Rossana Campo mette nero su bianco il cameratismo tutto al femminile
Rossana Campo non ha paura di mostrare quel particolare cameratismo femminile fatto di flussi di coscienza, desideri sospesi, sesso, tradimenti e confessioni intime. Ecco Mai Sentita Così Bene.
Mai Sentita Così Bene è un romanzo di Rossana Campo, pubblicato da Feltrinelli nel 2003. Questo testo letterario scardina completamente la teoria infondata che il cameratismo sia solo una prerogativa maschile.
La realtà è completamente diversa: le donne possono essere spietate, delle "playgirl" incallite, oscene anche più degli uomini. L'autrice mette tutto nero su bianco e senza indugi, anzi lo fa attraverso dialoghi fitti, con parole sincere.
Non c'è ipocrisia nei dialoghi, né quella borghesia che lascia intendere le cose per paura di un giudizio altrui. Le protagoniste di Mai Sentita Così Bene parlano a cuor leggero, demolendo in pochi secondi quei luoghi comuni che intrappolano il concetto di donna.
Ale, Valeria, Monica, Lucia, Betty e Nadia sono delle trentenni che hanno deciso di lasciare l'Italia, emigrando a Parigi. Ognuna di loro proviene da una regione italiana diversa e sono diventate amiche incontrandosi in terra straniera.
Ciascuna si è ricavata il proprio spazio a Parigi ma il legame territoriale di appartenenza, ha dato il là a qualcosa di ben più profondo. Ad accomunarle, oltre al loro essere italiane, sono i desideri e la voglia di rompere gli schemi.
Sono tutte donne indipendenti, che fuggono dalla noia e dalla routine quotidiana. E tutte evitano accuratamente i tranelli che, secondo loro, la società tende.
Un esempio? Nessuna di loro pensa che la procreazione sia uno strumento per concretizzare la propria esistenza nel mondo. I figli non sono in programma nella loro vita (almeno per il momento), né se ne fanno un cruccio. In Mai Sentita Così Bene è palese la complicità tra le protagoniste, c'è un legame molto forte che non teme il giudizio altrui.
Ecco: quella era la prima volta che non ero conciata da brava ragazza. Ero arruffata, incasinata, dentro e fuori, e era la prima volta che il mio aspetto esteriore corrispondeva a quello che avevo dentro.
Le donne presenti nel romanzo sono tutte diverse sia esteticamente che mentalmente. Ciascuna rappresenta per sommi capi una tipologia caratteriale, in cui sarà difficile non rispecchiarsi durante la lettura. Per alcuni versi Mai Sentita Così Bene ricorda il film Due Partite (2009) di Enzo Monteleone, tratto dall'omonima pièce teatrale scritta da Cristina Comencini.
Per chi non conoscesse il film: ecco un assaggio del trailer!
Gli elementi in comune tra il film ed il romanzo sono l'aggregazione femminile e gli uomini. Questi ultimi sono l'argomento principale delle donne, in particolar modo quando si incontrano tra loro: sono il chiodo fisso di ognuna.
Intorno al mondo maschile si intrecciano e si alzano discorsi di qualsiasi genere. In sostanza gli uomini sono la croce e la delizia di qualsiasi donna!
Su di loro le donne riescono a tessere difetti infiniti, insormontabili e opprimenti ma allo stesso tempo non riescono proprio a farne meno.
Nel film siamo negli anni '60, un'epoca in cui si intravedono le prime insofferenze del gentil sesso che, però, sono ancora mascherate. Nel film le donne giocano ancora con falsa benevolenza, facendosi rinchiudere nella stanza rosa e ovattata che la società ha scelto per loro. Ma quando possono parlare liberamente, spogliandosi delle vesti di madri amorevoli e casalinghe perfette, l'insofferenza e la frustrazione salgono arrivando alle stelle.
Invece in Mai Sentita Così Bene le donne sono in tutto e per tutto quelle contemporanee: c'è chi è sposata ma è fedifraga, chi si diverte a collezionare liaison come se fossero paia di scarpe, chi si sente intrappolata e chi vive situazioni pesanti e opprimenti da cui non riesce a fuggire via.
In poche pagine (162) la scrittrice è riuscita a racchiudere una grande fetta del mondo femminile, facendolo con maestria, leggerezza e scorrevolezza. Si termina il libro con un sorriso, sperando che ci sia un secondo volume anche se non è così.
Rossana Campo dedica a tutte le protagoniste il proprio spazio, non c'è una donna che prevarica sull'altra. Il lettore forse sarà portato a propendere per colei che è più simile al proprio carattere oppure al personaggio che si dimostra più intrigante.
L'autrice ha esordito nel 1992 con il romanzo In principio erano le mutande ma a quest'opera si sono susseguite altre pubblicazioni, quindi volendo, ci sarebbe ancora tanto da leggere.
La sua ultima opera è Difficoltà per ragazze, pubblicata nel 2016 da Giulio Perrone editore. La scrittrice ha vinto il Premio Strega Giovani 2016 con il romanzo Dove troverete un altro padre come il mio.