L'anno dell'oracolo: recensione del thriller di Charles Soule
di Chiara PoliL'anno dell'oracolo di Charles Soule racconta la storia di un uomo comune che, dalla sera alla mattina, si trasforma nell'uomo più popolare di tutto il pianeta: l'Oracolo, colui che conosce il futuro... E ne condivide una parte con gli altri.
Il tema è innegabilmente affascinante: cosa fareste se, svegliandovi da un sogno, sapeste di aver ricevuto visioni del futuro che si avvereranno?
108 profezie, per la precisione - come i 108 minuti che impediscono la distruzione del mondo in Lost - su eventi piccoli, grandi e più o meno rilevanti che si mostrano infallibili. Qualsiasi cosa voi facciate per modificarli o evitarli.
Will Dando risponde a questa domanda con il Sito: uno spazio web impossibile da collegare a lui in cui alcune delle profezie vengono pubblicate, diventando l’ossessione del momento per tutti, perennemente attaccati agli schermi dei loro smartphone per scoprire se sul Sito sono arrivate novità.
Insieme all’amico Hamza, Will sceglie di approfittarsi del dono che ha ricevuto, vendendo a carissimo prezzo alcune delle profezie.
Ma le cose, anche quando si vede il futuro, non vanno mai come previsto… E il Sito non è uno strumento di Will: è l’entità che predispone gli eventi affinché il futuro si verifichi.
L’anno dell’oracolo è un thriller intrigante, che pone il lettore di fronte alla domanda di partenza - cosa faresti se fossi al posto di Will - e accende la sua curiosità svelando poco a poco le profezie e i loro effetti sulla vita di Will, Hamza e il resto del mondo.
Ben scritto, scorrevole e mai noioso, fa affidamento sulla sospensione dell’incredulità per l’assoluta mancanza di verosimiglianza di alcuni eventi - soprattutto nella parte finale - forte della sua stessa premessa: profezie che si avverano. La verosimiglianza, in un contesto simile, non è il requisito principale.
Avventuroso quanto basta, con solo qualche nota stonata.
Tiene incollati grazie alla curiosità sulle profezie, sul mondo in cui influenzeranno il destino del mondo, sulla scelte che l'Oracolo farà per gestirle come meglio crede.
L'arma vincente credo sia la scelta di un uomo comune, non particolarmente intelligente, nemmeno particolarmente astuto, da mettere nei panni della persona più famosa - amata, odiata o temuta - di tutto il pianeta.
Consigliato agli appassionati del genere.
L'anno dell'oracolo è un mix fra avventura, thriller e soprannaturale che conquista grazie alla domanda che spinge tutti noi a porci: cosa faremmo, al posto del protagonista,se conoscessimo il futuro?