Fate fuori Ramirez: la folle storia di un venditore di aspirapolvere
di Simone Alvaro SegatoriE se Jacques Ramirez non fosse solo un commesso baffuto di un'azienda di elettrodomestici? Se fosse bravo ad ammazzare gente proprio come ripara gli aspirapolvere? Da questa premessa uno dei thriller a fumetti più belli del 2019.
Fate fuori Ramirez sembra un film action di quelli pieni di pallottole, morti ammazzati, esplosioni e vetri rotti. Una di quelle pellicole degli anni 80 che non fanno più, ma che devono essere rimaste ben impresse nella mente di Nicolas Petrimaux autore e inventore della storia di Jacques Ramirez: un quarantenne muto, venditore di aspirapolvere che un cartello messicano considera uno dei killer più letali di tutto il mondo. Ma sarà davvero così?
Petrimaux parte dalla fine per raccontare la storia dell'uomo conosciuto come Ramirez e degli avvenimenti che hanno coinvolto la ditta Robotop, una delle più conosciute in Arizona. All'inizio della storia, l'azienda elettronica sta per accrescere il suo successo con il nuovo Vacuumizer 2000, successore del precedente aspiratutto che promette di sconfiggere la polvere una volta per tutte. Il protagonista è uno degli impiegati più promettenti della ditta e, anche se viene maltrattato dal capo, è amato dagli altri colleghi per la sua gentilezza.
Jacques Ramirez infatti è un uomo mite e tranquillo, uno di quegli individui che vive al margine, un personaggio secondario delle vite degli altri. A farlo però diventare il protagonista assoluto di una pericolosa caccia all'uomo ci pensa un cartello messicano, quello dei Rodriguez, convinto che dietro all'uomo si nasconda un letale assassino, ricercato dalla polizia e che già in passato aveva pestato i piedi al cartello.
E questo è solo l'inizio perché nelle oltre 160 pagine che compongono l'Atto 1 della storia edita da Star Comics c'è molto, molto di più. Dagli inseguimenti stradali alle sparatorie, dai rapimenti ai segreti del passato, dal sesso alle esplosioni, il tutto condito da un disegno di stampo cinematografico che strizza l'occhio alle copertine dei grandi film d'azione. Non c'è splash page che non sarà in grado di catturare il lettore, tutte ricche di dettagli e colori e che l'autore usa per spostare in un colpo solo la narrazione da una zona all'altra dello stato. Inoltre, per aumentare l'immersività nell'opera, Petrimaux divide ogni capitolo con ritagli di giornale, pubblicità, volantini e poster che arricchiscono i retroscena della sua personale Arizona hard boiled.
La storia di Jacques Ramirez però non è solo aspirapolvere e pallottole, ma anche una divertente commedia degli scambi che riesce a confondere e ingannare il lettore fino all'ultima pagina, con personaggi di contorno interessanti e un grande protagonista. L'intera narrazione è caratterizzata da continui salti temporali tra il presente che racconta la vita privata di Ramirez, un uomo che si ritrova spesso a piangere nella solitudine della notte e il passato dove la leggenda dell'assassino ha avuto inizio. Una volta che si inizia a leggere è davvero difficile smettere, peccato solo che al momento manca ancora un Atto 2 e le domande sollevate da questo primo pezzo della vita di Ramirez rendono l'attesa estenuante.
Un viaggio negli anni 80 su una vecchia macchina scassata, tra sparatorie ed esplosioni, continuamente inseguiti da un branco di criminali e dalla voglia di sapere la verità sull'identità di Ramirez.