Alita: una guida alla lettura e alla visione di manga e anime

di Silvio Mazzitelli

Lo sfaccettato universo narrativo di Alita, creato negli anni '90 dal mangaka Yukito Kishiro è composto da diverse opere non soltanto legate al manga. Ecco una panoramica di quello che bisogna leggere e vedere della serie.

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Alita – Angelo della Battaglia è ormai giunto al cinema. James Cameron, dopo quasi vent’anni in cui progettava una versione su celluloide, è riuscito finalmente a portare a noi la sua personale visione dell’opera giapponese, traslata nel medium a lui più familiare. Purtroppo Cameron, attualmente occupato con i seguiti di Avatar, ha potuto solo curare il progetto come produttore e dare in eredità gli appunti della sua sceneggiatura a Robert Rodriguez, il regista che si è occupato di realizzare il film. Come raccontato nella recensione, la pellicola è attualmente uno degli omaggi più fedeli e rispettosi del materiale originale, nato come manga all’inizio degli anni ’90.

Battle Angel Alita in realtà non è nemmeno il vero nome originale dell’opera, secondo quanto concepito dal creatore della serie Yukito Kishiro. Il nome con cui il manga è nato nel 1990 è Gunnm, contrazione di Gun’s Dream. Anche il nome originale di Alita in realtà è Gally, ma giunta l'opera in America titolo e nome della protagonista furono cambiati, perché Gunnm aveva un suono troppo strano e di difficile pronuncia in Occidente. Così per motivazioni estetiche e di praticità Gunnm divenne Alita, o meglio Battle Angel Alita, come il manga è conosciuto nell’emisfero occidentale del pianeta.

Negli anni ’90 l’opera di Kishiro divenne un vero e proprio cult sia in Giappone che in Usa ed Europa. I temi fantascientifici, uniti a un personaggio da un carattere sfaccettato e interessante come quello della protagonista, lo resero un successo, tanto che venne realizzata anche una versione animata nel 1993, un OAV di soli 2 episodi che adattavano le origini di Alita.

Il focus della serie è legato proprio alla sua protagonista, una cyborg a cui rimane solo il cervello di umano, mentre tutto il resto del corpo è interamente meccanico. Alita non ricorda nulla del suo passato, e sarà costantemente alla ricerca di indizi su ciò che era per capire qual è il suo ruolo nel mondo. Proprio la sua essenza pura e genuina sarà la caratteristica che conquisterà sia i personaggi con cui avrà a che fare nelle sue avventure, sia l’approvazione dei molti lettori che dal 1990 a oggi l’hanno saputa apprezzare. Alita, nonostante il suo corpo interamente meccanico, è moltopiù umana di tante altre persone composte di carne e ossa.

La protagonista sta cercando un senso alla sua esistenza, cosa che accomuna la maggior parte degli esseri umani, con parti meccaniche o senza. Proprio questo tema tanto caro a una branca della fantascienza, sulla vera definizione di cosa siamo e qual è il nostro scopo nella vita, sarà un punto centrale di una narrazione sempre molto curata dall’autore.

Alita si è reincarnata adesso in una nuova versione cinematografica, ma il suo corpo di carta continua a esistere in Giappone. La serie ha infatti generato ben tre diversi manga: Battle Angel Alita, l’originale nato nel 1990 e conclusosi nel 1995; Battle Angel Alita – Last Order, sequel del precedente iniziato nel 2000 e conclusosi nel 2014; e il recente Battle Angel Alita – Mars Chronicle, anch’esso seguito delle prime due storie fumettistiche, iniziato nel 2014 e tutt’ora in corso.

Ecco dunque una guida alle opere legate alla saga di Alita, tra manga e anime, e l’ordine suggerito con cui guardarle:

Battle Angel Alita

Alita fumettoYukito Kishiro/Shueisha

Kishiro diede vita al suo manga nella rivista Business Jump di Shueisha nel 1990. Il fumetto andò avanti dal 1990 al 1995 e fu poi raccolto in 9 volumi totali.

