La balena di Benji Davies: due albi illustrati intriganti

di Emanuela Brumana

Due storie delicate e intriganti, che parlano di amicizia e fedeltà, due albi illustrati preziosi da proporre ai bambini.

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Di Benji Davies, già vi avevo parlato. Il suo disegno è ricco, vivace, cattura i più piccoli e per questo penso che La balena della tempesta e il seguito, La balena della tempesta in inverno siano due albi perfetti da proporre ai bambini.

Non solo per le storie, che promettono grandi avventure e incontri entusiasmanti, ma anche perché sono un ottimo modo per affrontare con i bambini temi a volte difficili e anche per mostrare loro che un libro non è mai solo un libro: se si guarda con attenzione, le figure possono raccontare un po' di storia anche loro, o nascondere qualche divertente gioco.

La balena della tempesta: trama e recensione

Nico vive, insieme al papà, in una casa in riva al mare. Un giorno, dopo una tempesta, trova un cucciolo di balena che ha bisogno del suo aiuto, ma dopo averlo salvato, quel cucciolo dovrà tornare a casa: nel mare, dalla sua mamma.

La balena della tempesta è un albo illustrato che rileggo spesso a mia figlia e penso che il motivo di tanto successo sia per prima cosa la storia: poche parole, semplici, che raccontano un'avventura coinvolgente. Poi ci sono le immagini: i colori sono carichi e, nonostante la palette molto nordica, colpiscono l'occhio del lettore.

I temi affrontati sono diversi, abbozzati con delicatezza, senza facili morali o pedanteria, il che rende La balena della tempesta uno strumento perfetto per i genitori: si parla del papà che non c'è mai, perché va al lavoro; c'è il tema del lasciare andare un amico, se questo è il meglio per lui e, per entrambe queste tematiche certamente difficili, c'è un dolce lieto fine. Il papà capisce che Nico avrebbe bisogno di un amico e che gli manca la sua balena, così un giorno non va al lavoro e insieme i due fanno un picnic e, proprio durante quel picnic, la balena torna a salutare il suo amico umano, mostrandosi insieme alla sua mamma.

Un altro aspetto che voglio sottolineare di questo libro è la ricchezza delle illustrazioni che, pur rimanendo di facile lettura, nascondono tanti piccoli frammenti di storia: mia figlia si diverte a cercare i sei gatti di Nico nella doppia pagina di apertura e poi ci sono i disegni della balena che Nico sparpaglia qua e là, e la chicca dei vinili usati per "far sentire a casa la sua nuova amica"... Insomma, tanti piccoli dettagli che permettono di introdurre i bambini al mondo dell'illustrazione, mostrando loro come anche le immagini posso parlare.

La balena della tempesta in inverno: trama e recensione

Lo dico subito: non amo i "sequel" e questa mia reticenza trova conferma anche quando si parla di letteratura per bambini. E anche con questo albo. La balena della tempesta in inverno non ha un posto nel mio cuore pari a quello del primo volume.

Ma ammetto che anche questo albo di Benji Davies si rivela un'ottima lettura da fare con i bambini.

Perché l'amata balena torna da Nico. Il bimbo è cresciuto, e nonostante non abbia più rivisto la sua amica, non l'ha dimenticata. Poi, un giorno d'inverno, il suo papà non torna e così Nico esce in mare a cercarlo. Ad aiutarlo in questa difficile missione di salvataggio arriva proprio lei: la balena, e questa volta, per aiutare il suo amico, coinvolge tutta la sua famiglia.

Sicuramente, La balena della tempesta in inverno si presta per parlare di quelle amicizie forti, che rimangono tali anche quando passa il tempo (tematica che, forse, tocca il cuore anche di molti adulti).

Altro grande pregio del libro sono le tavole invernali, selvagge e poetiche, che catturano lo sguardo del lettore e promettono, già solo alla prima occhiata, di raccontare grandi avventure!

Insomma, se siete in cerca di due libri da leggere ai vostri figli, magari al mare, per farli sognare, questi due albi sono perfetti, e mi sento di consigliarli anche e soprattutto visto il periodo che tutti noi abbiamo appena passato: ricordare ai bambini che i loro amici li aspettano, non li hanno dimenticati, anche se non si vedono da molto, può essere davvero utile.