Harry Hole: un approfondimento sul personaggio creato da Jo Nesbø

di Emanuela Brumana

Un eroe che fa di tutto per essere un anti-eroe, un poliziotto dannato che risolve i casi più intricati, perdendo qua e là amicizie, amori e parti di sé: ecco tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Harry Hole.

Indice

Potrei iniziare questo approfondimento sul poliziotto più affascinante di sempre così: "Mia suocera è differente". Già, perché è merito suo se sono inciampata in Harry Hole, il tetro personaggio uscito dalla penna di Jo Nesbø, protagonista di dodici romanzi e un film.

Alto, tagliente, dannato: Hole è un buono travestito da cattivo che con il suo intuito riesce a risolvere i casi più intricati.

Solo che, a dirla così, uno pensa: "L'ennesima serie crime". Niente di più sbagliato! Il sadismo di Nesbø emerge libro dopo libro e per Hole non c'è mai pace: perde amicizie, amori, colleghi, parti del corpo; è segnato da cicatrici emotive e fisiche, è sempre più inquietante a ogni discesa nell'inferno ed è sempre più affascinante quando ne riemerge.

Se volete sapere tutto su questo poliziotto norvegese, continuate nella lettura!

Jo Nesbø: l'autore della saga di Harry Hole

Cominciamo col dire una cosa: cercate una fotografia di Jo Nesbø, poi leggete uno dei libri su Harry Hole e ditemi se la descrizione del personaggio non coincide col ritratto dell'autore. Per me, Harry Hole ha la faccia del suo autore! Ha quegli occhi espressivi e allo stesso tempo imperscrutabili, ha quel ghigno ironico, quell'aria di chi guarda il mondo intorno a sé, odiando più della metà di ciò che vede e lottando per salvare quel che rimane.

Oltre che essere uno scrittore di successo, i cui libri hanno venduto più di 40 milioni di copie al mondo, Nesbø è anche sportivo e musicista: classe 1960, nato a Oslo, Nesbø ha iniziato la sua carriera letteraria con Il pipistrello, primo capitolo della saga di Harry Hole.

È autore anche di altri romanzi estranei alla saga e di qualche titolo per ragazzi: insomma, da quando ha iniziato a scrivere, non si è più fermato!

La saga di Harry Hole: informazioni e curiosità

Cominciamo con le presentazioni: chi è Harry Hole?

È un commissario della polizia di Oslo, un uomo che, da subito, ci viene mostrato con tutte le sue debolezze: è alcolizzato, non manca di usare droghe, è inaffidabile e incoerente, sa essere insopportabile; insomma, prendete l'immagine linda di un poliziotto in alta uniforme, ligio al dovere e buttatela nel cestino.

Hole è l'anti-eroe per eccellenza, ma nonostante questa sua nutrita collezione di difetti, ha un grande pregio: lotta per il bene (certo, con mezzi e misure tutti suoi, però gioca nella squadra dei buoni) e non si arrende finché giustizia non è fatta.

Il suo fiuto in fatto di crimini è unico al mondo, tanto che la serie si apre non nella fredda Norvegia, ma in Australia prima e in Thailandia poi, dove Hole è stato inviato per risolvere alcuni misteriosi omicidi.

Torna in patria solo dal terzo titolo della serie e da lì in poi la sua vita è un ottovolante emotivo: da Il pettirosso (terzo libro) a Il coltello (dodicesimo e ultimo - al momento - titolo), Hole si innamora, viene lasciato, perde tre colleghi (uno più adorabile dell'altro, sigh!), smaschera un giro di poliziotti corrotti, si sposa, scagiona il figlioccio Oleg accusato di omicidio... E non è ancora finita: per salvare Rakel, l'amore della sua travagliata vita, perde un dito mettendo la mano tra un perverso arnese usato per la macellazione degli animali e il collo della suddetta Rakel; si fa un'inquietante cicatrice sul volto, questa volta per salvare se stesso da uno strumento di tortura che gli era stato ficcato in bocca e, arrivando all'ultimo capitolo della saga, perde la sua amata Rakel e le cose per lui si mettono così male che, indovinate un po'?, viene lui stesso accusato dell'omicidio (ma non illudetevi: la spiegazione è ben più articolata e devastante!)... E come ciliegina sulla torta di quest'ultimo capitolo, mentre è alla guida, prova a suicidarsi e praticamente quasi muore, ma solo quasi, perché un mondo (letterario) senza Harry Hole, che mondo sarebbe?

Insomma, Jo Nesbø non ci va certo piano con il suo protagonista e tutti i personaggi che gravitano intorno a lui, ed è per questo che leggere la saga di Harry Hole (rigorosamente in ordine, altrimenti vi spoilererete cose ben peggiori di quelle che vi ho spoilerato io qui sopra!) è un'esperienza coinvolgente e appagante, talmente ben scritta che valuterete a un certo punto di mollare tutto per entrare in polizia, pur di avere un collega burbero, intrattabile e geniale come lui.

