Romanzi storici e civili, il Camilleri oltre Montalbano in 10 libri
di Simone Alvaro SegatoriNon solo Montalbano, Camilleri ha fatto diverse incursioni anche nel passato della sua Sicilia con dei romanzi storici di fantasia ma basati su storie vere e che parlano di quanto può essere strana, a volte, la realtà.
Nonostante debba il suo enorme successo mondiale alla saga di Montalbano, Andrea Camilleri ha alle spalle una sconfinata produzione letteraria che spazia tra generi e tematiche molto diverse tra di loro. Quelli che generalmente vanno sotto la definizione di “romanzi storici e civili” sono tra le opere più interessanti dello scrittore, in cui ritrovare tutta la sua arguzia, la sua curiosità, la sua fantasia e soprattutto le sue innumerevoli conoscenze.
Per la maggior parte dei dieci romanzi che vedremo qui sotto, Camilleri si è ispirato a degli eventi realmente accaduti, alcuni più noti al pubblico o aventi comunque una risonanza nazionale e altri più banali o quotidiani. L’ispirazione arriva quindi da altri scritti e in molti casi vecchi documenti ritrovati per caso, in cui poi la fantasia dell’autore ha riempito i vuoti che la legge non ci ha tramandato. L’ambientazione è sempre quella della Sicilia rurale che tante volte ci ha raccontato e in cui, sia che si tratti di vicende dispiegatesi a Palermo, ad Agrigento o nell’immaginaria Vigata, possiamo ritrovare sempre un po’ di quell’assurdità che caratterizza ancora oggi le persone e soprattutto la burocrazia.
Il corso delle cose – 1978
Il corso delle cose è il primo romanzo scritto da Andrea Camilleri, in cui il protagonista è un piccolo uomo comune che si mantiene ai margini della vita pur di non avere seccature, ma che si ritrova immischiato in un gioco più grande di lui e in cui tanti interessi diversi si scontrano. Ambientato negli anni ’50 in un piccolo paesino siciliano, gli eventi narrati arrivano a disturbare una quiete fittizia e intessono già trame, tematiche e personaggi che ritroveremo poi anche nelle opere successive.
Un filo di fumo -1980
Un filo di fumo è il secondo romanzo che Camilleri scrisse ed un ottimo punto di partenza per chi voglia avvicinarsi a questo scrittore con un romanzo breve e correlato di un piccolo dizionario molto utile per avere un’infarinatura del suo siciliano. Ambientato in un’unica giornata, segue il punto di vista di un intero paese sul prossimo fallimento della ditta Barbabianca, commercianti di zolfo, e i loro tentativi di salvarsi a qualunque costo.
Il birraio di Preston – 1995
Uno dei romanzi più belli e originali di Camilleri si sviluppa come un esperimento per lo scrittore e un divertente esercizio letterario per il lettore che può decidere di leggerlo come più gli aggrada, scombinando l’ordine dei capitoli senza paura di perdere il senso dei fatti narrati. Ogni capitolo è infatti raccontato da una prospettiva diversa sul medesimo evento. L’autore ha tratto spunto da un’inchiesta svoltasi nel 1875 a Caltanissetta sulle contestazioni della popolazione verso la decisione del nuovo prefetto di origine fiorentina di inaugurare il teatro cittadino mettendo in scena l’opera di Luigi Ricci Il birraio di Preston, appunto.
La concessione del telefono – 1998
Unacommedia degli equivoci raccontata tra scambi epistolari, ritagli di giornale, documenti ufficiali e parole sussurrate lontano da orecchie indiscrete. Tra inganni, favori richiesti e dispensati, simpatie e antipatie mutevoli, si svolge la storia di Filippo Genuardi, commerciante di legnami, disposto a tutto pur di ottenere la concessione di una linea telefonica privata. Qui la recensione per approfondire.
La mossa del cavallo - 1999
L’ennesimo romanzo geniale dello scrittore che ispirandosi ad un fatto di cronaca, ambienta un poliziesco ricco di suspence nella Vigata dell’800 e in cui le lingue e i dialetti possono essere annoverati tra i protagonisti principali. In seguito a dei sospetti casi di corruzione, il ragioniere Giovanni Bovara viene inviato in Sicilia per indagare su delle attività equivoche dietro all’applicazione della tassa sul macinato. Di mentalità e lingua ligure, Bovara non capisce appieno ciò che gli sta succedendo intorno e si ritroverà presto accusato di un crimine che non ha commesso.
