L'insostenibile leggerezza dell'essere: la recensione del libro
di Laura De Rosa"L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera è un capolavoro della letteratura contemporanea, un libro pieno di riflessioni filosofiche da leggere almeno una volta nella vita.
Siamo a Praga intorno al 1968, nel periodo compreso fra la Primavera di Praga e l'invasione da parte dell'Unione Sovietica. Protagonista della storia è il "Quartetto di Kundera", composto dal chirurgo Tomáš, dalla sua amata Tereza, dalla sua amante Sabina e dall'amante di quest'ultima, il professore universitario Franz.
Tomáš si innamora della fotografa Tereza ma essendo un donnaiolo, continua ad avere amanti fra cui la pittrice Sabina. Tereza è gelosa ma essendo fragile non riesce a lasciarlo, Sabina d'altro canto non vuole una relazione duratura e lascerà solo anche Franz, il suo amante, che confesserà alla moglie il tradimento liberandosi finalmente di tutta una serie di catene relazionali e professionali.
Questa la trama de L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera, romanzo-saggio del 1982 che ruota intorno alla vita di questi 4 artisti e intellettuali, suscitando profonde domande esistenziali.
Recensione
Tomáš, Teresa, Sabina, Franz, sono loro i protagonisti di questo romanzo enigmatico, le loro storie d'amore che si intrecciano in modo spesso doloroso, i loro conflitti interiori dovuti a modi diversi di stare al mondo, mentre l'autore rimane sullo sfondo, in ombra, cambiandone i destini e prendendo vita tra le righe, insinuando nel lettore riflessioni filosofiche. Brani saggistici dallo stile piano e brani narrativi dal tono razionale difatti si alternano secondo uno schema apparentemente casuale.
Ogni personaggio è un mondo, come Tereza, insicura, discreta e bisognosa di amore, Tomáš, donnaiolo perdutamente innamorato di Sabina, quest'ultima autentico spirito libero che all'amore è disposta a rinunciare pur di preservare la propria libertà.
Milan KunderaForse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essereamati, vale a dire vogliamo qualcosa dall'altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza.
Storie, le loro, raccontate in modo da suscitare domande esistenziali mai banali. Domande sulla vita, sulla costante necessità di perfezionare la nostra quotidianità, sulle decisioni che prendiamo e che, anche quando sono casuali, possono cambiare totalmente il nostro destino, convincendoci di assurdità che un senso forse ce l'hanno, o forse no. Come le coincidenze che hanno portato Tereza e Tomáš a credersi anime gemelle, per poi scoprire qualcosa di molto diverso.
E ancora domande sulla leggerezza e sulla pesantezza: chi può dirlo che la prima sia superficiale e la seconda no?
Milan KunderaEra il senso della bellezza che la liberava di colpo dall'angoscia e la riempiva di un nuovo desiderio di vivere.
L'autore Milan Kundera
Scrittore, poeta, saggista, drammaturgo di origine ceca, Milan Kundera è diventato famoso in tutto il mondo soprattutto per il romanzo "L'insostenibile leggerezza dell'essere", un vero e proprio capolavoro della letteratura mondiale. Nato in Cecoslovacchia, a Brno, nel 1929, ha studiato letteratura e musica a Praga, pubblicando le primissime poesie da adolescente.
Si è laureato presso la FAMU, la scuola di Cinema, e nel 1948 si è iscritto al Partito Comunista, da cui è stato espulso per poi rientrarci a distanza di anni. Trasferitosi in Francia, dove vive ancora oggi, Kundera ha perso la cittadinanza cecoslovacca a causa della pubblicazione de "Il libro del riso e dell'oblio", ma nel frattempo ha ottenuto la cittadinanza francese.
In seguito alla Primavera di Praga, le sue opere sono state proibite nel paese di origine e l'autore non ha concesso i diritti di traduzione in lingua ceca dei suoi più recenti romanzi. Solo nel 2006 ha concesso la pubblicazione nella Repubblica Ceca de L'insostenibile leggerezza dell'essere.
Un capolavoro della letteratura contemporanea, "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera è un libro che va letto almeno una volta nella vita.