La saga di Harry Hole: i libri

Come dicevo, i libri della serie vanno categoricamente letti in ordine, quindi ecco una carrellata dal primo all'ultimo.

Breve nota: Il pipistrello e Scarafaggi sono ambientati all'estero e, lo ammetto, quando ho iniziato la saga ero tentata di saltarli perché amo le atmosfere nordiche, il freddo, la neve, le tazze di caffè che scaldano l'anima. Ecco, non cedete alla tentazione e cominciate da Il pipistrello, perché ciò che avviene in questi primi due capitoli ricorrerà spesso come memoria o fatto a cui si accenna nel corso degli altri libri.

Il pipistrello

La saga inizia in Australia, dove una ragazza norvegese viene trovata morta. Ecco come Harry Hole fa la sua comparsa. Subito le cose si rivelano più complesse di quanto sembrino: la morte della ragazza non è un caso isolato e aleggia l'ombra del serial killer. Un primo capitolo affascinante, che unisce crime, tradizioni aborigene e inseguimenti che vi terranno incollati alla pagina, anche se, come dicevo, pecca un po' nell'ambientazione.

Scarafaggi

Nuovo scenario, nuovo caso per Harry Hole, che questa volta è a Bangkok, a indagare sulla morte di un diplomatico norvegese. Sembra proprio che ai piani alti, a Oslo, facciano di tutto per tenere il poliziotto il più lontano possibile. Anche questa volta, l'ambientazione non è quella che ci si aspetta da un romanzo crime nordico, eppure Nesbø riesce a rendere benissimo il clima umido, i rumori incessanti, il senso di claustrofobia che caratterizza la città.

Un secondo capitolo che, seppur con qualche sbavatura (è davvero necessario far morire anche qui una persona a cui Hole si lega?), apre ufficialmente le porte alla Harry Hole-mania.

Il pettirosso

Oslo, finalmente. E per il primo romanzo ambientato "a casa" della serie, Nesbø sfodera niente meno che una storia sepolta nel passato, durante la Seconda guerra mondiale. Un gruppo di soldati nasconde qualcosa, e Hole deve scoprire che cosa per fermare il fiume di sangue che sta di nuovo scorrendo davanti a lui. Accanto a Hole compare Ellen, una donna "con gli attributi", che fa breccia nel cuore del lettore perché ehi, c'è una donna che sa tenere testa a Hole, ma se posso darvi un consiglio, non affezionatevi troppo!

Questo terzo capitolo mi ha coinvolta fino alla fine ed è il motivo per cui consiglio di "resistere" se con i primi due capitoli non scatta (comprensibilmente) subito la scintilla. Da qui in poi, non vi perderete un libro della serie!

Nemesi

La lista dei nemici di Hole aumenta pagina dopo pagina, libro dopo libro. In questo quarto capitolo sembra che qualcuno stia cercando di incastrarlo: una sua vecchia fiamma viene trovata morta dopo aver trascorso la notte con lui e Hole, causa una gran bevuta, non ricorda niente.

Intanto, la polizia deve indagare su una rapina finita male, ma non sembrano esserci indizi a cui appigliarsi. Per fortuna viene introdotto un personaggio che affiancherà Hole per un bel po' di altri capitoli: Beate Lonn e c'è persino un nuovo, impacciato ma fedele compagno, Halvorsen.

La stella del diavolo

Harry Hole viene qui sorpreso mentre, ubriaco, si addentra nella sua più grande ossessione: chi ha ucciso Ellen? Il caso deve essere ben più complesso di quello che sembra e lui è determinato ad andare a fondo, della questione e parrebbe anche nella sua vita.

Un omicidio, però, lo riporta in servizio: c'è un killer che colpisce in città e la prima vittima viene trovata senza un dito, con un minuscolo diamante sotto la palpebra. Che sia la firma del killer?

Se avete imparato a conoscere Nesbø, saprete che mai nulla è così scontato quando c'è di mezzo la sua penna. Leggere per credere. E fidatevi: niente vi verrà più naturale, perché una volta iniziato, questo libro vi obbligherà a finirlo nel minor tempo possibile.

La ragazza senza volto

Con questo libro, siamo davanti a un puzzle ben congegnato, in cui diverse storie iniziate nel passato si incastrano alla perfezione sotto lo sguardo sempre più dannato di Harry Hole.

Durante un concerto di Natale, un killer uccide Robert Karlsen, un ufficiale dell'Esercito della Salvezza. A Hole l'arduo compito di scoprire chi è stato e perché, ma questa volta per il nostro c'è una difficoltà in più: il suo capo smette di essere il comprensivo Bjarne Møller, che viene sostituito da Gunnar Hagen, decisamente meno incline a passare sopra ai suoi vizzi e alle sue stranezze.

L'uomo di neve

Veniamo a quello che, a detta di alcuni, è il miglior libro di Nesbø. Ecco, io non mi unisco al gruppo. Si tratta di una bella storia, angosciante e appassionante, ma penso che il finale si intuisca fin troppo facilmente: questa volta Nesbø lascia un po' troppe bricioline di pane sul sentiero e così scopriamo il colpo di scena prima del previsto.

