Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco: il ritratto di Daenerys Targaryen
di Giulia GrecoIl grande pubblico l'ha conosciuta grazie alla serie TV Game of Thrones, ma chi è la Daenerys Targaryen protagonista dei romanzi di George R.R. Martin?
Nata dalla Tempesta. La Non-bruciata. Madre dei Draghi. Distruttrice di Catene. Figlia di tre. Figlia della Morte. Sterminatrice della Menzogna. Sposa del Fuoco. Regina dei Draghi. Daenerys Targaryen porta sulle proprie spalle un gravoso fardello.
Quando facciamo la sua conoscenza, la giovane principessa è poco più che una bambina, una giovane fanciulla nata nella tragedia durante la Ribellione di Robert Baratheon, la guerra che ha posto fine alla dominazione Targaryen sull'Occidente.
Tutto quello che Daenerys voleva era la grande casa dal portale rosso, con l'albero di limoni fuori dalla finestra, e quell'infanzia che non aveva mai conosciuto.
Una principessa in esilio: Daenerys e l'eredità Targaryen
Esiliata assieme al fratello maggiore Viserys, Daenerys, detta Dany, cresce senza alcuna conoscenza di Westeros. L'unico legame con la sua famiglia è Viserys, un uomo che viene descritto da ser Barristan Selmy come “il degno figlio di suo padre”, il re folle.
Mia madre è morta nel darmi alla luce, e prima di lei anche mio padre Aerys e mio fratello Rhaegar. Io non avrei mai neppure saputo i loro nomi se Viserys non fosse stato con me a dirmeli, a parlarmi di loro. Lui è il solo che mi resta. Il solo... È tutto quello che ho.
Eppure, grazie a Viserys, in Dany nasce un profondo senso di dovere nei confronti della sua famiglia e dei torti subiti per colpa dell'usurpatore Robert Baratheon, l'uomo che, dopo aver portato alla morte Rhaegar Targaryen, ha preso il suo posto sul Trono di Spade.
Il peso di portare sulle proprie spalle l'eredità Targaryen è uno dei temi portanti del percorso della ragazza, che ancora prima della morte di Viserys, ancora prima di sapere di essere l'ultima Targaryen al mondo, diviene perfettamente consapevole di essere “il sangue del drago”. Una frase che non solo le dona forza e coraggio, ma che le ricorda anche la propria provenienza e identità, il proprio destino.
«Io sono il sangue del drago.» Questa volta Daenerys sussurrò leparole, in modo da farsi coraggio. «Io sono il sangue del drago. Io sono il sangue del drago...» E i draghi non conoscono la paura.
«Viserys è morto. Io sono la sua erede, l'ultimo sangue rimasto della nobile Casa Targaryen. Qualsiasi cosa appartenesse a lui, ora appartiene a me»
Dany avverte un senso di obbligo nei confronti di una famiglia che non ha conosciuto, ma che diventa tutto per lei. Vendicare i torti subiti diventa il leit motiv della sua storia, nonostante per lungo tempo Daenerys si ripeta di non desiderare il trono tanto bramato dal fratello. Westeros non è mai stata casa sua, non l'ha mai avvertita come tale. L'unico luogo in cui si è davvero sentita a casa, al sicuro e protetta è la casa dalla porta rossa di Braavos.
«Sii paziente, principessa. Non commettere lo stesso sbaglio di tuo fratello. Andremo a casa, un giorno, te lo prometto.»
Casa? La parola fece scendere su di lei un velo di tristezza. Ser Jorah aveva la sua isola degli Orsi, ma qual era la sua casa? Racconti, nomi pronunciati con la solennità di preghiere, la memoria sbiadita di una porta rossa...
Ma a un certo punto qualcosa cambia. Dany diventa consapevole non solo nell'inettitudine del fratello, sa che non sarà mai un sovrano amato dal suo popolo, ma anche del destino che l'attende.
"Non eri un vero drago" pensò Dany con una calma singolare. "Il fuoco non può uccidere un drago."
Da questo momento in poi, Daenerys prende una decisione: dominare Westeros come in passato aveva fatto Aegon il Conquistatore.
«Sulle terre d'Occidente» esordì la Madre dei draghi «tramutando le parole di Targaryen in dura realtà, Aegon il Conquistatore scatenò fuoco e sangue. Ma in seguito portò pace, prosperità, giustizia.
Daenerys è orgogliosa di appartenere alla dinastia dei draghi, quella di Rhaegar Targaryen, il fratello che non ha mai conosciuto e di cui sogna di sapere di più, grazie ai racconti di Barristan il Valoroso. Allo stesso tempo, però, ricorda la profezia di Mirri Maz Duur, che pende come una spada di Damocle sulla sua testa.
«Quando il sole sorgerà a occidente e tramonterà ad oriente» rispose Mirri Maz Duur. «Quando i mari si seccheranno e le montagne voleranno via nel vento come foglie morte. Quando il tuo grembo sarà di nuovo fecondo e tu darai vita a un figlio vivo. Allora, e solo allora, lui farà ritorno.»
