Arrivare a te, la recensione del manga di Karuho Shiina
di Giulia GrecoArrivare a te è il viaggio interiore di Sawako Kuronuma, che cresce e impara ad aprirsi col prossimo, e Shota Kazehaya che tenta di far crollare il muro che la ragazza ha costruito attorno a sé.
Non è il classico racconto di un amore da fiaba, Arrivare a te. È la storia di un sentimento che nasce, cresce e sa mutare con i suoi protagonisti. È la storia di infinite prime volte che Sawako Kuronuma vive con Shota Kazehaya, è la storia di una ragazza che, lentamente, in punta di piedi, entra in un mondo che le è completamente estraneo, ma che le permette di crescere, di aprire il suo cuore e di sperimentare non solo l'amore più puro, ma anche l'amicizia più vera.
L'avventura di Sawako ha inizio come quella di molte altre adolescenti, solo con qualche difficoltà in più. L'incapacità di comunicare e il suo aspetto particolare, coi lungi capelli corvini e la pelle diafana, attirano le antipatie dei compagni di classe della giovane fanciulla, che presto viene soprannominata dai suoi coetanei “Sadako”, come la protagonista di The Ring.
Ben pochi sanno che gli atteggiamento che i più reputano inquietanti di Sawako non sono altro che espressione della scarsa capacità comunicativa della ragazza, che fatica non poco per riuscire a essere compresa.
Al di là delle bizzarre apparenze, che poi tanto bizzarre in realtà non sono, si nasconde un immenso mondo interiore, fatto di gentilezza, di altruismo, spiccata sensibilità e desiderio di mettersi alla prova e far felice il prossimo.
Purtroppo, come spesso accade, le difficoltà che Sawako mostra nel tentare di esprimere i propri sentimenti, nell'aprirsi e cercare di farsi capire dai suoi coetanei fanno sì che venga esclusa ed emarginata. Fragile e dall'animo sensibile, candida, ingenua e incompresa, Sawako erige una barriera attorno a sé, un muro che, lentamente ma inesorabilmente, con Kazehaya e grazie a lui si sgretola. Ed è esattamente a questo punto che Sawako può sbocciare.
Karuho Shiina sviluppa con estrema delicatezza il percorso di una ragazza dapprima emarginata che riceve lo sprone per trasformarsi in una donna risoluta, senza mai perdere le caratteristiche che fanno di lei la Sawako Kuronuma in cui ci immedesimiamo fin dal momento in cui facciamo la sua conoscenza.
Con Sawako Kuronuma ci troviamo di fronte, forse per la prima volta, a una protagonista di manga per ragazze diversa da tutte le altre, come diversa è la storia che la mangaka vuole raccontare, non quella di chi diventa importante e speciale quando il suo amore viene corrisposto, non quella di chi diviene bella agli occhi di tutti solo quando il ragazzo bello e popolare posa il suo sguardo su di lei, ma quella di una ragazza che straordinaria lo è già, nonostante sia alle prese con una vita ordinaria, vissuta tra la scuola, gli affetti e le scoperte di un'età in divenire.
Finisco sempre per correre senza motivo, ma stando con te, ho scoperto anche il piacere di camminare lentamente.
Ciò che rende Arrivare a te un'opera diversa nel suo genere è la sua narrazione lenta e quotidiana, perché lento e quotidiano è il progressivo cambiamento dei suoi personaggi e delle relazioni che intercorrono tra essi. Lo sbocciare dell'amicizia tra Sawako, Chizu e Yanu, dell'amore tra Sawako e Shota, della rivalità tra Sawako e Kurumi, sempre descritti con tatto e senza mai cedere a insensati artifici narrativi, ci offrono una prospettiva quanto mai reale delle vite di un gruppo di adolescenti giapponesi, alle prese con i primi amori, con le difficoltà di esprimere i propri sentimenti, con la paura di non essere ricambiati e soprattutto con la consapevolezza che l'adolescenza non dura per sempre e incombono le responsabilità dell'età adulta.
E in questo difficile percorso, fatto di alti e bassi e di incomprensioni, di dubbi e incertezze, i due protagonisti si sostengono a vicenda, a riconferma di quanta cura Shiina abbia infuso nel delinearli. Perché non è solo Sawako a rendere Kimi ni Todoke – questo il titolo originale della serie manga – un vero e proprio gioiellino nel panorama fumettistico giapponese. Lo sappiamo: non è la trama in sé a fare una storia, sono i personaggi a renderla unica, e quelli di Arrivare a te ci riescono tutti, divenendo protagonisti di un racconto lontanissimo dall'essere una rappresentazione ideale di momenti indimenticabili e persone che li vivono. Forse proprio per questo anche il protagonista maschile, Shota Kazehaya, si discosta moltissimo dallo stereotipo del personaggio che incarna. È per questa ragione che, nonostante sia il ragazzo più ammirato e popolare della scuola, è in realtà timido e impacciato, con nessuna esperienza in materia d'amore e il solo desiderio di poter entrare in contatto con l'unica ragazza che abbia mai attirato la sua attenzione.
Ed ecco che allora è semplice comprendere l'origine del titolo dell'opera, che racchiude in sé la curiosità e il desiderio di Shota e Sawako di entrare in contatto l'uno con l'altra, un passo dopo l'altro, per scoprire due mondi differenti, uno fatto di freschezza e solarità, l'altro di incertezze e fragilità. Si tratta di due mondi solo all'apparenza incompatibili, che inaspettatamente si scoprono coesistere e, anzi, divenire complementari: Sawako e Shota crescono insieme, migliorandosi a vicenda e camminando, fianco a fianco, lungo il viale dell'adolescenza.
Noi cambieremo. Tuttavia c'è un sentimento che non finirà […] Voglio arrivare a te, come sempre e per sempre.
In un panorama di manga a sfondo romantico che si somigliano tutti, Arrivare a te sorprende per la delicatezza con cui narra la storia di una ragazza straordinaria che vive esperienze ordinarie.