10 grandi classici del delitto da (ri)leggere durante le vacanze
di Chiara PoliIl delitto è uno degli argomenti più sfruttati dalla letteratura di tutti i tempi. Eccolo in dieci diverse interpretazioni, da parte di grandi autori da Dostoevskij a Harper Lee e Chuck Palahniuk.
I classici del delitto da leggere, nella vita, sono tantissimi. Ma per questa estate ho pensato di proporvi una selezione di 10 titoli da recuperare che contengono anche romanzi moderni, già divenuti cult fra gli appassionati del genere.
Con un'illustre eccezione, l'unica che parla di un delitto sognato, pensato, ipotizzato e mai realizzato. E lo fa attraverso un grande romanzo.
Toxic di Helgason Hallgrìmur
In molti hanno raccontato la storia di un assassino, un autore seriale di delitti che a un certo punto della sua vita decide di cambiare vita.
Non importano le ragioni della decisione, né il momento: conta solo la scelta.
L’assassino, qui, è un professionista soprannominato Toxic e il delitto è voler ricominciare a vivere.
Se lo merita, dopo tutto il male che ha causato? Valutatelo voi…
Survivor di Chuck Palahniuk
Cosa c’entra Palahniuk coi classici? vi chiederete. Ve lo dico subito: un grande scrittore moderno si misura con tematiche senza tempo, regalandoci l’avventura di un uomo il cui vero delitto è voler vivere.
Imparando poco a poco a riconoscere il valore della vita, attraverso lo stile pungente di un maestro della letteratura il nostro eroe inizia a condividere con altri personaggi il dono più prezioso: l’amore per l’unica occasione che abbiamo per fare qualcosa di memorabile.
L'avventura della banda maculata di Sir Arthur Conan Doyle
Difficile scegliere un solo racconto su Sherlock Holmes, ma per variare un po’ il panorama è necessario.
Quindi, mettendo da parte il mio sconfinato amore per Il mastino dei Baskerville, vi segnalo questo racconto de Le avventure di Sherlock Holmes.
Il delitto è la morte di una donna, la cui sorella ritiene sospetta. L’investigatore è il più grande investigatore di tutti i tempi. E il corollario è fatto da avidità, vendetta e gelosia.
Tutto ciò che fa dell’essere umano il più grande autore di delitti di sempre.
Le braci di Sàndor Màrai
E se il delitto non fosse mai avvenuto, ma solo pensato, voluto, desiderato? Questo è il caso di un romanzo che colpisce per lasciare il segno senza nessuno dei cliché: ci sono solo due anziani personaggi che si confrontano quarant’anni dopo un delitto che non è mai avvenuto.
Perché il vero delitto, qui, è la natura umana. La capacità di riscrivere la storia nella propria memoria, la voglia di vendicarsi, l’invidia e la gelosia.
Non troverete nell’opera di Màrai un delitto, un colpevole e un investigatore. Ci troverete solo parte di voi stessi, e un romanzo immortale.
La signora nel lago di Raymond Chandler
Philip Marlowe non è un investigatore, è l’investigatore per definizione.
In questa sua avventura, il delitto è la scomparsa di una signora, moglie di un famoso produttore di cosmetici, legato a un segreto.
Siamo negli anni ’40, eppure la scrittura e le riflessioni sono di una modernità sconcertante.
Non a caso, Chandler e Marlowe formano una delle coppie autore-personaggio meglio assortite di tutti i tempi.
La lettera rubata di E. A. Poe
Il delitto, qui, è il furto. Ma c’è anche molto, molto di più.
Ci sono un investigatore improvvisato e l’inettitudine di quelli professionisti, ci sono i politici corrotti e la straordinarietà del banale: da un fatto apparentemente insignificante, l’autore costruisce una storia degna di nota.
Sono molte le opere di Poe che indugiano sul delitto, anche in senso più classico. Ma questa è la dimostrazione di come si scrive, senza mai annoiare il lettore, per raccontare una storia qualunque…
Uno studio in nero di Ellery Queen
Mettete insieme Ellery Queen e Sherlock Holmes.
Otterrete un mix esplosivo, con uno dei racconti più appassionanti fra i classici del genere e con uno dei più (tristemente) famosi autori di delitti della storia: Jack lo Squartatore, nientemeno.
Devo dirvi altro o avete già iniziato a leggerlo?
Il buio oltre la siepe di Harper Lee
Il delitto al centro della trama di questo classico immortale è una violenza sessuale.
Almeno secondo il racconto. Perché il vero delitto, quello che ha scritto il nome di Harper Lee nella storia della letteratura, sono il pregiudizio, l’odio, l’ingiustizia, la distorsione della verità. In una storia da adulti che ci viene raccontata da una bambina mentre il mondo attorno a lei cerca disperatamente l’occasione per cambiare e crescere.
La siepe è davanti a quel buio che cela ciò che non volevamo vedere. Ma che poi non dimenticheremo più.
Qui la recensione completa.
Dieci piccoli indiani di Agatha Christie
Lo rileggo una volta ogni due o tre anni, sempre durante le vacanze. Da non so più quanto tempo.
Fra tutti i romanzi di Agatha Christie che ho amato, questo è sicuramente quello su cui torno sempre volentieri, senza mai annoiarmi pur conoscendolo praticamente a memoria.
Una casa in uno splendido scenario. Un gruppo di personaggi. Una serie di omicidi. Un assassino che si aggira indisturbato fra le sue prossime vittime: qui ci sono tutti, ma proprio tutti gli elementi che hanno fatto la storia del delitto.
Imperdibile.
Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij
Ci sarà un motivo, se questo classico fra i classici è uno dei romanzi più intelligenti mai scritti, non solo fra quelli di Dostoevskij.
Il delitto avviene per i soliti motivi: l’avidità, la paura, la stupida piccolezza dell’animo umano. Ma il castigo… Quello sì che è il piatto forte.
Perché il castigo della coscienza può essere perfino peggiore di quello inflitto dalla legge.
Una storia lunga e articolata, ma assolutamente distante dal “mattone” che ci si potrebbe aspettare accostandolo.
Leggetelo: ne uscirete arricchiti.