Nick Hornby: illustri consigli su nuove letture da affrontare
di Chiara PoliLi ha intitolati Shakespeare scriveva per soldi e Una vita da lettore: sono i due libri in cui il celebre scrittore inglese Nick Hornby ci parla dei libri che ha amato e del suo rapporto con la lettura. Scopriamoli insieme.
Tutti noi amanti della lettura siamo costantemente alla ricerca di buoni consigli sui libri da leggere.
Vogliamo sapere quali romanzi potrebbero appassionarci e quali, invece, ci farebbero solo perdere tempo prezioso da dedicare a letture più consone ai nostri gusti.
E gli scrittori, si sa, sono fra i più avidi lettori. Uno di loro, l'autore di tanti romanzi di successo da Alta fedeltà a Non buttiamoci giù, ha pensato di scrivere ben due libri per consigliare ai (suoi) lettori una serie di testi che considera degni di noti.
In Shakespeare scriveva per soldi, datato 2008, Nick Hornby ci parla dei suoi autori anglosassoni preferiti, di tutti i tempi.
Da Shakespeare, appunto, ai libri dei suoi amici, ai romanzi iniziati e mai finiti fino a quelli ripresi in mano dopo anni con grandi scoperte emozionali. Passando per Henry Miller e qualche graphic novel.
Un viaggio fra gli scaffali della libreria privata di uno degli scrittori inglesi più celebri e amati.
Non c'è uno schema, però: non ci troviamo di fronte a una raccolta di schede di libri. Hornby è uno scrittore e come tale ci prende per mano e ci porta, rendendoci partecipi delle sue passioni, alla scoperta dei titoli che affollano la sua libreria e che sono stati in qualche modo importanti per lui.
Una sorta di diario personale, da lettore e lettore.
Qualche titolo può averlo ispirato per una delle sue opere, qualche altro può avergli insegnato cosa non doveva inserire nella storia che aveva intenzione di raccontare.
Lo stesso stile discorsivo viene mantenuto da Hornby nel secondo volume di questo genere, intitolato Una vita da lettore e incentrato sui libri che gli sono stati assegnati per la sua rubrica di critico e per i titoli nei quali si è imbattuto, magari a sua volta su consiglio di qualche collega scrittore.
Attenzione, però: se vi aspettate di trovare in questo volume e nel precedente una sorta di lista dei libri da leggere assolutamente nella vita, rimarrete delusi.
Perché proprio la delusione, qui, è inclusa: Hornby ci racconta semplicemente i libri che ha voluto o dovuto leggere e le sue sensazioni a riguardo.
Non c'è un progetto narrativo in stile "i 100 migliori libri della storia", e questo ha parzialmente deluso alcuni lettori.
Sapendo prima, come spero che questa presentazione vi permetterà di fare, a cosa andate incontro, l'impatto sarà diverso.
E se amate Nick Hornby, brillante scrittore di cui vi parlerò ancora con la recensione dei suoi libri, certamente riconoscerete la sua inconfondibile impronta.
Anche parlando di libri non suoi.