Questa volta Harry Hole ha il cuore a pezzi: non si capacita del nuovo compagno che Rakel ha scelto per sé, o meglio, non si capacita di non essere lui (e neanche il lettore ne è molto convinto!); così si getta nelle indagini perché un nuovo serial killer sta colpendo. La sua firma è un pupazzo di neve costruito fuori dalla casa delle sue vittime, tutte madri.

Qual è il disegno che Hole non riesce a vedere?

Il leopardo

Se dovessi indicare il libro più angosciante della serie, penso che sceglierei questo! Sarà che ci sono di mezzo uno strumento di tortura chiamato La mela di Leopoldo, ambientazioni estreme, dal freddo dell'alta montagna al caldo del Congo e come sempre, ci sono i drammi di Hole, che lo portano quanto mai alla deriva.

Mentre un killer colpisce in città, Hole si stordisce di oppio a Hong Kong e i due organi di polizia deputati a risolvere il caso, l’Anticrimine e la Kripos, si sfidano in una lotta di potere senza però riuscire a districare davvero la matassa. Insomma, Hole deve tornare!

Sicuramente, questo non è un libro breve, dato che supera le settecento pagine, ma devo ammettere che come tutti i libri di Nesbø, è filato via liscio, pagina dopo pagina.

Lo spettro

In questo romanzo succede quello che nessuno (genitore naturale, genitore adottivo o lettore appassionato) vorrebbe accadesse: Oleg, il figlio di Rakel, la donna amata da Hole, è in carcere con l'accusa di omicidio. E negli ultimi mesi, Oleg, l'adorabile bambino che abbiamo conosciuto nei capitoli precedenti e che è diventato il figlioccio di Hole, è caduto nel giro della droga, piaga che sta sempre più flagellando Oslo. Ecco la leva che fa di nuovo tornare in pista Harry: deve salvare quella famiglia che avrebbe potuto essere sua, se solo le cose fossero andate diversamente, se solo lui fosse stato diverso.

Devo dire che questo è uno dei libri che mi è rimasto meno nel cuore, forse proprio per l'inaspettata piega che ha preso la vita di Oleg, forse perché ogni tanto ho avuto la sensazione che il castello di carte costruito fosse troppo articolato per il caso in sé...

Polizia

Hole è morto! Ecco che cosa pensa il lettore appena approccia il libro. O se non è morto, se la passa proprio male.

Ma come far continuare un libro di oltre seicento pagine senza il nostro (anti)eroe? Be', Nesbø è davvero bravo in questo e porta avanti un romanzo basato principalmente sull'assenza di Harry, che viene spesso evocato anche perché solo lui sarebbe in grado di risolvere il mistero dei poliziotti morti sulle scene dei crimini rimasti irrisolti.

Sete

Ed ecco il libro che si apre con quell'idillio che tutti i lettori sognavano (o forse no, perché un Hole così pacificato con se stesso non ci sembra lui...): Harry è sposato con Rakel, non beve più e lavora come insegnante. Ma Nesbø non ha ripreso la penna in mano per darci un lieto fine lungo seicento pagine.

Due donne vengono uccise nei loro appartamenti, una terza è ferita: in comune quel morso sul collo fatto con una dentiera in ferro, perché il killer vuole il loro sangue. Sembra che Hole debba tornare sul campo.

Una storia complessa e angosciante, ma anche ben costruita, che regala quel colpo di scena finale ben orchestrato, che fa dire che è valsa la pena seguire Hole per undici capitoli!

Il coltello

L'ultimo capitolo della saga di Hole si apre con un mondo in pezzi: Hole è stato lasciato da Rakel, ha ricominciato a bere e si sveglia senza ricordare la notte precedente; cosa che però dovrebbe fare perché ha mani e vestiti insanguinati.

Dopo aver frequentato a lungo l'inferno, è diventato un mostro anche lui?

Questo libro è la summa del male che Nesbø non ha paura di fare ai suoi personaggi: in queste pagine succede tutto quello che chi ama Hole non vorrebbe accadesse. Crollano certezze, muoiono personaggi chiave, si spezzano legami che si pensavano solidi... Preparatevi a perdere tutto, come Hole. E ovviamente, preparatevi ad amare ogni singola pagina.

Harry Hole da ascoltare: gli audiolibri

Molti dei libri di Nesbø superano le cinquecento pagine, e può capitare che qualcuno non abbia tempo o voglia di approcciare simili volumi. Ecco che allora ci pensano gli audiolibri, anche se purtroppo non sono stati registrati per tutta la serie di Harry Hole. Ma mai disperare, chissà che non si decida di rendere disponibili tutti i titoli in questa versione.

Al momento, il solo capitolo della saga disponibile in audiolibro è Sete, letto da William Angiuli; ma per gli appassionati del genere, anche altri libri di Nesbø sono disponibili in versione audio: Sole di mezzanotte, letto da Pino Insegno e Macbeth, letto sempre da William Angiuli.

L'uomo di neve: il film