Bone: la compagnia dell'anello che pare disegnata da Walt Disney
di Simone Alvaro SegatoriJeff Smith trascina il lettore nel viaggio dei fratelli Bone, un viaggio unico negli stilemi del fantasy durato quasi 13 anni e raccolto in un grosso tomo da Bao.
Bone è un'opera magna, pregna degli stilemi del fantasy che porta il lettore in una Terra di Mezzo disneyana chiamata La Valle. L'accostamento con il padre di Topolino non deve però far pensare ad un fumetto leggero perché anche se ricco di momenti comici, Bone racconta il viaggio di crescita, cambiamento ed espiazione di 3 creature alla ricerca del loro posto nel mondo.
L'avventura si apre con Fone, Phoney e Smiley (i tre cugini Bone) che vengono cacciati da Boneville per l'ennesima malefatta dell'avido Smiley. La fuga dei 3 nel deserto però li porta a raggiungere un luogo quasi fuori dallo spazio e dal tempo: La Valle. In questa terra strana i Bone verranno coinvolti in una battaglia tra bene e male vecchia di secoli in cui la bella Thorn dovrà scoprire il suo futuro e sua nonna Ben rivelare il suo glorioso passato. È una terra di leggende La Valle, un luogo in cui si dice che i draghi si siano estinti eppure ogni tanto è ancora possibile sentire puzza di zolfo nelle caverne più remote.
Jeff Smith nasconde sapientemente dietro l'umorismo e il carattere buffo dei suoi personaggi una valanga di segreti che hanno contribuito a forgiare le leggende su La Valle. Pagina dopo pagina il lettore viene a conoscenza delle guerre e del passato di un mondo che sembra andare ben oltre le sue 1300 pagine raccontando di una realtà consolidata e ricchissima di retroscena. In questo mondo niente è come sembra e persino la vecchina titolare della fattoria del villaggio, nasconde segreti appartenenti ad un'altra vita.
Il mondo fantasy ideato da Jeff Smith che pesca a piene mani nel genere di cui è figlio non potrebbe reggersi in piedi però senza i Bone che danno il titolo all'opera. I tre cugini, infatti, sembrano in tutto e per tutto degli estranei alla narrazione. Sia per l'aspetto che per i modi di fare, sembrano provenire da una realtà differente da quella di Thorn e gli altri abitanti de La Valle portando molto spesso il fantasy a incontrarsi con tematiche più reali, ma che risultano estremamente funzionali. Smiley è un truffatore dedito a ricercare sempre un modo per diventare ricco, ma proprio la sua avidità lo porterà ad essere un eroe e a prendersi gioco, con abili truffe, dei nemici incapaci di combattere tanta astuzia. A fermarlo, sempre a un passo della rovina c'è il dolce, Fone Bone, il personaggio più adolescenziale del trio che vive ogni situazione con il cuore e si innamora della bella di turno. Infine, Phoney, è una sorta di Groucho Marx senza baffi, sempre con la battuta pronta, un figlio del nonsense, ma anche in grado di suggerire l'idea giusta al momento giusto.
Insieme ai Bone tutto un cast di numerosi personaggi, buoni e cattivi capaci di differenziare la narrativa di questo fantasy dagli altri classici del genere. Bone offre infatti la possibilità a tutti i personaggi di dire la propria. Sposta continuamente la narrazione dall'uno all'altro personaggio, approfondendo i retroscena di ognuno e costruendo una trama raccontata da più voci, dove tutti hanno il loro momento da protagonisti.
Le matite di Jeff Smith, nonostante l'opera sia stata concepita all'inizio degli anni 90, sembrano figlie di un'altra epoca, dei primi cartoni animati della Disney dove i personaggi avevano bisogno di pochi tratti per sembrare reali. Il design del fumetto pare infatti quello di una striscia umoristica, altro elemento che stona se si pensa al fantasy classico ma che una volta abituato l'occhio risulta perfettamente azzeccato.
Una viaggio epico dal sapore tolkeniano che aggiunge alle grandi narrazioni tipiche del fantasy anche una spruzzata di comicità e tenerezza grazie alla caratterizzazione dei tre cugini Bone.