Tutte le donne che, in 74 edizioni, hanno vinto il Premio Strega
di Cristina MigliaccioIl premio italiano più ambito in campo letterario fa sempre discutere per la componente femminile spesso ai margini: su 74 edizioni, infatti, soltanto 11 donne hanno portato a casa la vittoria.
Fa discutere da sempre il Premio Strega per la limitata presenza femminile in gara. Anche quest'anno, del resto, nella sestina è arrivata soltanto una donna (Valeria Parrella, con Almarina), ma perché allora la presenza femminile è così scarsa? Su 74 edizioni del celebre premio istituito a Benevento in collaborazione con il liquore Strega (da cui prende per l'appunto il nome), sono soltanto 11 le donne che hanno portato a casa la vittoria. E noi vogliamo ricordarle tutte, in ordine cronologico.
Elsa Morante, L'isola di Arturo- 1957
La prima scrittrice ad inaugurare una serie di vittorie al femminile per il Premio Strega è stata Elsa Morante, simbolo della letteratura italiana che ha vinto l'edizione del 1957 con L'isola di Arturo. Questo romanzo, del resto, è presente nella lista dei cento migliori libri di tutti i tempi stilata dal Club norvegese del libro nel 2002.
La Morante ha rotto un tabù, poiché è stata la prima donna da quando è stato istituito il premio (1947) a vincere: dieci anni son passati prima che una scrittrice potesse portare a casa la vittoria. La Morante ha scritto un romanzo che esplora la prima realtà verso le sorgenti più inquinate della vita, quell'isola nativa rappresenta una felice reclusione originale, rappresenta una scelta anche per l'eroe del romanzo, Arturo.
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare - 1963
Dopo qualche anno dalla vittoria della Morante, tocca alla seconda donna vincitrice: Natalia Ginzburg nel 1963 trionfa con Lessico famigliare, il romanzo che nell'arco della sua carriera è stato il più lodato da pubblico e critica. Di cosa parla si evince già dal titolo: la componente famigliare è di fondamentale importanza. La famiglia in questione è ebraica e antifascista, i Levi, che vivono a Torino tra gli anni Trenta e Cinquanta. Ma perché Lessico? Perché la nostra storia attraversa le strade della memoria con frasi, modi di dire, espressioni in gergo.
Anna Maria Ortese, Poveri e semplici - 1967
Nel 1967 tocca ad Anna Maria Ortese vincere il Premio Strega con il romanzo Poveri e semplici, una storia raccontata in prima persona da Bettina che vive a Milano negli anni '50. Bettina ha soltanto 18 anni ed è sola, non ha più nessuno, quindi decide di adottare una famiglia secondo suo volere e si circonda di Sonia, Andrea e Augusta. Sono tutti artisti a loro modo. Bettina ha già scritto dei racconti, che le sono stati anche pubblicati, ma deve scriverne altri per poi unirli in un libro. Anche Andrea è uno scrittore e, arrivati insieme ai concorsi, mentre il libro di Andrea non viene preso in considerazione, quello di Bettina decolla: da qui inizierà un lento dissapore che farà emergere una forte rivalità.
Lalla Romano, Le parole tra noi leggere - 1969
Lalla Romano ha poi vinto il Premio nel 1969 con un romanzo che affronta il rapporto madre-figlio: Le parole tra noi leggere racconta di una madre alle prese con le difficoltà del suo ruolo, mentre suo figlio Piero cresce, e tra i due si instaura un rapporto conflittuale. Vivono a Cuneo, mentre il marito (figura marginale) lavora a Torino.
La protagonista vive un dilemma interiore: se da un lato vorrebbe far crescere il figlio spingendolo ad essere il più autonomo possibile, da un altro non riesce a staccarsi da quel ruolo di madre-guida. Il romanzo della Romano permette di indagare sul punto in cui una madre smette di aiutare il figlio e inizia a metterlo in difficoltà negli anni della formazione.
Fausta Cialente, Le quattro ragazze Wieselberger - 1976
Nel 1976 arriva invece Fausta Cialente a conquistare la giuria del Premio Strega con il romanzo Le quattro ragazze di Wieselberger, una storia molto personale (dalle linee autobiografiche) che ripercorre le memorie dell'autrice. Un romanzo che è stato poi tradotto anche in inglese, francese, tedesco e sloveno ed è ambientato a Trieste, nel 1872.
