Romanzi, racconti e lettere: i libri più belli di Franz Kafka
di Cristina MigliaccioL'eredità letteraria di Kafka affronta tantissimi temi che, seppur di cento anni fa, risultano ancora estremamente attuali.
Franz Kafka è uno scrittore stimato in tutto il mondo. Nato a Praga nel lontano 1883, è stata una delle figure più importanti della letteratura del ventesimo secolo, esponente del modernismo e del realismo magico. Nelle sue opere ricorrono spesso temi delicati come l'alienazione, la conflittualità tra genitore e figlio e l'angoscia esistenziale.
Kafka è uno scrittore intenso, autore di tantissimi racconti, pochi romanzi e tantissime lettere. Tra i suoi epistolari, ricordiamo sicuramente Lettera al padre - tra le più famose - e Lettere a Milena, ma ne ha scritte tante altre come: Relazioni, Lettere 1902-24, Lettere a Ottla e alla famiglia, Lettere a Felice, Un altro scrivere e Le ultime lettere ai genitori.
La metamorfosi, 1915
Partiamo dall'opera più conosciuta di Kafka: La metamorfosi è stata scritta nell'autunno 1912, mentre l'autore era a Praga. La storia segue l'incubo di Gregor Samsa, un commesso viaggiatore che un giorno, dopo sogni agitati, si sveglia e si ritrova mutato in un grande insetto. Gregor spera con tutto se stesso di poter tornare com'era prima, ma deve anche sapersi adattare alla realtà dei fatti, ma l'oppressione della situazione e lo svanire del tempo, uniti ai comportamenti familiari e sociali, diventano gli ingredienti per raffigurare il quadro dell'uomo contemporaneo, costantemente condannato al silenzio e alla solitudine.
Il processo, 1925
Questa è la storia di Josef K, un uomo condannato a morte per una colpa che non esiste. Josef è costretto a sostenere interrogatori, è alla ricerca costante di un avvocato che lo rappresenti, di testimoni che parlini in suo favore soltanto perché deve giustificare il suo delitto di "esistere". Quello che Kafka rappresenta in questo romanzo è il tribunale inteso come il mondo stesso, dove tutti possono giudicare quello che fai, quello che esiste al di fuori del suo personaggio, Josef K, è un processo, non resta che attendere l'esecuzione della condanna pronunciata da altri. Un'analisi e una critica sociale.
Il castello, 1926
Il Castello è stato l'ultimo romanzo di Kafka, lasciato incompiuto. Iniziò a scriverlo nel 1922, due anni prima che morisse per tubercolosi faringea, partendo a gennaio e lasciando poi la scrittura a settembre di quell'anno. Kafka in realtà voleva che il romanzo venisse distrutto.
Questo, più che un romanzo, potrebbe essere definito come un insieme di frammenti. Il personaggio di K è arrivato in un non-luogo e tenta di avvicinarsi al Castello, una storia che, come ci ha abituati ormai anche negli altri volumi, racconta di solitudine, stanchezza, vuoto.
America, 1927
America è un romanzo composto da 8 capitoli, scritto tra il 1911 e il 1914, ma pubblicato soltanto nel 1927. La storia è quella di Karl Rossman, un ragazzo di 16 anni che viene mandato in America dai genitori perché cambi pagina: Karl ha messo incinta una cameriera e i genitori vogliono che se ne dimentichi. Lo zio, che lo ha accolto in America, lo allontana d'improvviso e Karl si ritrova a vivere in mezzo alla strada, insieme ad altri due vagabondi.
Lettera al padre, 1952
"Carissimo padre, recentemente mi hai chiesto per quale motivo sostengo di avere paura di te. Come al solito, non ho saputo darti una risposta..."
Kafka ha scritto una lettera a suo padre che inizia esattamente così, con questo passaggio. La lettera è stata affidata alla madre dell'autore, Julie, con la speranza di poter recuperare anni di contrasti e sofferenza. Hermann e Franz Kafka hanno avuto da sempre un rapporto burrascoso, contraddittorio, plagiato da silenzi e incomprensioni andati avanti per anni.
Ed è su questo rapporto difficile che si basa la formazione letteraria di Kafka, un rapporto fatto di ammirazione e repulsione al tempo stesso, paura e amore. Purtroppo la madre non consegnò mai quella lettera al marito; è stata pubblicata però nel 1952, dopo la morte di Franz Kafka, ed è una delle sue opere più conosciute.
Lettere a Milena, 1958
Chi non si è mai innamorato? Anche Kafka ha dovuto affrontare le grandi questioni sentimentali. Tutto è partito dal giorno in cui ha conosciuto Milena Jesenskà, una scrittrice conosciuta a Praga che lo ha completamente incantato. Da quell'incontro, Kafka ha iniziato a scrivere tante lettere che sono state poi raccolte in questo volume.
La prima lettera la scrisse sul balcone della pensione Ottoburg di Merano, dove si era recato per un soggiorno di cura. Milena è stata l'unica donna in grado di scavare così a fondo nel suo cuore, una storia destinata a terminare ancor prima di cominciare.
Tutti i racconti di Franz Kafka
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Qui troverete tutti i racconti scritti dal pugno dell'autore, sia quelli editi e conosciuti che quelli inediti pubblicati postumi. Chissà quanti altri sono andati perduti, ma quelli recuperabili sono finiti in questa raccolta e, secondo Erviro Pocar che ha redatto la premessa, i racconti superano i romanzi in termini di qualità.
E voi quali libri di Franz Kafka avete letto? Qual è il vostro preferito?