Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore: la recensione

di Chiara Poli

Un bambino che assiste a un omicidio incredibile. Un desiderio natalizio. Un evento che sconvolge Pine Cove. Ecco Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore, di Christopher Moore.

Distribuito in Italia come Uno stupido angelo. Storia commovente di un Natale di terrore, ma anche con il titolo Tutta colpa dell’angelo - Un’allegra favola di Natale, questo romanzo spazia fra i generi e sorprende come raramente accade.

Ambientato nel villaggio di Pine Cove, in California, poco prima del Santo Natale, racconta la storia dei residenti che si preparano per le festività con la consueta gioia nel cuore. Per il piccolo Joshua, però, le cose sono ben diverse: Joshua ha assistito all'omicidio di Babbo Natale. E da quel momento, non fa che desiderare che l'uomo che incarna lo spirito del Natale possa tornare dal regno dei morti. E a volte, purtroppo, i desideri si avverano.

Doverosa premessa: Christopher Moore è uno dei miei scrittori preferiti in assoluto. Io che amo tanto i classici, dai russi agli inglesi, ho perso la testa per questo scrittore americano fuori dagli schemi, che ho scoperto con una delle sue opere più famose: l'irriverente - e geniale - Il vangelo secondo Biff.

Per me si è trattato di un colpo di fulmine: dopo Biff, ho cercato e acquistato tutti i libri di Moore disponibili in Italia. Li custodisco gelosamente e scoprire che sono ricchi di crossover - ovvero di riferimenti fra loro, anche in storie apparentemente slegate - è stato come trovare un easter egg nella mia serie TV preferita.

Capite bene, quindi, che sono spudoratamente di parte. Se poi ci mettete uno dei miei generi letterari preferiti - e un altro elemento di cui non vi parlo per evitare spoiler - avete il quadro completo: io adoro Christopher Moore. Lo adoro.

Ciò premesso, ecco qui: siamo di fronte al romanzo di Moore più divertente dopo Biff. L'angelo stupido - ma davvero stupido - protagonista vi conquisterà dal primo istante.

Divertente, irriverente - l'ironia, la satira e l'irriverenza sono un mare in cui Moore sguazza costantemente - ma certamente non per tutti.

Moore non è per tutti, e in particolare il nostro stupido angelo. Me ne rendo conto perché la sua ironia è così sottile e ricca di sottotesti che non sempre viene apprezzata, o addirittura riconosciuta come tale. Credo che il problema dei lettori che non si trovano con Moore sia la volontà di prenderlo (e prendersi) sul serio.

Un punto di partenza sbagliato, ve lo dico subito. Se invece siete pronti a mettervi in gioco, a fidarvi, troverete ciò che state cercando: battute memorabili e una lunga serie di riuscitissime metafore pronte a farsi gioco dei nostri vizi, delle nostre ossessioni, delle nostre idiosincrasie.

Qui c'è una satira sociale feroce, spietata, intelligente. C'è il revisionismo storico allo scopo di mostrarci i nostri limiti. Ci sono l'immancabile originalità e una profonda conoscenza del genere. Io non saprei cos'altro chiedere, di più.

E se lo farò scoprire anche solo a un nuovo fan di Moore, mi riterrò più che soddisfatta.

VOTO9 / 10

Una commedia dell'orrore, come tutti i grandi romanzi di Christopher Moore. Questo angelo è così stupido che non potrà non conquistarvi, divertirvi, farvi riflettere. Moore è una scoperta continua.