La storia è quella di Elsa, l'ultima di quattro figlie dei coniugi Wieselberger che sin dalla nascita capisce di essere diversa dalle sue sorelle (che i genitori hanno deciso di chiamare con nomi che iniziano per A, come Alice, Alba e Adele). Il padre è un musicista ma, dopo aver ascoltato Lohengrin di Richard Wagner, ha deciso di chiamare sua figlia Elsa. La ragazza, compiuti 18 anni, durante una festa di ballo danzerà con un certo Italo Svevo, che nel capolavoro La coscienza di Zeno introdurrà le quattro fanciulle i cui nomi iniziano per la stessa iniziale.
Maria Bellonci, Rinascimento privato - 1986
Maria Bellonci ha pubblicato un ultimo romanzo che ha poi vinto il Premio Strega: Rinascimento privato è un'autobiografia immaginaria del personaggio di Isabella d'Este e ripercorre gli anni salienti del Rinascimento italiano analizzato da un occhio personale e privato, all'interno della corte del Ducato di Mantova. Un romanzo storico che ha ottenuto la maggioranza dei voti nel 1986 tanto da meritare il Premio Strega.
Chi Era Isabella d'Este? Una nobildonna, diventata marchesa di Mantova dopo aver sposato Francesco Gonzaga. Il romanzo non vuole essere un'autobiografia, poiché è ricco di personaggi nati dalla fantasia dell'autrice, ma si aggrappa a fatti realmente accaduti e a un personaggio realmente esistito.
Mariateresa Di Lascia, Passaggio in ombra - 1995
Quasi dieci anni dopo vincerà Mariateresa Di Lascia con Passaggio in ombra. L'autrice è venuta a mancare un anno prima e il romanzo è stato pubblicato postumo, ottenendo anche la vittoria al Premio Strega. La Di Lascia ha dedicato la sua vita alla politica e alla scrittura.
Il romanzo racconta la storia di Chiara D'Auria, una donna di mezza età che vive in una città del Sud d'Italia, non sposata, nell'appartamento che le ha lasciato la prozia Peppina, alla quale voleva molto bene. D'Auria avverte che la morte è vicina e quindi rievoca eventi della sua vita e cerca di tornare indietro nel tempo, rispolverando anche gli eventi della sua famiglia.
Dacia Maraini, Buio - 1999
Poco dopo, è il turno di Dacia Maraini, autrice amatissima in Italia (e non solo) che ha vinto nel 1999 con Buio, una raccolta di racconti più che un romanzo in sé ed è inteso come un sequel del romanzo Voci, poiché in diversi racconti compare Adele Sofia, la protagonista di Voci.
Sono racconti delicati che parlano del buio, buio inteso come violenza sull'infanzia e sull'adolescenza.
Margaret Mazzantini, Non ti muovere - 2002
Nel 2002, a trionfare è Margaret Mazzantini, una delle autrici contemporanee più apprezzate nel nostro paese. Non ti muovere, oltre ad aver vinto il Premio Strega, ha ottenuto anche il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice e il Premio Grinzane Cavour.
Questo romanzo le ha conferito certamente notorietà, ma è anche vero che tanti altri romanzi arrivati dopo hanno ottenuto anche maggior successo: è il caso di Venuto al mondo, Nessuno si salva da sole e anche Mare al mattino.
Melania Gaia Mazzucco, Vita - 2003
L'anno seguente è la volta di Melania Gaia Mazzucco, che ha vinto lo Strega con il romanzo Vita, che racconta le difficoltà di due ragazzini in un paese sconosciuto.
Vita e Diamante, due bambini campani, arrivano a New York nel 1903 e devono trovare un modo per sopravvivere, per riscattarsi. Dalla miseria delle campagne del Mezzogiorno, i ragazzi finiscono nel caos della città metropolitana. Mentre Vita è ribelle e indomabile, Diamante è più temerario, ma taciturno e tremendamente orgoglioso. Questa è la storia di tutti quelli che hanno sognato una vita migliore.
Helena Janeczek, La ragazza con la leica - 2018
L'ultima donna ad aver vinto il Premio Strega è stata Helena Janeczek con La ragazza con la leica. Si tratta di una biografia che ha fatto incetta di premi: oltre allo Strega, ha vinto infatti il Premio Bagutta e il Premio Selezione Campiello.
La storia è quella della fotoreporter Gerda Taro che è stata uccisa durante la guerra civile spagnola degli anni '30.
E voi quali di questi romanzi avete letto? Cosa ne pensate della presenza della donna al Premio Strega?