengono alle sue tre dimensioni) correvano fetide e orribili attraverso le vallate del New England e incombevano minacciose e oscene sulle cime delle montagne. - Howard Phillips Lovecraft

Ispirazione di Stephen King e Clive Barker

Impossibile non riconoscere le fonti d’ispirazione per scrittori come Stephen King o Clive Barker, che hanno puntato su declinazioni diverse del lavoro di Lovecraft, che nella magistrale opera del ciclo di Cthulhu sono così ben amalgamati da dare l’impressione di essere una cosa sola.

Dunwich è un luogo sinistro fin dal primo momento in cui iniziamo ad avvicinarlo. Man mano che ci addentriamo nel racconto, l’orrore di Dunwich prende vita, coinvolge tutti gli abitanti, il paesaggio, la fauna locale e gli uomini destinati a combatterlo.

Lovecraft ha ispirato centinaia di racconti e romanzi, dozzine di scrittori successivi e ha gettato le fondamenta del romanzo horror moderno.

Tutte ottime ragioni per dargli l’attenzione che merita, a cominciare da Dunwich.

L'orrore di Dunwich di Howard P. Lovecraft Howard P. Lovecraft
VOTO8 / 10

A metà fra il mondo degli uomini e quello dei mostri c'è la dimensione così spaventosamente moderna di H.P. Lovecraft: la porta d'accesso si trova fra le colline innaturalmente simmetriche di Dunwich.