Kengan Ashura, arti marziali portate all'estremo in questo manga
di Silvio MazzitelliUn manga sulle arti marziali che ha saputo lasciare il segno in un panorama già molto saturo di storie simili.
I manga legati alle arti marziali sono da sempre stati molto popolari sia in patria che nel resto del mondo sin da quando il fumetto giapponese è stato concepito. Ricordiamo ad esempio Judo Boy (Kurenai Sanshiro in originale) la cui serie animata ha avuto un notevole successo anche in Italia. Le opere dedicate alle arti marziali si distinguono per la profondità con cui queste sono trattate, andando dal realistico fino a sfociare nell’esagerazione con tecniche e battaglie oltre i limiti umani.
Kengan Ashura è un manga proprio di questo tipo, che unisce arti marziali realmente esistenti con alcune inventate di sana pianta. I combattimenti sono volutamente esagerati e con tecniche a volte esplicitamente sovraumane, anche se non si entra mai nel campo di quegli shonen manga con superpoteri o capacità sovraumane. Per quanto assurde possano essere, le spiegazioni poggiano sempre su basi reali.
Il manga è stato scritto dal duo di autori Yabako Sandrovich (storia) e Daromeon (disegni), che hanno iniziato l’opera nel 2012 concludendola nel 2018 con ben 27 volumi all’attivo. Attualmente si stanno occupando del seguito Kengan Omega, iniziato nel 2019 e che per il momento conta soltanto due volumi. In Italia il manga è pubblicato dallo scorso anno da Planet Manga, etichetta di Panini Comics. Di Kengan Ashura esiste anche un anime, realizzato con animazioni in computer grafica, arrivato anche in Italia grazie a Netflix, composto da due parti da 12 episodi ciascuna.
La trama
Intorno al 1700 in Giappone i mercanti si facevano guerra tra loro, in maniera anche scorretta, per essere sicuri di poter offrire i loro servigi in esclusiva allo Shogun. Quando la situazione iniziò a degenerare lo Shogun stesso impose la creazione dell’associazione Kengan, un ordine segreto esistente ancora oggi, dove le più importanti compagnie del paese si sfidano per decidere chi ha ragione negli affari. Ad esempio, se due compagnie si contendono l’appalto per la costruzione di un edificio, tramite l’associazione Kengan, queste mandano ognuna un proprio combattente rappresentante in una sfida. Il vincitore di questo combattimento garantirà l’appalto all’azienda per cui ha combattuto.
Nel corso dei secoli l’organizzazione Kengan è diventata un’associazione nascosta importantissima dove i guerrieri moderni più potenti del Giappone si sfidano rappresentando le più importanti aziende del paese. Uno di questi è Tokita Ohma, giovane dal passato misterioso e forte come un demone che sconfigge il lottatore ufficiale del gruppo dell’azienda Nogi per entrare nel torneo Kengan. Il presidente Hideki Nogi decide allora di farne il suo combattente, e lo affida a uno dei suoi dipendenti di basso rango: il 56enne Kazuo Yamashita. Nonostante le differenze di età e di visione del mondo, tra Kazuo e Ohma si formerà uno speciale legame, mentre affronteranno diversi potenti guerrieri fino ad arrivare al torneo Kengan, in cui si decideranno le sorti dell’intera associazione.
Il vero protagonista è il torneo
Dopo I primi volume introduttivi, Kengan Ashura inizia il suo grande torneo in cui si deciderà il nuovo presidente dell’associazione Kengan. Gli autori hanno pianificato per bene ogni singola battaglia coinvolgendo ben 32 combattenti nella fase finale del torneo. Normalmente in manga di questo tipo ci si concentra sugli scontri del protagonista e al massimo su quelli dei suoi amici e dei suoi rivali. In Kengan Ashura invece ogni combattimento è riportato dall’inizio alla fine, mostrando background e motivazioni di ognuno dei 32 lottatori.
Certo alcuni avranno molta più importanza di altri, ma è da elogiare questa grande cura nei confronti di ogni personaggio. Inoltre, c’è spazio anche per portare avanti alcune sottotrame che vanno aldilà del semplice torneo, nonostante queste si svolgano in contemporanea, regalando ai lettori alcuni colpi di scena inaspettati.
Kengan Ashura vuole soltanto divertire il lettore con una storia che non si prende mai troppo sul serio: fatta di uomini con muscoli che hanno muscoli a loro volta, e tecniche segrete che vanno oltre l’umana possibilità, ma giustificate, anche in maniera divertente, in modo da sembrare quantomeno verosimili. L’elemento più riuscito è indubbiamente quello dei personaggi. Ognuno dei 32 combattenti (ma anche tutti quelli extra) ha una caratterizzazione molto curata, tanto che, nonostante l’elevato numero di questi, difficilmente vi dimenticherete di uno di loro.
Le battaglie ovviamente rappresentano il fulcro dell’opera, con ogni scontro rappresentato dall’inizio alla fine. Questi sono disegnati in maniera magnifica, con una grande cura per la coreografia delle battaglie e per l’anatomia dei lottatori, con pose e una regia nelle tavole che riescono a dare la giusta potenza ad ogni colpo sprigionato.
Kengan Ashura è un manga molto godibile per chi ama le arti marziali o anche le storie d’azione in generale, basta non pretendere un estremo realismo nella rappresentazione delle arti marziali, o una storia troppo elaborata. È una storia perfetta per chi vuole una lettura avvincente e senza troppi pensieri come un film di Stallone o The Rock, ad esempio, tanto per spegnere il cervello e farsi trascinare dalla spettacolarità dei combattimenti.