Sherlock Holmes: 5 curiosità sui romanzi di Conan Doyle
È uno dei personaggi più iconici nella letteratura crime e il suo modo di investigare è stato rivoluzionario. Ecco 5 curiosità sul genio di Londra.
Sherlock Holmes, nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle, è senza dubbio il personaggio più iconico nel panorama dei romanzi gialli. Il suo particolare modo di investigare e il suo carattere austero, sicuro di sé e a tratti borioso, sono i tratti distintivi di uno degli investigatori più amati nella storia della letteratura.
Il consulente investigativo tanto famoso nella Londra dei primi del '900, è tutt'ora moderno e rivive ancora oggi in diverse serie TV - due su tutte: Elementary e Sherlock - e film, vedi quelli con Robert Downey Jr..
Ma pensate davvero di conoscere a fondo il protagonista dei racconti di Conan Doyle?
Non tutte le storie vengono raccontate da Watson
Tratto distintivo dei libri di Conan Doyle è l'uso dell'assistente di Sherlock per narrare i fatti ma in ben 4 storie non è lo stesso Watson il narratore. Infatti in due racconti, L’avventura del soldato sbiancatoe L’avventura della criniera del leone, è lo stesso Sherlock a parlare mentre negli altri c'è una terza persona a tirare le fila della storia.
Ha fatto il suo esordio al cinema nel 1900
Si intitolava Sherlock Holmes Baffled (Un perplesso Sherlock Holmes) ed era semplicemente un cortometraggio di circa 30 secondi. Da lì in poi è stata un'escalation di successi.
La H. nel cognome di Watson è un vero mistero
Il nome completo dell'assistente di Sherlock è John H. Watson ma ancora oggi nessuno è riuscito a dare una spiegazione a quella H.. Quale nome o soprannome si nasconde dietro quella lettera? In nessuno dei romanzi pubblicati viene mai menzionato.
Non ha mai indossato il tipico cappello "deerstalker"
Forse l'immagine più iconica del personaggio è il caratteristico cappello a doppia falda che, attenzione attenzione, nei libri non è mai stato descritto. Essendo un copricapo tipico della Londra dei primi del '900, il disegnatore Sidney Paget ha deciso, di sua spontanea volontà, di affibiarglielo in un disegno di quell'epoca.
Anche la pipa con cui è notoriamente raffigurato è di un altro modello rispetto a quello descritto nei racconti: Sherlock infatti fumava una pipa da tabacco che non presenta un corpo ricurvo ma allungato e disteso.
Non ha mai pronunciato la famosa frase "Elementare Watson!"
È la citazione che più spesso si associa a Sherlock Holmes ma non c'è nulla di più sbagliato: la frase infatti è stata pronunciata solo anni dopo le pubblicazioni, in un film dedicato all'investigatore che abita al 221 di Baker Street.
Siete rimasti sorpresi?