Lo sceneggiatore di Batman e il disegnatore italiano presentano un horror fatto di mostri, bambini scomparsi e una ragazza pronta a tutto pur di porre fine alla carneficina. La recensione del primo volume di Something is Killing the Children.
Archer’s Peak è una cittadina piccola, tranquilla, circondata da una fitta boscaglia dove i ragazzini del luogo amano andare a giocare ed ambientare le loro storie fantastiche. Racconti del terrore, perlopiù, con mostri giganti che aspettano immobili e silenziosi il momento giusto per rapirti e ucciderti. Racconti che smettono di essere tali quando ad Archer’s Peak iniziano a sparire, uno dopo l'altro, decine di bambini, e soprattutto quando un piccolo gruppo di essi viene ritrovato nella foresta, privo di vita e orribilmente mutilato.
Per gli adulti, l'artefice della carneficina è un misterioso e sadico serial killer; secondo i più giovani, l'assassino dei loro amici è invece James, unico sopravvissuto alla mattanza, la cui ricostruzione degli eventi punta il dito contro i mostri delle storie di paura che tanto amava raccontare. Creature che gli adulti non possono - o forse non vogliono - vedere.
Una testimonianza difficile da accettare, a cui nessuno è disposto a credere. Nessuno tranne Erica Slaughter, una misteriosa ed enigmatica ragazza che quell'orrore sembra conoscerlo molto bene, tanto da essere giunta ad Archer’s Peak proprio per porvi fine.
È un horror tanto brutale quanto affascinante quello alla base di Something is Killing the Children, nuova serie a fumetti degli americani BOOM! Studios, il cui primo volume - Non andate nel bosco - è da poco arrivato in libreria per Edizioni BD. Una vicenda che pesca direttamente dai romanzi di Stephen King, quelli fatti di piccole cittadine americane, adolescenti e mostri spaventosi, ma che lo sceneggiatore James Tynion IV decide di raccontare utilizzando i dialoghi taglienti e ironici tipici delle produzioni di fine anni '90, tanto da sembrare usciti da un lavoro di Joss Whedon.
Ridurlo a un banale “It incontra Buffy l'ammazzavampiri”, però, è sbagliato. Something is Killing the Children racchiude infatti al suo interno anche palpabili influenze da shonen manga, soprattutto per quanto riguardo la caratterizzazione, fisica e psicologica, di Erica. Se tutti gli altri personaggi hanno il tipico aspetto da fumetto americano, lei sembra essere uscita direttamente da uno giapponese: occhi grandi, attitudine badass da teppista – con tanto di bandana nera al collo - ma premurosa con coloro che deve proteggere, pronta a far guerra con armi di fortuna comprate al ferramenta.
Tynion IV l'ha pure dotata di una propria mascotte, un animaletto guida – in realtà un polpo realizzato unendo un paio di vecchi guanti con una cerniera e dei bottoni - con cui la ragazza parla e che, più avanti nella storia, si rivelerà essere qualcosa di molto diverso da quello che appare.
Nonostante sia soltanto un lungo prologo delle vicende, un set up per illustrare al lettore personaggi, dinamiche e atmosfere della serie, il primo volume di Something is Killing the Children funziona, funziona davvero molto bene.
Accantonate fin da subito le premesse di realizzare qualcosa di originale a tutti i costi, Tynion IV – attualmente in forza alla DC Comics come sceneggiatore di Batman - imbastisce un horror rurale intriso di elementi fantasy e sovrannaturali senza mezze misure. Un racconto dove il sangue e la morte sono ritratti in maniera forte e decisa pur non mostrandosi mai come il principale elemento della narrazione, racchiuso invece nell'interazione tra i vari personaggi in gioco.
Una grossa parte di merito nella riuscita dell'opera, già best seller negli USA, ce l'hanno i disegni di Werther Dell’Edera, supportati dagli oscuri colori acquerellati dello spagnolo Miquel Muerto. L'artista italiano, recentemente visto sulle pagine de Il Corvo: Memento Mori e Le Voci dell’acqua e ormai lanciatissimo anche all'estero, usa qui un tratto elegante ma non per questo meno sporco, vivo, vibrante, riuscendo a trasmettere al lettore tutti i sentimenti e le emozioni provate dai protagonisti. Molto bella e ricercata anche la costruzione delle tavole, che predilige un taglio cinematografico senza però fare eccessivo uso di splash page o vignette irregolari.
Fra tutte le nuove serie a fumetti slegate dai supereroi Marvel e DC, Something is Killing the Children è sicuramente una delle più promettenti ed interessanti, contenendo al suo interno già tutti gli elementi per trarne un show TV di successo. Per Erica, James e gli altri bambini di Archer’s Peak il viaggio è appena iniziato, ma la sua fine, siamo sicuri, è ancora molto lontano da intravedere.
Una delle serie a fumetti più promettenti dell'anno, un horror a tinte sovrannaturali cruento e avvincente che scava nelle paure e nei traumi infantili di ognuno di noi.