Tra ghiaccio e neve: recensione di Ricordami nell'acqua
di Emanuela BrumanaUna storia che affonda le radici nel passato di una famiglia e dentro le montagne che fanno da cornice alla vita di Aquasalus: rimpianti, perdite, dolori vengono portati alla luce in un continuo alternarsi di ieri e oggi.
Nonostante per tematiche e ambientazioni Ricordami nell'acqua non sia esattamente una "lettura da ombrellone", penso che meriti uno spazio nella lista dei libri da leggere durante l'estate 2020, perché è una storia che cattura, perché i personaggi si stampano nel cuore e perché al mare o in montagna, in vacanza o in città, un bel libro è sempre un bel libro!
Trama di Ricordami nell'acqua
In questo romanzo, tutto inizia e finisce con Neve, ma la storia che ci viene raccontata affonda le sue radici in un lontano passato. È la storia di una famiglia che sembra non trovare pace, divisa in due rami apparentemente inconciliabili, di cui Neve stessa sembra essere la summa: uno più glaciale e razionale, uno più libero e selvaggio. E così Neve è prima bambina che vive le cime che circondano il suo paese, Aquasalus, insieme al padre, ed è poi donna che sente il ghiaccio dentro di sé.
Per trovare pace, fugge da un rapporto stabile e dalla città e torna alle sue montagne, le stesse che l'hanno vista crescere e le stesse che, tanti anni prima, hanno preso suo padre e non l'hanno più restituito. Ma non sono solo i fantasmi dei morti con cui Neve deve fare i conti: c'è quella madre fredda e distaccata che non l'ha mai capita, ci sono le case dei defunti che, mute e silenziose, aspettano di tornare alla vita, c'è un'intera gioventù in salita che aspetta di essere lasciata andare.
Ricordami nell'acqua: la recensione
Quando ho letto la sinossi e la biografia dell'autrice, ho subito sentito un feeling con l'ambientazione e la storia, ma devo ammettere che non pensavo a un romanzo così intimo e intenso. Credevo che la storia avrebbe preso una piega più "avventurosa", mi immaginavo Neve che scarpinava tra le vette, cercando di colmare lei stessa l'assenza di un corpo paterno da piangere. Invece, pagina dopo pagina, mi sono trovata di fronte a una redenzione diversa, che passa attraverso i rapporti familiari, attraverso riflessioni e azioni molto più semplici, ma altrettanto potenti.
I drammi della famiglia Consonni, i dolori di Neve toccano nel profondo il lettore, ma accanto alle persone c'è un'altra grande protagonista: la montagna. Leggendo Ricordami nell'acqua, io che in montagna ho trascorso tantissime estati e non solo, sono riuscita a sentirla: quell'aria frizzante introvabile in altri luoghi, che sa di umido e legno, il profumo dei prati e dei boschi, l'odore della stufa che, quando pioviggina, riempie il mondo, il carico emotivo prima di iniziare a salire e la stanchezza del ritorno... E nonostante le "mie" montagne siano altre, questo libro mi ha fatta sentire a casa.
La scrittura di Eloisa Donadelli rende Ricordami nell'acqua un libro fortemente poetico: ci sono espressioni semplici, mai arzigogolate ma potenti. Quello "spettinare il mondo" mi rimarrà dentro per un bel po', penso; e se è vero che era Goethe ad andare in giro a seminare fiori nei boschi e nei prati, do a questo libro il merito di avermi dato questa idea che di sicuro metterò in pratica con mia figlia, in una delle nostre gite all'aria aperta. Anche noi spettineremo un po' il mondo.
Il rovescio della medaglia lo si trova in alcuni dialoghi, quando l'intento è evidentemente quello di far progredire Neve: l'intensità e la poesia della scrittura non lasciano il posto a frasi forse più terra terra, ma più credibili in uno scambio di battute. Ci sono analisi di Cristiano molto belle da leggere, che fanno di sicuro riflettere sia Neve sia il lettore, ma che se guardate con distacco risultano difficili da sentire durante una chiacchierata fra amici.
Nonostante questa piccola osservazione, Ricordami nell'acqua è stato un viaggio in una storia molto bella, delicatamente femminile, forte, intensa, poetica.
Ricordami nell'acqua unisce passato e presente grazie a una prosa evocativa e poetica, che tratteggia con grazia tanto l'animo umano quanto le montagne dove tutto si svolge.