Dany teme di non poter ripristinare la sua casata, ma se che potrà fare in modo che le future generazioni si ricordino di lei.
Mirri Maz Duur, la maegi degli uominiagnello che aveva distrutto khal Drogo e il figlio che lei portava in grembo, aveva predetto che mai più lei avrebbe generato un altro figlio vivente.
"La Casa Targaryen finirà con me." Un pensiero che la riempì di tristezza.
«Dovrete essere voi i miei figli» disse ai suoi draghi «i miei feroci figli. Arstan dice che i draghi vivono più a lungo degli uomini, per cui voi continuerete a vivere anche dopo che io sarò morta.»
Daenerys non ha mai desiderato il Trono di Spade, mai ha voluto essere la regina delle terre d'Occidente, tutto ciò che desiderava era una casa, la famiglia che non aveva mai avuto. Pensava che quando avrebbe avuto l'età giusta avrebbe sposato suo fratello Viserys, come suo padre aveva sposato sua sorella prima di lei. Ma poi tutto cambia, e l'orgoglio fa nascere in lei il desiderio di rivalsa contro chi la ritiene una debole fanciulla indifesa e di vendetta nei confronti di Robert Baratheon e dei “cani dell'Usurpatore”.
Non una regina. Una khaleesi
George R.R. Martin disegna per la sua Daenerys un percorso tutt'altro che lineare. Daenerys ci viene presentata come una giovane ragazza insicura, succube del fratello prima, del marito khal Drogo poi, una fanciulla di soli tredici anni che viene venduta come merce di scambio dal fratello per poter riconquistare il continente occidentale. Ma pian piano la vediamo mutare e trasformarsi in una donna sicura di sé, una che riesce a ottenere prima il rispetto di Drogo, il khal dothraki che conosce solo guerra, sangue e barbarie, successivamente quello di tutto il khalasar.
Sangue e fuoco. Il motto della nobile Casa Targaryen. Daenerys lo aveva conosciuto in ogni istante della propria vita. «Il sangue dei miei nemici, sarà con piacere che io lo verserò. Il sangue degli innocenti... è qualcosa di ben diverso.»
La morte del marito e la nascita dei suoi tre draghi, che considera suoi figli, costituisce il vero punto di svolta per la storia di Daenerys Targaryen.
Le sfide che Daenerys è costretta ad affrontare la trasformano in una donna sicura di sé, che sa essere perfino spietata, ma che compie tutto in virtù di un suo personale senso di giustizia.
Le umiliazioni subite, le sofferenze, la morte che ha guardato negli occhi, vengono affrontate da Daenerys con grande forza e così Dany diventa una leader per il suo popolo, una madre per i suoi sudditi.
La lealtà che Daenerys dimostra verso il nome della sua famiglia la conduce a proporsi però un obiettivo che è più grande di lei: Dany desidera dar lustro ai Targaryen, dimostrandosi la regina di cui l'Occidente ha bisogno. Ma la strada è tutta in salita e, nonostante le buone intenzioni, nonostante l'attenzione e il rispetto che la giovane nutre e dimostra verso i sudditi, Dany si rende troppo presto conto di non essere pronta per essere la regina di Westeros.
La sua permanenza a Meereen nel terzo e quinto volume de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco mette il personaggio di fronte alle difficoltà di governare un regno insieme alla paura di divenire folle, come suo padre.
«E tu hai anche portato la libertà» intervenne Missandei.
«La libertà di agonizzare per la fame?» ribatté Dany in tono secco. «La libertà di morire? Che cosa sono io, un drago o un'arpia?» "Sono forse anch'io pazza come lo era mio padre? Ho anch'io qualche stortura?"
«Un drago» affermò ser Barristan senza alcuna esitazione. «Meereen però non è le terre d'Occidente, maestà.»
«Ma come potrò dominare sui Sette Regni se non riesco neppure a governare una singola città?» Dilemma cui Barristan non seppe trovare risposta. Dany voltò loro le spalle, tornando a spaziare con lo sguardo sulla città.
Daenerys giunge a Meereen in qualità di conquistatrice, libera le città della Baia degli Schiavisti dai padroni e dalla schiavitù, ma si trova a fronteggiare un nuovo nemico: non un avversario nel gioco del Trono, ma qualcosa di più intimo e personale. Daenerys è una combattente, una guerriera capace di mostrarsi misericordiosa, ma anche spietata, coraggiosa, ma anche fragile. E le sue insicurezze, la difficoltà di far fronte a qualcosa più grande di lei, mostrano per la prima volta la Madre dei Draghi in una veste del tutto nuova e inaspettata: governare un regno, per di più una terra di cui non conosce usi e costumi, la spiazza a tal punto da farci chiedere: Daenerys è davvero pronta per sedere sull'agognato Trono di Spade?
La serie di romanzi non è ancora conclusa, e solo il tempo ci darà una risposta.