La storia parla di Alita, ragazza cyborg trovata in mezzo ai rottami della Città Discarica dal Dr. Daisuke Ido. Una volta ricostruita la giovane non ricorda nulla della sua identità, e il Dr. Ido le darà il nome di Alita (Gally in giapponese), come il suo gatto morto un mese prima. In seguito Alita inizierà a scoprire il mondo intorno a sé, imparando che la Città Discarica dipende e produce materiali e altri beni per la città sospesa nel cielo soprastante chiamata Salem, dove vive un’elite di uomini sopravvissuta a una guerra avvenuta secoli prima e di cui si sono perse molte memorie.

Alita ben presto risveglierà il suo istinto da guerriera dimostrando di conoscere il Panzer Kunst, una leggendaria arte marziale ormai creduta dimenticata. Combattendo riesce ad avere delle reminiscenze della sua vita passata, scoprendo di aver vissuto su Marte un tempo. La giovane cyborg diventerà perciò una cacciatrice di taglie insieme al Dr. Ito, sconfiggendo pericolosi cyborg criminali che si aggirano nella Città Discarica e finendo per scontrarsi con Vector, un uomo d’affari in combutta con Salem che gestisce loschi traffici.

Alita diviene poi una giocatrice di Motorball, il violento sport futuristico in cui diversi potenti cyborg si affrontano. Ben presto la giovane si troverà ad avere a che fare con lo scienziato pazzo Desty Nova, originario di Salem, e le sue creature nate da tremendi esperimenti con cui sarà costretta a combattere.

Gli ultimi capitoli del manga furono pensati per avere una conclusione a sé stante, ma questi eventi vennero poi cancellati e rettificati dall’arrivo della seconda serie, Last Order, che continua le storia di Alita e dei suoi alleati.

La serie è distribuita in Italia da Planet Manga, etichetta di Panini Comics per i fumetti giapponesi, che ha di recente pubblicato uno speciale cofanetto chiamato Panzer Edition che raccoglie tutta la serie in tre maxi volumi.

Battle Angel Alita (OAV)

Battle Angel Alita divenne un anime già nel 1993, due anni dopo il debutto del primissimo volume del manga. Questa versione animata è l’unica prodotta nella storia della serie creata da Yukito Kishiro. Per adattarla si scelse il formato degli OAV, ossia episodi animati realizzati specificatamente per il mercato Home Video, dunque senza nessun passaggio televisivo o cinematografico.

La storia, divisa in due episodi da circa 30 minuti, adatta i primi due volumi del manga originale, dal ritrovamento di Alita da parte del Dottor Ido fino alla morte di Yugo mentre tenta di raggiungere Salem. Ci sono alcune differenze dovute anche al minutaggio dei due episodi, come ad esempio il fatto che Alita sconfigga al primo combattimento Makaku, senza essere distrutta e poi inserita nel nuovo corpo meccanico fatto apposta per la battaglia. Chiren, la ex moglie del Dottor Ido, esiste solo negli OAV, infatti nel manga Ido non aveva nessuna relazione nel momento del ritrovamento di Alita.

L’autore ha dichiarato che sin dall’inizio erano stati pianificati solamente due episodi, dato che lui era troppo occupato nella realizzazione del manga per occuparsi nel dettaglio anche della versione animata. Purtroppo non venne realizzato un seguito a questi due episodi, ma la speranza è l’ultima a morire, soprattutto dopo il traino che il film di Hollywood potrebbe avere sull’interesse generale del pubblico verso l’opera.

Ashen Victory

Un manga spin-off di Battle Angel Alita raccolto in un unico volume. Il manga è incentrato soprattutto sul Motorball, lo sport futuristico famoso nell’universo dell’opera.

