Il vampiro di John Polidori: la corruzione morale prima di Dracula
di Chiara PoliUn incontro destinato a distruggere tutto ciò che ama: il giovane Aubrey non sa cosa lo aspetta davvero quando si trova davanti il misterioso Lord Ruthven... Ecco storia e tematiche de Il vampiro di John Polidori.
Prima di Carmilla. Prima di Dracula. Ma fondamentale per la nascita di entrambi: Il vampiro di John William Polidori è considerato il vero antenato della figura moderna del vampiro.
Pubblicato nel 1819, e com'è noto erroneamente attribuito a Lord Byron per un certo periodo di tempo, racconta l'incontro di un uomo con un mostro che distruggerà la sua vita e la sua famiglia, ma soprattutto stabilisce la corruzione morale come vero potere maligno del vampiro.
La trama
Il vampiro ci racconta il fatale incontro fra un giovane dell'alta società inglese, Aubrey, e il misterioso Lord Ruthven: uno straniero che Aubrey decide di scegliere come compagno di viaggio attraverso l'Europa. Una volta giunti a Roma, però, i due si separeranno: Aubrey scopre fin dal primo istante che il suo nuovo amico è dedito alla corruzione morale, frequenta gli ambienti del vizio, ama foraggiare le persone più ignobili e deridere i bisognosi. Quando, in Italia, Lord Ruthven corrompe irrimediabilmente una fanciulla innocente, Aubrey decide di non avere più nulla a che fare con lui.
Non sarà così semplice: in Grecia, dove incontra la bella Ianthe innamorandosi perdutamente di lei, Aubrey ritroverà l'uomo - ma forse non è un uomo - destinato a rovinare la sua vita. E la sua famiglia...
Aubrey perderà tutto ciò che conta per lui, a cominciare dalla salute mentale, a seguito di un giuramento fatto a Lord Ruthven.
Il vampiro aristocratico
La questione della nobiltà, da questo lavoro in avanti, resterà centrale nelle rappresentazioni dei vampiri più famosi della storia.
Il tema del nobile - decaduto o di origini misteriose - che si muove a caccia di vittime nel panorama dell'alta società per portare la corruzione nelle più alte sfere, è destinato a diventare uno dei temi più discussi e analizzati nelle storie di vampiri.
In parte, l'appartenenza del vampiro all'aristocrazia, alla nobiltà indipendentemente dal Paese d'origine, lo pone in una situazione privilegiata che contribuisce ad aumentare sia il suo fascino che l'idea stessa del suo potere.
Inoltre, un aristocratico ha sia i mezzi che le conoscenze necessari a viaggiare ovunque: l'ombra della sua oscurità può raggiungere chiunque, perfino i reali. Ed è questo uno degli elementi che turba maggiormente il lettore dell'800.
Lord Ruthven proviene da una località ignota. Sembra spuntare dal nulla e prontamente è già inserito nell'alta società di Londra, pronto a mietere le sue vittime fra le famiglie più facoltose. Il senso di questa scelta è evidente: Polidori mette in guardia il suo lettore. Il male si annida ovunque, perfino negli ambienti più insospettabili.
Corruzione dell'anima come malattia
John Polidori era un medico. E non è certo un caso: il suo punto di vista sulla corruzione dell'anima accompagnata dalla frequentazione di Lord Ruthven è simile a quello della corruzione di un corpo infettato da una malattia.
Lord Ruthven è il simbolo stesso di un brutto male inarrestabile, che corrompe anima e corpo senza che nessuno abbia gli strumenti per fermarlo.
Il suo vampiro nasce nella primavera del 1816 quando, in compagnia di Percy Shelley e della sua futura moglie Mary Wollstonecraft Godwin, in seguito Mary Shelley, con la sorellastra di Mary, Claire Clairmont, Lord Byron invita anche il medico John William Polidori a Villa Diodati.
Sì, ci avete visto giusto: l'occasione per la nascita de Il vampiro è la stessa che portò alla stesura di Frankenstein: la pioggia che non smetteva mai di cadere costringeva tutti a restare in casa e, dopo aver passato il tempo leggendo storie di fantasmi, Lord Byron lancia una gara per la scrittura della storia più terrificante.
Fu così che nacque Il vampiro, destinato ad avere una schiera infinita di discendenti che l'avrebbero trasformato in uno dei mostri più celebri di tutti i tempi.
Prima di Carmilla, prima di Dracula, c'era lui: Lord Ruthven. Corruttore di anime e corpi, unico vero antenato della moderna figura del vampiro. Protagonista di un racconto spaventosamente drammatico.