Angeli e zombie: la recensione del romanzo horror di Alden Bell
di Chiara PoliUna ragazza in fuga, con una missione per espiare le proprie colpe. Un mondo dominato dagli zombie. Un'avventura che introduce un elemento totalmente inaspettato... Ecco la recensione di Angeli e zombie di Alden Bell.
Ambientato in un mondo post-apocalittico, Angeli e zombie ci racconta la storia di una ragazza, Temple, che a quanto ricorda ha sempre vissuto circondata dai morti viventi che dominano sul mondo.
Temple ha un macigno sul cuore, le cose che ha dovuto fare per sopravvivere. Quando incontra Maury, un ragazzino in difficoltà, capisce che riportarlo dalla sua famiglia potrebbe permetterle di espiare le proprie colpe passate. Ma Temple e Maury non sono soli, nel loro viaggio: qualcuno li segue…
L'ottusa ricerca dell'originalità
Come tutti gli appassionati di horror, e in particolare di vampiri e di morti viventi, sono sempre a caccia di nuovi titoli validi su queste spaventose e affascinanti creature.
E come tutti gli appassionati del genere, so bene che cimentarsi con un argomento come gli zombie, già così ampiamente sfruttato sotto ogni forma possibile - letteraria, cinematografica, televisiva - la volontà di cercare a tutti i costi un’originalità che ci distingua dalla massa può portare anche al disastro.
Succede anche ad Alden Bell, ed è un vero peccato. Perché la sua storia scorre senza intoppi, nonostante le evidenti incongruenze. A cominciare dall’età della protagonista, in netto contrasto con il suo modo di esprimersi: Temple è analfabeta, non ricorda il mondo pre-apocalisse zombie ed è certamente troppo giovane per conoscere i fatti e le usanze ai quali fa riferimento. Il mondo in cui vive, infatti, esiste da almeno venticinque anni. Gli uomini hanno dovuto cedere il dominio ai morti viventi da quasi tre decenni, e i conti non tornano.
Va anche detto che Bell non è uno sprovveduto: la sua storia è scritta con la precisa volontà di evitare che il lettore abbia il tipo di riflettere su tutto ciò che non torna, su quelle incongruenze di cui vi parlavo prima.
Angeli e zombie scorre veloce, con un buon ritmo… E allora, mi sono chiesta subito, perché rovinare tutto? Che bisogno c’era d’inserire un elemento forzatamente innovativo, così avulso dall’apocalisse zombie, con il solo scopo di cercare a tutti i costi l’originalità?
Non scendo in dettagli per evitare spoiler, ma una cosa voglio sottolinearla: la svolta narrativa che Bell insegue, non arriva. Non funziona. La comparsa sulla scena di creature che nulla hanno a che fare con l’universo narrativo descritto fino a quel momento non fanno altro che complice la vita al lettore.
La classica, e purtroppo frequente, occasione sprecata.
Alden Bell con Angeli e zombie non merita la sufficienza per una scelta incoerente, forzata, dettata dalla ricerca dell’originalità a tutti i costi. Peccato: la sua è stata un’occasione sprecata...