La storia è ambientata sei anni prima dall’inizio del manga originale e si focalizza su un nuovo protagonista chiamato Snev, giocatore di Motorball soprannominato “Crash King” dato che, sua peculiarità, è quella di finire per schiantarsi in ogni corsa a cui partecipa.

La narrazione mette in evidenza, parallelamente alla storia di Snev, come il Motorball si sia evoluto da semplice sport futuristico in cui le abilità di corridore erano quelle che contavano maggiormente, a competizione violenta dove gli scontri e la spettacolarità degli incidenti contano più della vittoria per quanto riguarda la gioia del pubblico, venendo meno il fattore sportivo.

Battle Angel Alita – Last Order

Last Order è il seguito diretto del manga originale, che, come già spiegato, apporta alcune modifiche al finale dell’opera precedente. Questo sequel è stato pubblicato all’inizio sulla rivista Ultra Jump di Shueisha, per poi passare alla rivista Evening di Kodansha per alcune divergenze tra l’autore e l’editor.

La trama prosegue le vicende del manga originale, ma col passare dei volumi l’attenzione si sposta maggiormente su Salem e su nuovi luoghi ancora mai visitati, come la città spaziale di Jeru. Qui Alita scoprirà nuovi dettagli sul suo passato e farà la conoscenza di nuovi personaggi, amici e nemici. La guerriera sarà poi coinvolta nel torneo Z.O.T. (Zenith of All Things) in combattimenti senza esclusione di colpi contro nemici dalla potenza incredibile.

Ancora più importante in questo sequel è il legame che Alita ha con la sua vita passata e sulla guerra che ha ridotto il mondo in rovina secoli prima; gran parte di questi segreti verranno svelati in questo manga.

Anche Desty Nova tornerà con un ruolo molto ambiguo all’interno delle vicende.

La serializzazione dei capitoli del manga è iniziata nell’anno 2001 ed è proseguita fino alla sua conclusione nel 2014 per un totale di 19 volumi. Anche questi sono stati pubblicati da Planet Manga in Italia.

Battle Angel Alita – Mars Chronicle

Iniziato in Giappone nel 2014, Mars Chronicle è la terza serie fumettistica dedicata ad Alita i cui eventi si pongono come sequel a Last Order.

Il primo volume è ambientato nel passato, circa 200 anni prima degli avvenimenti del manga originale in cui si seguono le vicende della personalità originale di Alita chiamata Yoko; il secondo volume si ricollega alla fine di Last Order divenendo un vero e proprio sequel.

Attualmente il manga è ancora in corso in Giappone ed ha raggiunto i 6 volumi, con l’ultimo uscito nel novembre 2018. L’autore Yukito Kishiro ha dichiarato che Mars Chronicle rappresenta il capitolo finale della storia di Alita.

Anche Mars Chronicle è pubblicato in Italia da Planet Manga.

Alita – Angelo della Battaglia

L’incarnazione cinematografica arrivata di recente è frutto dell’amore del regista James Cameron per la serie.

Il film, come specificato in sede di recensione, è molto fedele al manga originale, prendendo spunto principalmente dalla storia vista nei primi due volumi, ma aggiungendo alcune parti legate ai volumi successivi, come ad esempio la presenza del Motorball, apparso soltanto nei numeri seguenti.

Ci sono alcune differenze e piccoli cambiamenti nella narrazione, come ad esempio il nome di Alita, stavolta non appartenente a un gatto, ma alla defunta figlia del Dr. Ido. Anche Chiren, presente solo nell’OAV nel ruolo di ex moglie di Ido, è presente interpretata da Jennifer Connelly. Inoltre la relazione fra Alita e Yugo è molto più enfatizzata che nell’originale.

Ad ogni modo la versione cinematografica è un ottimo adattamento, che non altera le scene chiave del manga e prosegue con una narrativa affine allospirito originale. Sicuramente chi ha già letto l’opera originale apprezzerà maggiormente la versione diretta da Robert Rodriguez con tutti i suoi rimandi al manga.