Diario dell’anno della peste di Daniel Defoe: un testo più attuale che mai

di Chiara Poli

Un diario che, oggi più che mai, sconvolge per la sua attualità: l'epidemia di peste nella Londra del 1665 evidenzia gli stessi comportamenti della pandemia di Covid-19 del 2020. E ce lo racconta il grande Daniel Defoe.

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Non è un mistero il mio amore spassionato per i classici, in particolare di autori italiani, russi e inglesi.

Prima di studiare Cinema ho studiato Lingue, perciò il lavoro di Daniel Defoe - l’autore di Robinson Crusoe e Moll Flanders - ha fatto parte del mio bagaglio di studi.

Ciò che forse non tutti sanno è che, nel periodo precedente a quando divenne noto come il padre del romanzo inglese, Defoe era stato un saggista e un giornalista: raccontava il mondo come lo vedeva, ma anche come avrebbe voluto vederlo, suggerendo ammodernamenti rivoluzionari per il suo tempo (morì nel 1731) come un sistema pensionistico e assicurativo.

Nato nel 1660, quando aveva solo cinque anni visse il dramma dell’epidemia di peste bubbonica che travolse Londra, con tragiche conseguenze.

E oggi, mentre in Cina è stato scoperto un nuovo caso dipeste bubbonica (la notizia è del 6 luglio), il suo sguardo su un mondo devastato da un’epidemia è più prezioso che mai.

Diario dell’anno della peste: un testimone anonimo

L’opera di Defoe che, come abbiamo visto, nell’anno della peste londinese, il 1665, era appena un bambino, venne pubblicata per la prima volta nel 1722, in forma anonima.

La presentazione, nota a tutti gli studiosi di letteratura inglese, recitava:

Diario dell'anno della peste, contenente osservazioni o testimonianze sugli avvenimenti più notevoli, pubblici e privati, che ebbero luogo a Londra durante l'ultima grande epidemia del 1665. Scritto da un cittadino che visse durante tutto quel tempo in Londra. Finora inedito.

A raccontare gli eventi in prima persona è un personaggio di cui sono note solo le iniziali, H.F., di professione sellaio, che dall’arrivo della peste a Londra inizia a tenere un diario quotidiano.

H.F. annota ogni eventi a cui assiste, descrive i provvedimenti decisi dalle autorità nel tentativo di contenere l’epidemia, racconta i comportamenti delle persone che, in piena emergenza reagiscono in modi molto diversi.

Più attuale che mai, il Diario dell’anno della peste richiama lo stile giornalistico che aveva reso celebre Defoe all’inizio della sua carriera: un’osservazione di come una malattia stravolga abitudini, vite e convinzioni delle persone. Allora come oggi…

Diario dell’anno della peste: le fonti

Sull’origine degli eventi narrati da Defoe, che non poteva certo ricordare tutto ciò che descrive dall’infanzia, si è discusso a lungo.

La teoria più accreditata è che, come da sua abitudine, l’autore abbia raccolto testimonianze e documenti storici, trasformandoli con la sua prosa in avvenimenti di cui un personaggio di fantasia ci regala un prezioso resoconto.

Siamo quindi di fronte a un diario immaginario, fondato però su eventi reali.

Il nostro sellaio, mentre si sposta continuamente nel tentativo di stare lontano dai focolai, ci prende per mano e ci porta all’inferno: in una Londra decimata dall’epidemia - con un puntuale resoconto del numero dei morti - fra sciacalli che si approfittavano della situazione per arricchirsi e infermiere che mettevano a rischio la propria vita per non abbandonare i malati terminali.

Nessuno meritava di morire solo, e già allora quelli che oggi chiamiamo operatori sanitari svolgevano il loro lavoro con coraggio e abnegazione.

Fosse anche solo per questo, per scoprire come la storia - purtroppo - non sia riuscita a prepararci a dovere all’attuale pandemia, il Diario dell’anno della peste è un libro che va assolutamente letto.

L’apologia della storia di Marc Bloch ci racconta come conoscere sia indispensabile per capire e, possibilmente, per evitare di ripetere gli stessi errori.

Il Diario dell’anno della peste di Daniel Defoe ci porta indietro di quattro secoli per metterci di fronte a come la storia finisca immancabilmente per ripetersi. Se solo ci sforzassimo di darle retta…

Diario dell’anno della peste di Daniel DefoeFrasiX
Diario dell’anno della peste di Daniel Defoe
VOTO10 / 10

Un diario immaginario, ma basato su eventi reali, ci racconta la Londra del 1665 devastata dalla peste. Evidenziando comportamenti di un’attualità disarmante. Un testo indispensabile, oggi più che mai