Il Maestro e Margherita: la recensione del capolavoro di Bulgakov

di Laura De Rosa

Un capolavoro della letteratura non solo russa ma internazionale, un libro surreale, coinvolgente, affascinante, censurato più volte, frutto della mente geniale del suo autore, Michail Bulgakov.

Indice

Da un lato la Mosca degli anni '30 dov'è in visita Satana in persona travestito da professore, dall'altro la Gerusalemme al tempo di Ponzio Pilato.

Sono questi i due principali piani narrativi de "Il maestro e Margherita", romanzo di Michail Bulgakov, la cui trama si incentra su Satana da un lato e sulla figura del Maestro, sull'amore che lo lega a Margherita e sul suo surreale riscatto. Vicende che si svolgono parallelamente al processo evangelico che vede protagonista Gesù.

Capolavoro della letteratura russa, originale e unico, venne riscritto da Bulgakov almeno 8 volte, e solo nella terza versione lo scrittore introdusse i personaggi del Maestro e di Margherita, da cui il titolo del libro.

Trama

Berlioz e il poeta Ivan Nikolaevic parlano di Dio quando nel bel mezzo della conversazione si intromette Woland, uno sconosciuto che dice di essere amico di Kant e di Ponzio Pilato. Woland afferma che Gesù esiste e preannuncia a Berlioz una triste sorte, la morte, che poco dopo effettivamente se lo porta via.

Da quel momento a Mosca iniziano a verificarsi tutta una serie di fatti inspiegabili e nel frattempo Ivan Nikolaevic, che continua a parlare di Woland e della sua predizione di morte, viene preso per pazzo e rinchiuso in manicomio. Qui incontra il Maestro che gli rivela che Wolan è davvero Satana e gli parla della sua relazione con Margherita e dell'opera controversa su Ponzio Pilato.

Margherita, in seguito, incontra Azazello, amico del diavolo, che le rivela di conoscere le sue pene per il Maestro e le dona un unguento per aiutarla a incontrarlo di nuovo. Margherita se lo spalma sul corpo, ringiovanisce e volando raggiunge Satana, scoprendo di essere stata scelta per diventare Regina del Saba. Qui la donna partecipa al ballo del plenilunio e in questo modo si guadagna l'opportunità di abbracciare il suo Maestro. Può quindi tornare da lui e ricominciare a viverci insieme perlomeno finché Azazello, per volere di Woland, non li raggiunge uccidendolo.

Ma Woland è atteso da Dio che vuole metterlo in riga e impedirgli di tormentare il Maestro e Margherita per l'eternità, concedendogli eterno riposo.

Recensione

Romanzo nel romanzo, complesso, visionario e affascinante, pubblicato postumo per via della censura, "Il Maestro e Margherita" libro si sviluppa su più piani narrativi, mescolando realtà e fantasia, prendendosi gioco della Russia di Stalin.

C'è di tutto al suo interno, l'ironia, l'elemento grottesco, il paradosso, e Satana che sotto mentite spoglie si manifesta ai miscredenti dichiarando che Dio esiste, sebbene quest'ultimo non compaia se non per fare giustizia alla fine. Due facce della stessa medaglia, bene e male.

D'altronde lo stesso Woland, nome con cui si fa chiamare Satana, se da un lato compie malvagità, proprio attraverso di esse mette alla prova l'umanità, liberandola, svelando l'indicibile, punendola e sbeffeggiandola, senza risparmiare i rappresentanti del potere sovietico.

E poi ci sono Margherita, donna infelice ma fiera, passionale, orgogliosa, e il Maestro, che come Pilato, il protagonista della sua opera, non riesce a cogliere la bellezza del messaggio di salvezza di Cristo.

Giustizia e ingiustizia, potere, malvagità e bontà, verità e menzogna, ne "Il Maestro e Margherita" si parla di questo e molto di più. Curioso è sapere che non fu Bulgakov a terminare il romanzo ma la sua terza moglie, Elena Šilovskaja. Il libro venne poi pubblicato tra il 1966 e il 1967, in tre numeri "censurati" della rivista Mosca.

Ricco di significati, surreale e travolgente, caratterizzato da un ritmo incalzante, e da dialoghi sempre stimolanti, è un'opera provocatoria e imperdibile.

Il Maestro e Margherita di Michail BulgakovFrasiX
Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov
VOTO10 / 10

Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov è uno dei romanzi russi del Novecento più celebri in assoluto, un vero e proprio capolavoro intramontabile, uscito dopo molte censure.