Fahrenheit 451: la recensione del romanzo cult di Ray Bradbury

di Chiara Poli

Un vigile del fuoco, servitore dello Stato, che cambia prospettiva. Una fuga verso la libertà da un mondo in cui il controllo è la sola, unica ossessione. Ecco recensione, storia e tematiche di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury.

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Guy Montag è un vigile del fuoco. Ma nel mondo in cui vive, i vigili del fuoco non spengono incendi: li appiccano. Perché nel mondo di Guy Montag i libri sono proibiti e chiunque venga trovato in possesso di un solo libro può finire bruciato insieme a lui.

Il romanzo di fantascienza cult firmato da Ray Bradbury e pubblicato nel 1953 è diventato molto celebre anche grazie al film che ne ha tratto François Truffaut nel 1966.

Il futuro descritto da Bradbury ci parla di una società dominata da giganteschi teleschermi, in cui non si vuole che le persone siano istruite e libere di pensare. Un mondo incredibilmente simile a quello dominato dal Grande Fratello di George Orwell in 1984.

Scopriamo insieme le tematiche e il valore di questo cult diventato immortale.

La ribellione culturale

La storia di Montag cambia quando incontra una ragazza che abita vicino a lui. Clarisse McClellan è diversa da tutte le altre persone che Guy ha conosciuto: è libera.

Pensa e dice tutto ciò che le passa per la testa. Si fa delle domande, e le fa anche agli altri.

Montag capisce di non essersi mai interrogato sulla sua vita e le sue decisioni. Poco dopo, l'incontro con una persona pronta a morire pur di non lasciare i suoi libri, contribuirà a far esplodere in lui quell'insofferenza e quella frustrazione che scateneranno la sua ribellione culturale... Destinata a portare con sé una lunga serie di drammi.

Il tema della ribellione individuale al sistema, un sistema ossessionato dal controllo, assimila Montag a Smith, il protagonista di 1984, e richiama Il mondo nuovo di Huxley, che dello spauracchio del controllo tecnologico era diventato il manifesto.

Montag scopre dentro di sé il germe della ribellione a qualcosa che, per la prima volta, lo fa sentire imprigionato.

In quel momento, Montag sente il bisogno di condividere questo suo sentimento con la moglie Mildred e con le sue amiche. Gli costerà molto caro.

Un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l'arma. Castriamo la mente dell'uomo. Chi sa chi potrebbe essere il bersaglio dell'uomo istruito? - Ray Bradbury

La tematica ambientalista

Uno dei temi predominanti in Fahrenheit 451, nonostante molti continuino a ignorarlo, è il tema dell'ambiente.

La fuga di Montag da una società che lo considera un nemico pubblico per il solo fatto di aver preso in considerazione la possibilità che i libri non siano il male assoluto si traduce in un ritorno alla natura.

Braccato da un segugio artificiale davvero terrificante, Montag non ha altro rifugio che il fiume, oltre il quale troverà una comunità di outsider che sopravvivono tramandando di generazione in generazione le parole dei libri che conoscono a memoria.

Ai confini della città e dell'asfalto, gli emarginati della società sono diventati i libri e gli autori della tradizione: non posseggono nulla che sia proibito, se non la loro stessa memoria.

E vivono in modo semplice, in mezzo alla natura, dove la tecnologia non ha corrotto il rapporto fra l'uomo e l'ambiente che armoniosamente, senza la prevaricazione di nessuno, lo ospita.

La chiave per evitare di essere sopraffatti dalla tecnologia è mantenere intatta la propria identità. E il modo migliore per mantenere l'identità dell'uomo è far sì che continui a restare a contatto con la natura.

I buoni scrittori toccano spesso la vita. I mediocri la sfiorano con una mano fuggevole. I cattivi scrittori la sforzano e l'abbandonano. - Ray Bradbury

La guerra lampo

Proprio quando Montag decide di cambiare vita, rischiando grosso pur di non continuare a sottomettersi al sistema, scoppia la guerra.

Ray Bradbury non ci dice di quale guerra si tratti, perché non importa: nella società ipertecnologica di Fahrenheit 451 il nemico è ovunque, chiunque, in qualsiasi momento.

La società ipertecnologica vuole inglobare, conquistare, diventare sempre più ricca e invidiata.

Basta una sola, singola esplosione per radere al suolo la città. Un solo attacco.

Una guerra lampo - perché solo nella comparsa di un lampo distruttore si concretizza - che ricorda come tutto sia mortale, non eterno, non sicuro.

Umano, in una parola. Eccezion fatta per una sola cosa: la conoscenza. L'arte. La libertà d'espressione.

In una parola, i libri che gli uomini ai margini della società si tramandano.

Ma questa è la cosa meravigliosa dell'uomo: che non si scoraggia mai, l'uomo, o non si disgusta mai fino al punto di rinunciare a rifar tutto da capo, perché sa, l'uomo, quanto tutto ciò sia importante e quanto valga la pena di essere fatto. - Ray Bradbury

Perché farsi delle domande?

Se non avesse incontrato per caso Clarisse, probabilmente, Montag non si sarebbe mai ribellato. O magari sarebbe successo dopo, all'incontro con Faber.

Il punto non è questo. Il punto non è se Guy Montag si sarebbe fatto delle domande, il punto è perché - quando inizia a farsele - non riesce più a trattenersi.

L'urgenza della libertà diventa incontenibile. Trasforma Montag in un uomo avventato, incauto, anche stupido per certe sue mosse.

Il lettore inizialmente fa fatica a comprendere come un vigile del fuoco, con tutto ciò che ha fatto e visto, possa prendere alla leggera la potenziale pericolosità delle sue azioni.

Poi, però, arriviamo a capire e condividere i sentimenti di urgenza di Montag: ha scoperto che la sua vita è una finzione. Ha finalmente scorto la possibilità di un'esistenza diversa, più ricca, ma soprattutto più libera.

E da quel momento, non può aspettare nemmeno un istante.

La fuga di Montag verso la libertà diventa la nostra fuga. Verso quei libri viventi che noi, per fortuna, non abbiamo bisogno di sostituire ai libri come li abbiamo sempre conosciuti.

Fahrenheit 451 di Ray BradburyFrasiX
VOTO9.5 / 10

Nel mondo di Guy Montag i pompieri non spegono incendi: li appiccano. Bruciano i libri che trasformerebbero gli uomini in liberi pensatori, pronti a condividere la fuga di Montag in un cult immortale.