The Promised Neverland: tutto sul famoso manga ormai prossimo alla conclusione

di Silvio Mazzitelli

The Promised Neverland è ormai giunto alla fine. Scopriamo tutti i dettagli che hanno reso celebre questo importante manga.

Indice

Tra i manga di maggior successo degli ultimi anni c’è indubbiamente The Promised Neverland, fumetto nato nel 2016 sulle pagine della famosa rivista Shonen Jump dalla coppia di autori Kaiu Shirai (sceneggiatura) e Posuka Demizu (disegni). Nonostante sia considerato uno shonen, ossia un manga per ragazzi, le tematiche di The Promised Neverland non sono affatto leggere, tanto che questo può essere considerato un’opera a metà strada tra un seinen e uno shonen, anche se i toni non superano mai una certa soglia.

Il manga è ormai prossimo alla conclusione, come hanno da poco annunciato i suoi due autori sulle pagine di Shonen Jump: entro la fine di maggio 2020 arriverà l’ultimo capitolo, che dovrebbe portare l’opera a concludersi intorno ai 20 volumi complessivi. In Italia, a pubblicare il fumetto è la casa editrice milanese J-Pop Manga, con edizioni molto fedeli, anche per la qualità, all’originale.

L’’affascinante storia di The Promised Neverland ha catturato sin da subito l’interesse dei lettori, decretandone ben presto il successo anche al di fuori del Giappone. Nel gennaio 2019 è stata messa in onda anche una serie animata (attualmente disponibile, per noi, su Netflix e Amazon Prime Video), serie che ha contribuito a diffondere ancor di più l’opera nel mondo. Una seconda stagione è già programmata e arriverà a gennaio del 2021.

Scopriamo dunque quali sono le caratteristiche che hanno reso questo manga un successo.

La trama

The Promised Neverland mangaShueisha

I protagonisti di The Promised Neverland sono Emma, Norman e Ray, tre orfani di 11 anni che vivono in un orfanotrofio chiamato Grace Field House insieme a una trentina di altri bambini. I tre non hanno alcun ricordo riguardante il passato o i loro genitori e non sono mai usciti dalla loro bellissima casa immersa nel verde. A prendersi cura di loro è Isabella, l’unica a gestire l’intero orfanotrofio e figura materna per tutti i bambini.

La vita degli orfani scorre tranquilla con una routine giornaliera ben precisa, fatta di giochi, riposo e strani test che valutano le capacità di ciascuno di loro. Un giorno una bambina di nome Conny viene adottata; quando sta per lasciare l’orfanotrofio, come hanno fatto in molti prima di lei, Emma e Norman si accorgono che la piccola ha dimenticato il suo orsacchiotto e si recano all’entrata dell’edificio per restituirglielo. È allora che scoprono la verità sul mondo in cui abitano.

La povera Conny giace senza vita all’interno di un camion, quando all’improvviso arrivano due esseri mostruosi definiti “demoni”. Emma e Norman si nascondono e sentono Isabella parlare con i mostri, scoprendo che il loro orfanotrofio è in realtà soltanto una fattoria dove i bambini vengono allevati per poi essere mangiati dai demoni: il mese successivo toccherà proprio ad Emma, Norman e Ray, dato che sono quelli con il punteggio più alto nei test.

Non mi va! Anche se è impossibile, io voglio fuggire con tutti! Troveremo un modo! Conny deve essere l’ultima, nessuno finirà più in quel modo. E se non esiste, lo creerò io un mondo dove far vivere tutti gli esseri umani! Cambierò questo mondo!
Emma

I due rendono partecipe della loro scoperta anche Ray e insieme i tre prendono la decisione di attuare un piano di fuga, per abbandonare l’orfanotrofio e salvare anche tutti gli altri bambini. Isabella ha però notato l’orsacchiotto che Emma e Norman hanno dimenticato sul luogo del delitto ed è intenzionata a capire chi dei bambini ha scoperto la verità sul mondo dei demoni.

Ha inizio dunque una battaglia, basata soprattutto sull’intelletto tra i tre ragazzi e la loro tutrice.

La battaglia per la libertà

The Promised Neverland manga conclusioneShueisha

The Promised Neverland offre tanti spunti interessanti in rado di catturare l’attenzione dei lettori. Così come è stato per L’Attacco dei Giganti, con cui nei primi numeri questo manga presenta alcune similitudini, ad incuriosire è l’ambientazione, misteriosa e con pochi indizi che vengono svelati soltanto poco alla volta. Il lettore condivide con i tre protagonisti lo stesso livello di conoscenza del loro mondo e viene spinto a scoprirne ogni segreto andando avanti pagina dopo pagina.

Altro punto molto interessante è il focus sulle battaglie combattute più con l’astuzia e la strategia che con superpoteri e forza fisica. Per quanto dotati di intelligenza e abilità sopra la media rispetto ai loro coetanei, Emma, Norman e Ray sono pur sempre dei bambini, e per avere la meglio contro adulti e mostri dovranno affidarsi al gioco di squadra e alla loro ingegnosità.

Anche io voglio costruire questa nave di fango perché lei mi piace…e proprio perché Emma mi piace, voglio che sorrida. Non permetterò che lei muoia. Sono pronto anche a sacrificare me stesso.
Norman

Gli autori riescono a caratterizzare bene i loro personaggi, a cominciare dai tre protagonisti: completamente diversi l’uno dall’altro per capacità e caratteri, proprio per questo motivo “funzionano” bene quando agiscono in gruppo, supportandosi a vicenda. Grande attenzione è data anche a tutti i personaggi secondari, dai bambini dell’orfanotrofio, che non risultano mai delle comparse senz’anima, ai comprimari che appariranno andando avanti nella storia, ognuno caratterizzato da un passato significativo e ben delineato. Anche gli antagonisti, partendo da Isabella e passando poi ai demoni, sono ben delineati e con sfaccettature che li rendono più credibili nel loro comportamento.

È proprio grazie a tutti questi elementi che The Promised Neverland risulta un manga ben riuscito e, ormai prossimo alla conclusione, si può dire che non si sia eccessivamente trascinato, magari soltanto per “allungare il brodo”, con una storia che invece è coerente e sa quando è il momento di concludersi. Non resta che attendere l’uscita, anche in Italia, dell’ultimo volume per godersi appieno tutta la storia.