La scomparsa di Patò – 2000
Ispirato ad un fatto raccontato da Sciascia in A ciascuno il suo, La scomparsa di Patò si presenta come un dossier costituito questa volta solo ed esclusivamente da lettere dattilografate o scritte a mano, articoli di giornale e documenti ufficiali. Il lettore si muove quindi in un marasma di linguaggi, teorie, pensieri e abitudini per sciogliere l’enigma dietro la sparizione di Antonio Patò durante la rappresentazione del venerdì santo della Passione di Cristo.
Il re di Girgenti – 2001
Sapevate che per breve tempo la città di Agrigento è stata una monarchia con a capo re Zosimo, un semplice contadino eletto dal popolo? Non lo sapeva nemmeno Camilleri prima di imbattersi in una libreria romana e in un libro che raccontava la storia della città. Una volta venuto a conoscenza dell’aneddoto, non poté fare altro che raccogliere più informazioni possibili sull’argomento, scoprendo così quanto poco è stato tramandato di questi fatti. Nasce quindi Il re di Girgenti che mescola la realtà alla fantasia, con personaggi fiabeschi inseriti dentro fatti reali.
La presa di Macallè – 2003
È il 1935 e il Regno d’Italia è impegnato nella più grande campagna coloniale della sua storia. In Sicilia, l’innocenza e la vita tranquilla di un bimbo di nome Michelino, cresciuto come perfetto fascista in una famiglia distrutta, viene sconvolta dalla scoperta del sesso e delle “cose vastase” che gli adulti praticano senza alcuna vergogna. Un romanzo diverso, che spicca per la sua crudezza e che metterà a dura prova lo stomaco del lettore nel proseguo della lettura.
Il nipote del Negus – 2010
Un altro romanzo che porta sullo sfondo tutta la boria della retorica fascista è Il nipote del Negus che racconta con l’inconfondibile ironia dell’autore una storia tanto divertente da essere vera. Nel 1929 il nipote del re etiope si traferì in Sicilia per motivazioni di studio. Accolto e trattato con tutti gli agi e le reverenze possibili, il governo italiano con il Duce in prima linea, spera di poterne trarre vantaggi sul fronte della politica internazionale, ma il ragazzo sembra avere ben altri interessi.
La rivoluzione della luna – 2013
La rivoluzione della luna è a tutti gli effetti un romanzo femminista che vede come protagonista Eleonora de Moura, che nel 1677 alla morte del marito il Vicerè Carlo III di Sicilia, ne prese il posto emanando in breve tempo riforme rivoluzionarie, considerate però sovversive dai suoi detrattori. Italiano, siciliano e spagnolo si mescolano in quest’originale storia, purtroppo tra le meno conosciute dello scrittore.
L’autore
Nato nel 1925 a Porto Empedocle in provincia di Agrigento, Andrea Camilleri si è formato nell’ambiente teatrale prima e in quello televisivo dopo. Cresciuto nel suo proprio mondo letterario, passa da essere un “semplice” lettore ad essere uno degli scrittori più acclamati al mondo nel 1978 con Il corso delle cose. La fama arriva però con la saga del Commissario Montalbano. Gialli, romanzi storici, biografie, racconti per l’infanzia e saggi costituiscono la sua vastissima opera. Negli ultimi anni di vita Camilleri era diventato quasi completamente cieco e ha scritto i suoi ultimi romanzi dettandoli alla sua fedele assistente Valentina Alferj. Lo scrittore se ne è andato il 17 luglio 2019 alla veneranda età di 94 anni ed è stato sepolto nel cimitero Acattolico di Roma, a Testaccio.
Autori e libri simili
Se vi sono piaciuti questi romanzi, allora saprete già che lo stile di Camilleri non è facilmente riproducibile. Raccontare in modo originale fatti reali, con tanta ironia e con una lingua mimetica che ne è sempre il valore aggiunto, è una formula che solo lui era in grado di maneggiare. Se cercate però dei classici moderni che rivisitano delle microstorie sconosciute ai più possono fare al caso vostro Il consiglio d’Egitto di Leonardo Sciascia e **La chimera**di Sebastiano Vassalli.