Un'elezione politica, uno scontro tra volontà, incredibili sotterfugi e una meravigliosa Veronica Lodge: ecco cosa c'è nel secondo volume di Archie.
Bentornati a Riverdale. Dopo un inizio esplosivo, le nuove (dis)avventure di Archie continuano in un secondo, frizzante volume.
Stavolta non c'è proprio bisogno di presentazioni: anche chi si sta avvicinando solo ora a questo mito del fumetto americano ormai ha già imparato a conoscere i protagonisti della storia, che riprende esattamente da dove si era interrotta. Archie Andrews, fresco della rottura con la sua fidanzata storica, "il maschiaccio" Betty Cooper, ha avviato una relazione con la ricca ereditiera Veronica Lodge, così gettando Riverdale nel caos più totale.
Agli abitanti di questa cittadina sembra strano che il mondo come lo conoscevano sia cambiato così d'improvviso. E qui sta l'ironia, perché il triangolo tra Archie, Betty e Veronica è uno dei più famosi della cultura popolare americana: uno che lo scrittore Mark Waid ha iniziato a rispolverare e lucidare, trovando un modo fresco e divertente di riproporci questi "teenager senza tempo".
Riflettori su Veronica Lodge!
Se l'epocale "Incidente del Rossetto" e le sue conseguenze occupavano gran parte del primo volume, Veronica si è imposta con forza (e in vari modi) nelle nuove pagine della storia. La sua novella storia d'amore con Archie è al centro dei sei capitoli del secondo volume, disseminato di trappole ed imprevisti per i nostri eroi.
L'antagonista dichiarato sembra essere ancora una volta il signor Lodge. Il padre di Veronica, ora in corsa come sindaco della città, è sul piede di guerra: la storia tra Archie e sua figlia deve finire, costi quel che costi!
L'accidentale distruzione della sua nuova casa da parte dello sbadato Archie è solo uno dei motivi della disapprovazione di Lodge. L'altro pare essere un odio viscerale per il cambiamento, specie quello che porta all'incontro di mondi e stili di vita diversi: un'altra ironia che si può fare a meno di notare, visto che l'arrivo dei Lodge a Riverdale di conseguenze ne ha avute (e ne avrà ancora) parecchie.
È in questo clima di tensioni e sotterfugi che Archie e Veronica devono cercare un nuovo equilibrio: uno che, in modo non diverso da quanto accade nel mondo reale, richiederà dei sacrifici da parte di entrambi.
Nel secondo volume, Mark Waid continua ad affrontare questo tema in modo brillante, sfruttando il carattere iperbolico dell'Archie-verso e dei suoi abitanti. Sebbene a Riverdale molte azioni e reazioni siano estreme, non possiamo fare a meno di pensare che alcune di esse non risulterebbero fuori posto nella realtà. Veronica in crisi perché non sa navigare un semplice supermercato è una scena più profonda delle apparenze, che strappa una risata ma riesce a far riflettere.
Ronnie però è una Lodge, e i Lodge sanno benissimo quello che vogliono (e come prenderselo). Alla fine del nuovo volume, i continui tentativi d'insinuarsi, identificarsi o imporsi nell'ordine naturale di Riverdale condurranno padre e figlia verso due diversi apogei, sempre per colpa di Archie e sempre con conseguenze molto differenti. Il cliffhanger è assicurato ancora una volta.
Che fine ha fatto Betty Cooper?
La domanda sul destino di Betty non riguarda tanto la sua presenza nel secondo volume di Archie, quanto la sua evoluzione come personaggio.
Betty passa in un apparente secondo piano per alcuni dei nuovi capitoli, ma la sua presenza rimane palpabile per tutta la storia - e quando c'è, le sue scene al fianco di Archie sono davvero significative. Le loro interazioni commentano in modo naturale il passato e il presente della coppia. Merito anche della regia del fumetto, che si sposta l'attenzione sui giusti particolari e fa esplodere le giuste tensioni nei momenti più propizi, creando scene che ne evocano altre.
A questo punto, mentre Archie e Veronica sono occupati a creare "un nuovo mondo" in cui vivere la loro storia, Betty Cooper è impegnata a trovare sé stessa, a "combinare un casino" e sconvolgere la sua vita per capire che cosa conta davvero per lei. Quello a cui la punterà questa crescita lo possiamo già immaginare: il caro, vecchio Archie Andrews. Ma in che inedita veste è tutto ancora da capire, perché in questa nuova versione di Riverdale le cose potrebbero essere più complicate di come sembrano.
L'apparente sbadataggine di Archie
Archie si legge in modo rapido e spensierato, ma poi ti entra nel cuore ed è difficile ignorare quelle due o tre spine che ci ha piantato dentro, mentre non prestavi attenzione. È questa, più che la sua abitudine d'infrangere la "quarta parete", che lo fa parlare a e col lettore.
Mark Waid, uno dei responsabili del rilancio della testata, ha dosato bene le "nuove presentazioni" dei protagonisti, evitando di saturare i primi capitoli del fumetto con troppi volti nuovi. Ma, mentre la storia procede, facciamo inevitabilmente qualche nuovo incontro. Sono conoscenze che contano davvero, perché portano avanti la trama principale presentandoci personaggi con cui è facile relazionarsi o in cui è inevitabile riconoscere qualcuno.
Archie, Betty e Veronica rimangono in primo piano, ma il fumetto non si dimentica di Jughead, dell'informatissimo Pop's e degli "adulti bambini" spesso sperduti od esasperati dalla surrealità di Riverdale. Ed è questa ragnatela di interazioni, simpatie ed antipatie che rende così vivido e palpabile l'universo di Riverdale.
L'edizione italiana del secondo volume
Archie Vol. 2 è disponibile Italia dal 12 aprile 2017 grazie ad Edizioni BD. ll volume, un brossurato di 144 pagine, raccoglie i capitoli da 7 a 12 dell'originale fumetto americano.
Il tomo arriva completo di un'interessante (e divertente!) introduzione dell'editor di Archie Comics Mike Pellerito, che ha riassunto alcune delle linee-guida alla base di questo chiacchieratissimo rilancio: "L'unica costante è il cambiamento!"
A cambiare, anche questa volta, sono stati gli artisti legati al volume: Veronica Fish è rimasta per disegnare Archie per i capitoli dal 7 al 10, ma gli ultimi due sono stati realizzati dai "più spigolosi" (ed altrettanto espressivi) Thomas Pitilli e Ryan Walpole. Uno speciale legato al processo creativo del duo si trova alla fine del secondo volume, che contiene anche una cover gallery con tutte le copertine dei capitoli originali della raccolta.
Adulti-bambini, odio per il cambiamento, guerre (non tanto) segrete: il secondo volume di Archie prosegue con grinta un rilancio pieno di energia creativa. Risate e sorrisi complici assicurati.